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Danger Danger – Recensione

Con grande sprazzo del pericolo, abbiamo realizzato per voi la recensione del divertente e frenetico Danger Danger. Dalla mente dei creatori di Exploding Kittens, arriva anche in Italia grazie ad Asmodee un gioco di carte semplice, che nasconde però un infido colpo di scena. Se anche voi non avete paura, non vi resta che continuare a leggere.



Pericolo è il mio secondo nome



Con la pubblicazione in Italia del divertente Exploding Kittens, gli autori di questo divertente gioco di carte hanno iniziato a farsi conoscere anche nel nostro paese. Grazie alla collaborazione con Asmodee, abbiamo infatti avuto modo di scoprire tanti altri prodotti partoriti dalle loro menti: Throw Throw Burrito, Mantis e Bears vs Babies sono alcuni esempi della lucida follia che hanno permesso al team di crearsi una discreta fanbase. Una delle caratteristiche che accomuna questi boardgames è di non avere punti in comune: in uno lanceremo burrito di gommapiuma, in un altro dovremo assemblare mostruose creature e così via.



Non stupisce quindi che anche Danger Danger, pur mantenendo uno stile immediatamente riconoscibile, punti su una proposta diversa da qualsiasi altra vista prima. Protagoniste della sfida sono due squadre di investigatori, ossia i giocatori che prenderanno parte ai duelli. Lo scopo è quello di lasciare scoperte al centro del tavolo quante più valigette possibili del proprio colore: rosa oppure giallo. Come visto in altre opere del team (Dobble Anarchy Pancakes su tutte) non esistono turni: Danger Danger si gioca in tempo reale, con l'unica richiesta di far giocare le carte a rotazione a tutti i membri della squadra.



Le regole di piazzamento, come vedremo, sono incredibilmente semplici, ma nascondono un colpo di scena in grado di sparigliare le carte in tavola (non letteralmente, se ve lo state chiedendo). All'inizio di ogni round bisognerà infatti avviare un timer della durata esatta di un minuto, che andrà poi coperto o nascosto. I giocatori potranno proseguire nella partita finché vorranno, ma non si saranno chiamati fuori prima dello scadere del tempo perderanno automaticamente il round.



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Come si gioca a Danger Danger



Come avrete intuito, Danger Danger è il classico gioco che punta tutto sull'immediatezza. Non stupisce quindi che il conteuto della scatola sia incredibilmente risicato: 64 carte divise in due mazzi (rosa e giallo) composti nel medesimo modo, oltre al regolamento e a 5 segnalini per tenere conto delle vittorie nei round. Ad aggiudicarsi la sfida sarà infatti la prima squadra in grado di vincere tre mani, per una durata incredibilmente breve delle partite. Meno di 10 minuti saranno infatti sufficienti a dichiarare quale delle due squadre, che potranno includere da 1 a 4 membri, sarà la migliore. Inutile sottolineare che Danger Danger è il classico gioco che rende meglio quando i partecipanti sono tanti, generando quel sano caos attorno al tavolo.



Ma come si svolge nello specifico un round di Danger Danger? All'inizio della partita, le squadre mischiano i mazzi e dispongono al centro del tavolo tre carte del proprio colore, che formeranno le pile. Sotto di essa mettono il mazzo e una carta scoperta, che sarà quella deputata allo scambio. Ogni carta riporta un numero nell'angolo e un quantitativo variabile di valigette, da 1 fino a 10. Lo scopo, alla fine del turno, è avere più valigette scoperte del proprio colore rispetto a quelle della squadra avversaria. Non importa se le valigette saranno sulle nostre tre pile o su quelle nemiche: una volta iniziato il round, saranno condivise.



Dopo aver completato il set up, bisognerà avviare il timer su un qualsiasi dispositivo in nostro possesso in grado di emettere un forte rumore o una vibrazione, poi lo stesso andrà coperto e si potrà iniziare a giocare. I membri delle due squadre pescano a turno la prima carta del mazzo. Il giocatore dovrà sbarazzarsene collocandola su una pila scoperta, secondo un'unica regola: potrà piazzarla solo su un numero più alto o più basso di 1 rispetto alla carta giocata. Un 7 potrà quindi essere giocato su un 6 o su un 8 e così via. Le carte sono numerate da 1 a 8: sarà quindi anche possibile piazzare un 1 su un 8 e viceversa, in modo da non essere mai bloccati.



