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NerdPool incontra Francesca Siviero

All'ultima edizione di Lucca Comics & Games Edizioni Star Comics ha messo i manga al centro dando spazio anche ai “global manga“, quei manga ideati da autori non giapponesi che però riescono a catturare ugualmente i lettori del medium. Tra le nuove uscite troviamo una totalmente italiana, Willowing di Francesca Siviero. Un manga dai toni fantasy e misteriosi che sta conquistando il pubblico dopo l'anteprima a Lucca. In quei giorni ci siamo potuti sedere con Francesca e parlare della sua opera e del suo percorso artistico. Ecco cosa ci ha detto nella nostra intervista che potete leggere qui sotto. Ah, e non dimenticatevi della nostra recensione!



Ciao Francesca, è un piacere averti su NerdPool. Prima di tutto vorremmo che ti presentassi ai nostri lettori parlandoci del tuo percorso artistico.



Ciao a tutti, sono Francesca Siviero e ho iniziato a studiare manga con Federica di Meo. Dopo ho frequentato una scuola di game concept art per videogiochi però ho comunque alla fine ho capito che mi piaceva un sacco fare manga e ho continuato su questa strada. Nel 2018 ho pubblicato la mia prima opera con un' altra casa editrice e adesso sono arrivata qua.



In precedenza hai pubblicato opere con altri editori ma soprattutto con uno pseudonimo, Lumi Niemi. Ci potresti dire il significato di questo pseudonimo e perché hai scelto di non usarlo più?



Il nome di Lumi Niemi arrivava da un personaggio che avevo creato e in realtà è un nome finlandese. Mi piaceva perché “lumi” voleva dire “neve” e visto che parecchie persone mi dicevano che ero molto fredda allora ho detto che andava bene. Invece “niemi” ha un significato particolare perché vorrebbe dire “penisola” ed era giusto siccome mi sono sempre vista come una persona tra le nuvole e con un lato solo attaccato alla realtà. In realtà mi è sempre piaciuto e all'inizio avevo paura di usare il mio nome vero perché molte persone pensavano che un nome italiano non fosse esattamente la cosa migliore per pubblicare manga. E anche abbreviandolo il mio nome vero mi ricordava ferrovie dello stato e quindi meglio non usarlo (ride). Collaborando con Star Comics mi sono detta che era un nuovo inizio e quindi ho detto usiamo il mio nome, anche per un po' forse per vanità perché alla fine mi piace.



I due protagonisti di Willowing, Keith e Tye, sono molto diversi come carattere e background. Keith viene dai bassifondi, ha toccato il successo con il suo libro ma ha perso la passione fino alla scoperta del mistero di Willowing. Tye nasconde molte cose, ma ha un carattere spontaneo e vuole andarsene nella metropoli. Come hai ideato e sviluppato questi due personaggi così contrapposti anche nel loro design?



Volevo innanzitutto farli sembrare molto diversi infatti anche artisticamente uno è più pop, l'altro più realistico. Il design di Tye si ispira ad una foglia, infatti è molto verde con questi capelli che sono anche un po' difficili da disegnare ogni volta (sigh). Invece Keith doveva avere un aspetto un po' più rigido e infatti anche il mantello lo rende un personaggio abbastanza chiuso. Ovviamente nel corso della storia evolvono un po' però all'inizio volevo presentare questi due personaggi che arrivano talmente da due mondi opposti ma che comunque in realtà hanno qualcosa in comune, perché entrambi cercano qualcosa che li renda completi, senza fare fare troppi spoiler su quello che succede.



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E senza fare spoiler, si avverte la chimica tra Keith e Tye… In altre tue opere non sempre è venuto fuori l'aspetto romantico tra i suoi protagonisti, qui possiamo aspettarci che succeda qualcosa?



Devo chiedere al mio editore se posso dirlo (ride)



Rimarremo in sospeso ancora un po'. Tornando a Willowing abbiamo trovato molto particolare anche l'ambientazione. Siamo in un mondo futuristico con una tecnologia avanzata che però tocca solo la metropoli, mentre c'è una parte di campagna che pare quasi fantasy, medievale e con creature particolari. Come hai sviluppato questo mondo originale?



Era sempre perché volevo creare proprio distanza, come se fossero due mondi separati e che non comunicano. Infatti nel fumetto Keith si rende conto che c'è qualcosa che non va perché la gente di Cypre non utilizza quello ha e perché la metropoli non sa nulla di quello che succede.



Nella tua precedente opera, Dirty Waters, c'è una grande componente psicologica che si ritrova anche nella complessità di Keith e Tye. Da dove viene questa complessità e a chi ti ispiri per ideare i tuoi personaggi?



Il mio problema è che ho sempre guardato Criminal Minds e quindi sono molto attratta dalla criminologia, ma soprattutto dalla parte psicologica dietro serial killer e queste cose qua. Sembro un po' matta, ma spesso anche quando vado in giro osservo le persone per cercare di capire quali sono i lati nascosti della persona che ho davanti. E mi piace comunque cercare di creare personaggi che siano a tutto tondo. In realtà, come dice Miyazaki, vorrei creare persone e non personaggi.



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Molti lettori ti conoscono per altre opere, in particolare Dirty Waters. Cosa troveranno i lettori di queste tue opere precedenti in Willowing?



Io spero, siccome Dirty Waters è sempre stata la mia preferita, che ritrovino un po' quella freschezza che aveva quell'opera. Nonostante sia imperfetta, perché era la mia opera prima e ci sono tante cose che non vanno e me ne rendo conto, vorrei che si ritrovassero quella freschezza che c'era in lei.



Stai già lavorando al seguito di Willowing? Hai già in mente come farlo finire, ci puoi anticipare qualcosa?



In realtà è tutto progettato ed è molto bello parlarne con i miei editor perché mi danno la possibilità di capire effettivamente se quello che è nella mia testa è comprensibile da tutti. Però molte anticipazioni non le voglio fare… La gente deve scoprire (leggendo)



Quali artisti e mangaka ti hanno ispirato e continuano a farlo nelle tue opere?



La mia prima fan crush è Kazuya Minekura di Sayuki, e Kaori Yuki. Mi ero innamorata di God Child che però è un fumetto che ha la mia età ed è un po' vecchietto. Poi in realtà cerco sempre delle reference visive nuove, quindi adoro Atelier of Witch Hat, il nuovo manga che è uscito di Yuto Sano è uno stile che trovo molto bello e poi ovviamente amo alla follia il maestro Horikoshi.



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Ti occupi di global manga che ultimamente hanno avuto una grande crescita con diversi autori e che coprono tanti generi diversi. Cosa ne pensi di questo fenomeno di cui fai parte e che futuro vedi per queste opere?



Io spero che il pubblico, soprattutto quello italiano, sia sempre più aperto a questa novità che in realtà non è una novità perché va avanti da più di dieci anni. E spero che capisca che in realtà chiamarlo manga italiano o euromanga non è nemmeno così giusto perché alla fine noi tutti quanti cerchiamo di usare una narrativa che è propria del manga e di usare quella tecnica che rende un manga tale. E spero ovviamente che in futuro vada sempre meglio.



Un ultima cosa: come ti è parsa accoglienza Willowing qui a Lucca Comics & Games e l'incontrare il tuo pubblico ai firmacopie?



Mi è sembrata molto bella non ancora abituata a questa cosa e quindi spero di tranquillizzarmi un attimo (ride). Però finora è stata una bellissima esperienza

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