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Gli Anelli del Potere: Sam Hazeldine racconta il padre degli Uruk, Adar

Gli amanti di Adar hanno vissuto molte emozioni durante le prime due stagioni de Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere. Il personaggio è sopravvissuto alla prima stagione, ma ha subito un inatteso recasting. Cambiare attore per un personaggio così amato può essere rischioso, ma i fan di Adar possono tirare un sospiro di sollievo: Sam Hazeldine è entrato perfettamente nei panni del “Padre degli Uruk”. Con grande dedizione, Hazeldine ha saputo catturare l'essenza complessa di Adar, portando il personaggio a nuovi livelli di profondità. In una recente intervista rilasciata a Nerdist, Hazeldine ha esplorato la sua interpretazione di Adar e svelato alcuni dei segreti del personaggio.



Adar: Origini e complessità



Adar è un personaggio che affonda le sue radici negli “antichi giorni”, ma quanto è antica la sua storia? Hazeldine non si sbilancia troppo sull'idea che Adar possa essere uno dei primi elfi risvegliati a Cuiviénen, ma certamente è uno dei primi Uruk. Secondo l'attore, Adar fu uno dei pochi elfi che, ingannati dal desiderio di potere o di figli, si offrirono volontariamente a un destino tragico, corrotto attraverso esperimenti brutali che li trasformarono negli Uruk. Adar è, quindi, un esperimento incompiuto, un essere creato tra la tortura e la manipolazione.



La relazione di Adar con Sauron e Galadriel



La relazione tra Adar e Sauron è intrisa di complessità e dolore. Hazeldine immagina che Adar vedesse in Sauron un salvatore, un amico che lo liberò dall'oppressione di Morgoth, solo per scoprire che il vero ingannatore era proprio Sauron. Per Adar, la fiducia verso Sauron era totale, ma il tradimento fu altrettanto devastante. È interessante notare come Hazeldine interpreti il rapporto di Adar con Sauron non solo come una forma di fiducia tradita, ma quasi come un amore platonico, sedotto dal fascino ingannevole di un essere che si presentava come ciò che gli altri desideravano vedere.



La relazione con Galadriel è invece di tutt'altro tipo. Adar sembra cercare, se non l'amore, almeno il rispetto della potente elfa. Nonostante l'odio iniziale, alla fine della seconda stagione Hazeldine suggerisce che Adar ha raggiunto una sorta di rispetto reciproco con Galadriel, purtroppo ormai troppo tardi per un riscatto vero e proprio.



Un elfo tormentato



Adar è, prima di tutto, un elfo tormentato. Hazeldine crede che il personaggio fosse profondamente infelice già prima della sua trasformazione. Non sentendosi rispettato dagli altri elfi, desiderava un cambiamento, che lo portò a compiere scelte fatali. Anche se Adar nutre un profondo affetto per gli Uruk, è consapevole della mostruosità che ha contribuito a creare, e il suo amore per loro è un misto di responsabilità e rimorso.



Uno degli aspetti più toccanti dell'interpretazione di Hazeldine è la sua riflessione su come Adar desideri tornare ad essere elfo, un desiderio frustrato e ormai irrealizzabile. Quando Adar indossa l'anello elfico alla fine della seconda stagione, l'effetto traumatico di vedersi nuovamente nella sua forma elfica è devastante. Hazeldine descrive questo momento come una sorta di PTSD, un trauma che riporta alla luce tutte le scelte sbagliate di Adar.



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Un “nerd” della poesia elfica



Oltre alla complessità emotiva, Hazeldine ci offre un Adar appassionato di poesia elfica. L'attore avrebbe voluto recitare più battute in Quenya o Sindarin, trovando la lingua elfica molto più facile da imparare rispetto al “Black Speech”, la lingua più gutturale e meno strutturata degli Orchi. Per Hazeldine, Adar è un elfo che, nonostante tutto, non ha mai perso il suo amore per la cultura e la bellezza elfica.



Un possibile ritorno?



Hazeldine spera che Adar possa trovare una sorta di redenzione, forse tornando alla vita dopo la morte. Nella mitologia di Tolkien, gli elfi talvolta vengono resuscitati, e Hazeldine immagina che Adar, dopo tutto ciò che ha sopportato e sacrificato, meriti una seconda possibilità. Tuttavia, l'attore è consapevole che il destino di Adar è incerto, ma non esclude l'idea di esplorare il personaggio attraverso flashback nelle stagioni future.



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Sam Hazeldine ha dato vita a un personaggio complesso e stratificato, capace di suscitare empatia nonostante il suo oscuro passato. Con la sua interpretazione di Adar, Hazeldine ha mostrato come anche i personaggi più malvagi possano nascondere traumi profondi e un desiderio inappagato di redenzione. Ora, non resta che aspettare e vedere cosa riserveranno le prossime stagioni de Gli Anelli del Potere per Adar e il suo oscuro viaggio.



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