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Secondo me è meglio chiuderla qui



Nel caso in cui non sia possibile giocare la carta su nessuna pila, i giocatori potranno adottare tre tattiche. La prima è semplicemente di aspettare: non essendoci turni, potrebbe essere sufficiente che gli avversari modifichino le pile per avere nuove possibilità. La seconda è scambiare la propria carta con quella nell'area di scambio: potremo fare questa mossa quante volte vorremo, senza penalità alcuna. Infine, qualora nessuna delle due soluzioni ci aiutasse, potremo scartare la carta pescata donandola agli avversari: andrà collocata di fianco al loro mazzo e gli farà totalizzare a fine round tanti punti extra quante sono le valigette disegnate sulla carta.



Danger Danger nasconde un ulteriore asso nella manica. Alcune carte riportano infatti la dicitura “Nuova pila”. Potremo scegliere di giocare queste carte normalmente, oppure di aggiungere una pila a quelle già presenti sul tavolo. In questo modo aumenteremo le nostre possibilità, ma anche quelle degli avversari. I turni si consumano molto rapidamente: giocando alcune partite, vi accorgerete che 60 secondi sono davvero pochi. Per evitare di perdere automaticamente, l'intera squadra dovrà chiamarsi fuori dal turno, appoggiando entrambe le mani sul tavolo. Se questa azione non verrà fatta prima dello scadere del tempo, si regalerà la vittoria e un punto agli avversari.



Ovviamente, se nessuna delle due squadre si chiamerà fuori e il tempo scadrà, nessuno farà punti. Meglio quindi provare a essere oculati o rischiare il tutto per tutto? Ogni partita sarà una storia a sé stante, perché bisognerà tenere d'occhio le valigette in campo. Le carte che valgono 10 punti potrebbero infatti ribaltare la situazione in un secondo, coprendone magari una altrettanto buona degli avversari. In Danger Danger, tutto si deciderà sempre in una frazione di secondo.



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Danger Danger: pericolo per tutti



Danger Danger è quindi il classico titolo che si spiega in pochi minuti ma che grazie alla sua semplicità riesce a coinvolgere qualsiasi tipologia di giocatore. L'incognita del timer pronto a suonare è una spada di Damocle sempre presente, che mette la giusta ansia alle partite. Saranno frequenti anche le chiusure “sul gong”, che regaleranno la sensazione di aver compiuto una vera e propria impresa, trionfando magari sugli avversari all'ultima carta gioca. Il rovescio della medaglia è una certa mancanza di tattica: molto spesso le carte verranno giocate e pescate freneticamente, senza ragionare in maniera esagerata sulle pile che è più giusto coprire.



Nonostante questo, Danger Danger nasconde un pizzico di tattica. Dopo qualche partita inizierete ad aspettare la mossa della squadra avversaria, per agire di conseguenza. Tenere negli scambi una carta ricca di valigette può inoltre essere un vero game changer, oltre a mettere pressione ai rivali. Quello che è però evidente è che Danger Danger è un gioco studiato per fare gruppo. Chi ama giocare in coppia difficilmente troverà soddisfazione nelle partite 1v1, dato che di fatto sarà poco più che un solitario con interferenza. Questo gioco di carte dà il meglio di sé radunando gruppi dalle 6 persone in su, creando due gruppi che dovranno trovare il giusto affiatamento.



Se avete un buon numero di amici da radunare attorno al tavolo, Danger Danger diventerà rapidamente uno dei vostri filler preferiti. La compattezza della scatola e il pochissimo spazio di gioco richiesto permetteranno inoltre di portarlo con voi e intavolarlo praticamente dovunque. Nulla vi vieterà persino di mettere i due mazzi e i token in una scatola ancora più ridotta, una volta metabolizzato il regolamento.



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