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Undercat – Recensione Speedrun

Il team di Sparky Tail Games propone agli appassionati di platform un titolo molto particolare: in Undercat, oggetto della nostra recensione Speedrun, i protagonisti sono gli animali. Non pensate però che tutti vivano in pace e armonia: anche in questo mondo antropomorfo, c'è qualcuno che vuole dominare sugli altri. Chi potrà mai essere?



Sono sempre i felini!



Nella concezione comune, i cani sono gli animali domestici più fedeli, mentre i gatti quelli più indipendenti (come dimostra anche l'eccellente Stray). A tutti è inoltre ben propria la proverbiale rivalità (spesso non veritiera) tra i due mammiferi. Cosa succederebbe però se i gatti decidessero di mettersi al comando del mondo? La risposta prova a darcela Sparky Tail Games con il suo Undercat, un platform in cui il protagonista è il cane Chips.



Siamo in un universo parallelo in cui gli animali vivono in pace e in armonia, senza la presenza di esseri umani. Questo almeno finché i gatti non decidono che è giunto il momento di tiranneggiare su tutto e tutti. Sfruttando potenti robot iniziano a devastare il pianeta e costringono un gruppo di cani e i loro alleati a una rocambolesca ritirata. A distanza di vent'anni dall'attacco, i giocatori vestono i panni di un cane antropomorfo (così come sono rappresentati anche tutti gli altri animali di Undercat) che guiderà i ribelli alla rivincita contro i felini.



Trattandosi di un titolo indipendente, non aspettatevi grandi artifici tecnici: Undercat racconta la sua storia con un filmato iniziale composto da immagini statiche e con dialoghi tra i vari personaggi. Nessuna cutscene o grafica spacca mascella, ma piuttosto uno stile che richiama i giochi a 16bit. La resa generale è comunque molto piacevole, grazie all'alternanza di ambienti e al look colorato e cartoon scelto. La colonna sonora inoltre supporta l'azione a dovere.



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Il gameplay di Undercat



Se vi state chiedendo cosa possa fare un solo cane per fermare un esercito di gatti, la risposta è semplice. Ogni livello di Undercat presenta la richiesta di raccogliere una serie di oggetti, da dissotterrare oppure da recuperare dai nemici. Che siano ossi o ingranaggi, la dinamica rimane sempre la stessa: i nemici ci attaccheranno a vista e dovremo stordirli con delle casse oppure colpirli da vari nascondigli. La struttura bidimensionale presenta alcune aree segrete e un collezionabile sempre da raccogliere, ma eccezion fatta che per i nemici, la struttura sarà sempre uguale.



Nonostante questo, Undercat si rivelerà un platform molto divertente, soprattutto se affrontato in cooperativa locale. Potremo effettuare varie azioni animalesche, come usare il fiuto per trovare la strada oppure orinare sui macchinari per danneggiarli. Non mancheranno nemmeno boss da sconfiggere e sezioni in cui usare un minimo di materia grigia. La presenza di oggetti speciali come bombe e medikit da acquistare spendendo le monete trovate nei livelli rende inoltre la curva di difficoltà abbordabile per qualsiasi tipologia di giocatore.



A conti fatti, quindi, Undercat si è rivelato un platform molto valido, arricchito dalla componente coop e con una discreta longevità, se rapportata al prezzo del gioco. Forse qualcosa per rendere i livelli più interattivi poteva essere fatto, ma anche così gli amanti dei platform riusciranno a passare qualche ora spensierata in compagnia del cane Chips e dei suoi animaleschi amici. Peccato solo per l'assenza di localizzazione in italiano, che avrebbe sicuramente fatto la differenza. I testi, comunque, sono di facile comprensione per chi mastica un poco d'inglese.



Il Platino (che non c'è) di Undercat



Come avete potuto dedurre dal titolo del consueto paragrafo dedicato ai trofei, la lista di Undercat non include l'amato Platino. Le coppe ottenibili sono soltanto 12, tutte molto lineari. Sarà infatti sufficiente completare la storia e ricordarsi di scuotere tutti i nemici che vi troverete davanti. Il colmo è la presenza di un trofeo d'oro che sbloccherete per aver ottenuto tutti gli altri: un Platino che non è un Platino, insomma…




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14 agosto alle 17:00

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