Ludomedia è il social network per chi ama i videogiochi. Iscriviti per scoprire un nuovo modo di vivere la tua passione.

Broken Sword – Il Segreto dei Templari: Reforged – Recensione

Siamo tornati a vestire i panni di George Stobbart per realizzare la recensione di Broken Sword – Il Segreto dei Templari: Reforged. Dopo la Director's Cut pubblicata ormai quasi quindici anni fa, Revolution Software si avvale dell'intelligenza artificiale per rendere più moderna la veste grafica del suo capolavoro senza tempo. Le migliorie però non si fermano qui: se siete curiosi di saperne di più non vi resta che avventurarvi con noi tra le vie di Parigi.



George, da quanto tempo!



Chiudete gli occhi e tornate con noi indietro fino al 1996 (per chi di voi lettori era già nato): il mondo ha da poco conosciuto il brand PlayStation, Nintendo rilasciava il suo N64 e i computer non erano i piccoli e rapidissimi dispositivi di oggi, ma piuttosto dei colossi con monitor a tubo catodico. In questo bailamme tecnologico, Revolution Software dopo aver pubblicato l'apprezzato Beneath a Steel Sky si preparava a consacrarsi tra gli sviluppatori di avventure grafiche grazie alla pubblicazione del primo capitolo della serie Broken Sword.



Il Segreto dei Templari, come venne denominato in Italia, racconta le disavventure del già citato George Stobbart, turista americano che rimane suo malgrado coinvolto in una serie incredibile di eventi. Comodamente seduto a un café, assiste all'omicidio di Plantard, un anziano misterioso che avrebbe dovuto incontrare un'avvenente fotoreporter. Nicole Collard, questo il nome della donna, lega a doppio filo la sua vita con quella di George, in un'impresa che porterà la coppia ad affrontare pericoli in giro per il mondo. Il tutto, come il titolo lascia intendere, sulle tracce dei Cavalieri Templari.



La storia di Broken Sword non ha bisogno di ulteriori presentazioni, senza contare che preferiamo lasciare a quei pochi che non l'avessero giocata il piacere della scoperta. Vi basti sapere che la narrazione lega insieme una serie di enigmi da risolvere, in pieno stile delle avventure grafiche del tempo, in cui i giocatori dovranno spremersi le meningi e utilizzare gli strumenti a loro disposizione per cavarsi dagli impicci. Oggi come allora, l'avventura di Revolution Software risulta fresca e divertente, in grado d'intrattenere i giocatori per una decina di ore, fino all'epica conclusione. Una durata niente male, per un gioco che anche a distanza di quasi trent'anni non ha perso smalto, anzi.



https://www.playstationbit.com/wp-content/uploads/2024/09/broken-sword-il-segreto-dei-templari-reforged-recensione-review-1.jpg



Le migliorie di Broken Sword – Il Segreto dei Templari: Reforged



Fatte le doverose premesse e i complimenti di rito a un'opera leggendaria, è giunto il momento di passare all'analisi della versione Reforged pubblicata su PlayStation 5. Come ammesso dallo stesso Charles Cecil, questo restauro non sarebbe stato possibile grazie all'intelligenza artificiale, che ha operato dietro le quinte per rendere più moderna la veste grafica del gioco. Il lavoro svolto è eccellente, con ambientazioni ancora più avvolgenti e ricche di dettagli e con alcune modifiche sostanziali volte a rendere alcune aree volutamente più impattanti. Per non dimenticarsi della tradizione, inoltre, sarà possibile passare in un istante dalla grafica moderna a quella retro, un po' come visto per la colonna sonora nel remake di Tombi.



La versione scelta per tornare al passato è la già citata Director's Cut del 2010, da cui questa versione Reforged ha ereditato molto. Rispetto a questo prodotto, è possibile notare la rimozione di alcune censure e qualche altro aggiustamento. L'impegno di Revolution Software si è anche riversato nel miglioramento della cosiddetta quality of life: i controlli sono più precisi e ottimizzati per il DualSense, senza contare che ora sarà più facile identificare le aree con cui potremo interagire. Sempre parlando di qualità di gioco, il team ha scelto di proporre due “difficoltà”: quella classica, con tutte le possibilità storiche del caso, e una modalità storia che segnalerà ai giocatori le piste sbagliate. Da una pagina di riassunto potremo invece sempre fare un recap degli eventi e chiedere dei suggerimenti.



Queste opzioni mirano palesemente ad attirare quella fetta di pubblico giovane e magari scoraggiato dalla potenziale difficoltà degli enigmi, che saranno aiutati e nel caso guidati alla soluzione, per godere appieno della magnifica storia di George e Nico. Ovviamente quelle elencate sono tutte possibilità, quindi chi vorrà un'esperienza punta e clicca nuda e cruda, così come affrontata nel 1996, potrà accettare la sfida senza alcun problema.



https://www.playstationbit.com/wp-content/uploads/2024/09/broken-sword-il-segreto-dei-templari-reforged-recensione-review.jpg



Oui, je parle italien



In mezzo a tante innovazioni, Revolution Software non si è dimenticato di un elemento fondamentale: mantenere invariata la magia di Broken Sword. Parte dell'effetto wow al momento della prima pubblicazione fu legata anche all'ottimo doppiaggio dei dialoghi in lingua italiana, elemento mantenuto anche in questa versione Reforged. George, Nico e tutti i loro compagni d'avventura parlano la nostra lingua, il che renderà semplice per qualsiasi giocatore seguire le vicende. Nel contempo, anche i testi sia vecchi che nuovi sono ovviamente localizzati, dunque con questa versione Reforged non dovrete temere la lingua inglese (o peggio).



Resta però da rispondere a una spinosa domanda: vale la pena acquistare Broken Sword – Il Segreto dei Templari: Reforged? La risposta è un sì con riserva. Questo non tanto per l'indubbia qualità del prodotto, quanto per l'assenza di vere e proprie novità. Certo, la grafica moderna è affascinante e i controlli non sono mai stati così precisi, ma si tratta comunque del classico Broken Sword. Chi ha già affrontato la storia originale e ha fatto un tuffo nei ricordi con la Director's Cut, potrebbe non trovare i giusti stimoli per lanciarsi in questa edizione Reforged. Chi invece non avesse mai vestito i panni di George e Nico non dovrebbe assolutamente farsi sfuggire la possibilità di divertirsi con un grande classico, sfruttando tutte le amenità dell'epoca moderna.



Il Platino di Broken Sword – Il Segreto dei Templari: Reforged



Cosa c'è di meglio di una versione Reforged? Sicuramente l'aggiunta al pacchetto di uno scintillante Platino. Se volete sbloccare tutti i trofei de Il Segreto dei Templari, non dovrete faticare molto. Vi basterà prestare un minimo di attenzione a ciò che vi accadrà intorno e ovviamente portare a termine la storia. La non eccessiva durata di questo punta e clicca vi permetterà di ottenere in poche mosse un nuovo Platino. La sua natura di avventura grafica, inoltre, ridurrà a zero le richieste legate ad abilità manuali.




L'articolo Broken Sword – Il Segreto dei Templari: Reforged – Recensione proviene da PlayStationBit 5.0.

Continua la lettura su www.playstationbit.com

oggi alle 17:00

Piace a 2 persone