Skeler Boy – Recensione Speedrun
Avventuratevi con noi nella città di erel per la recensione di Skeler Boy. Il titolare protagonista dell'avventura di Ratalaika Games e Maniac Boy Studio è pronto a risolvere il mistero dietro la scomparsa della sua ragazza. Vibes vecchia scuola e qualche idea interessante, in un'avventura horror che può riservare delle sorprese.
Come al cinema!
Se siete tra coloro che non rifiutano mai un buon titolo horror, allora probabilmente Skeler Boy vi riporterà alla mente tutta una serie di opere. Da 2Dark al divertente The Count Lucanor, lo stile in pixel art del gioco immerge i giocatori in un mondo vibrante e oscuro, perfetto per una trama da brividi.
Come anticipato, il protagonista è Skeler, un ragazzo che si lancia sulle tracce della sua fidanzata scomparsa. Per trovare Megan, dovrà esplorare i dintorni della città di erel. All'inizio dell'avventura, Skeler si scoprirà dotato di una radio AR-88, con la quale verrà contattato da un certo Sven. Questo strumento permetterà al nostro eroe di ricevere aggiornamenti e, di tanto in tanto, di risolvere alcuni enigmi.
Skeler Boy non è infatti un gioco d'azione, in cui magari far saltare teste di zombie o combattere demoni. Quello di Maniac Boy Studio è un horror psicologico, che concentra l'attenzione del giocatore su una serie di puzzle. L'avventura è divisa in una serie di capitoli, durante i quali scopriremo vari tasselli del mistero legato alla scomparsa di Megan. Non ci addentriamo ulteriormente nella trama, in quanto Skeler Boy ha una durata relativamente risicata: in circa 2 ore sarà possibile vedere i titoli di coda.
Il gameplay di Skeler Boy
Come anticipato, Skeler Boy non è un titolo in cui dovremo dimostrare particolari abilità balistiche o nei salti. Il nostro sfortunato protagonista non è infatti dotato di nessuna capacità speciale, se non quella di attivare vari oggetti nel mondo di gioco. Le aree in cui è diviso il titolo sono liberamente esplorabili e potremo anche entrare in alcune strutture. La richiesta ai giocatori sarà però quella di risolvere alcuni puzzle ambientali: da valvole da chiudere a telecamera da evitare.
Tutto si mantiene su livelli di realizzazione molto semplici, ma non per questo banali. Alcune sfide risultano molto ben studiate, nonostante le soluzioni siano tendenzialmente sempre ben evidenti. Nel gioco saranno presenti anche alcuni brevi mini giochi, come quello per la forzatura delle serrature oppure per aprire le porte con dei codici. Niente di complesso, ma sicuramente un piacevole diversivo durante l'esplorazione.
L'aspetto migliore di Skeler Boy è però il suo stile. La grafica che ricorda i vecchi Fire Emblem è davvero piacevole, oscura e gore al punto giusto. Ovviamente non aspettatevi nessun effetto speciale clamoroso, ma il titolo si difende bene e cosa più importante ha una sua identità (e pure qualche scarejump). Anche la colonna sonora è piacevole, oltre che in grado di accompagnare al meglio una storia coinvolgente. Unico neo, l'assenza di una localizzazione in lingua italiana. I testi sono però facilmente comprensibili anche dai meno abili con l'inglese.
Il Platino di Skeler Boy
Anche Skeler Boy rispetta l'ormai consolidata tradizione di Ratalaika Games: la lista trofei del gioco include un totale di 13 coppe, Platino compreso. Per ottenere la massima ricompensa basterà completare la storia, senza richiesta di particolari azioni. Scoprire cosa è successo a Megan sarà sufficiente per aggiudicarsi un nuovo, semplicissimo Platino.
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