Dune: Prophecy, la recensione dei primi due, incredibili, episodi
La serie prequel dedicata al mondo creato da Frank Herbert, Dune: Prophecy è ambientata 10.000 anni prima dell'ascesa di Paul Atreides a cui stiamo assistendo nei lungometraggi di Villeneuve e seguiamo il percorso di due personaggi altrettanti magnetici, le due sorelle Valya e Tula Harkonnen.
Le seguiamo mentre fronteggiano forze che minacciano il futuro dell'umanità e, soprattutto, mentre danno vita a quella potente sorellanza che si sottopone a un intenso addestramento fisico e condizionamento mentale per arrivare a ottenere delle abilità al di là dell'umano: le Bene Gesserit che ci hanno già conquistati sul grande schermo per la resa dei due recenti film.
Dal cinema alla serie tv: Dune Prophecy sarà una sorpresa
Nonostante nei primi due episodi che abbiamo visto in anteprima, manchi il pianeta Dune, la serie ci rimanda lo stesso alle atmosfere che abbiamo imparato a conoscere al cinema con i film di Denis Villeneuve. Dune: Prophecy è a metà tra la fantascienza che tanto abbiamo amato a conoscere nella saga e la magia, con le Bene Gesserit che hanno iniziato a gettare le basi del controllo sui diversi regni e stanno sviluppando “La Voce”, un potere in grado di controllare le persone.
Si capisce immediatamente come la serie abbia tratto ispirazione, soprattutto per determinate dinamiche da Il Trono di Spade. Proprio la corsa al potere e gli intrighi di palazzo per controllo assoluta sono al centro della serie. Anche se nelle prime due puntate, Dune: Prophecy, getta le basi per un nemico differente e per una guerra che per una volta non vede nessuna delle grandi casate protagoniste, ovvero dei robot, le Macchine Pensanti, che sono stati sconfitte dagli uomini, ma che come sembra starebbero per tornare.
Un intrigo dietro l'altro, tra potere ed inganni
Sicuramente il formato serie favorisce un aspetto che nei film di Dune è leggermente mancato, ovvero l'approfondimento dei personaggi, le loro motivazioni e le diversi caratteristiche che le differenziano. In questo modo capiamo bene le motivazione della protagonista, che costruisce il suo piano con un'idea ben precisa. Gli intrighi e gli inganni, messi in scena in stile Trono di Spade, se così lo vogliamo paragonare, potrebbero portare molti spettatori a rimanere delusi dalla scrittura.
Questo perché si potrebbe pensare che sia una versione spaziale e fantascientifica che fa il verso ai romanzi di Martin. Questo non è il caso, però, perché Dune: Prophecy ha una sua identità ben definita che costituisce alla perfezione questo mondo e tutto ciò che circonda i personaggi al suo interno. Certamente, paragonare una serie al Trono di Spade non è un insulto, anzi! Quest'ultima è stata probabilmente la serie più chiacchierata degli ultimi anni, e potrebbe solo far piacere agli sceneggiatori.
Dune: Prophecy, un cast eccezionale per una serie incredibile
Emily Watson ed Olivia Williams solo le due attrici che spiccano su tutti, che in qualche modo ci fanno rimanere attaccati allo schermo, sempre più vogliosi di capire come si svolgerà la storia e quale piano adotteranno. Le due protagoniste, Valya e Tula Harkonnen sono state bravissime, soprattutto perché la serie è molto dialogata e spesso potrebbe essere un punto a sfavore.
Invece, l'incredibile interpretazione che ci hanno regalato, insieme a quella di tutto il cast, ha impressionato moltissimo, rendendo questa serie dinamica e godibile. Ovviamente dialoghi e la messa in scena perfetta di intrighi ed inganni politici sono solo alcuni dei lati positivi di queste prime due puntate di Dune: Prophecy. Come sempre in casa HBO la produzione è di alto livello e non ci delude mai, proprio per questo anche effetti visivi e tutto il resto, fino a questo momento, non hanno deluso.
Concludendo
Sicuramente un inizio di serie convincente, quello di Dune: Prophecy, che ora attende la sfida maggiore. Quella di riuscire a seguire il successo dei film di Dune, coinvolgendo i fan in una storia ancora più articolata e movimentata, che possa rendere al meglio quanto di buono c'è nei romanzi di Herbert. In attesa di vedere ancora di più, vi consigliamo di dare una chance a questa serie che arriverà domenica su Sky e Now, perché se vi sono piaciuti i film di Villeneuve, sicuramente apprezzerete molto Dune: Prophecy.