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Fino a che punto può spingersi la libertà di uno sviluppatore?

Proviamo a parlare seriamente di un argomento ipercontroverso.



Mi ero di recente iscritto su IGBD, un sito simile a Letterboxd che ha ad oggetto i videogames. Ho aggiornato il mio database aggiungendo vari giochi, finché non sono arrivato a "Toushin Toshi". Per chi non lo conoscesse è un eroge, ma in questa sede ci interessa esclusivamente che in questo titolo sono presenti scene di stupro.



Ho notato, da grande fan, che la data indicata nel sito fosse sbagliata, l'ho quindi segnalata. Mi è arrivato poco dopo un messaggio con su scritto: "questo gioco contiene scene di stupro, pertanto è stato eliminato".



La mia domanda è:
È lecito "censurare" un videogame in quanto esso contiene scene di stupro?
O meglio,
Fino a che punto può spingersi la libertà creativa di uno sviluppatore?



Ho discusso con delle wannabe femministe di recente propriio su questo tema. Ho detto "Io personalmente accetterei anche un gioco proHitler, per me il limite è l'odio personale verso qualcuno. Nel senso che il limite è creare un gioco su Nappone e dire Nappone è un coglione, non creare un gioco sul ministro dell'interno e dire che il ministro è un cane corrotto, ovviamente". Non vi dico manco lo shitstorm che ho causato, ma vabbè, a parlare con le wannabe femministe non sono abituato, per citare Wallace è "una cosa divertente che non farò mai più".



Secondo voi, invece?
È giusto censurare un gioco "scomodo"? Un gioco, per iperbole, proHitler?

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La censura è chiaramente qualcosa di estremamente legato alla cultura del popolo che la applica.
Qualsiasi cosa di un autore che vuole trasmettere un messaggio non deve essere sottoposta a censura, so che stiamo parlando di videogiochi, ma mi piace espandere il concetto.
Qualsiasi forma d'arte non può essere censurata in quanto tale, fine.
Può risultare scomoda, può essere altamente criticabile, può andare contro al senso comune, fino a che si rimane nel campo dell'espressività dell'autore è sacrosanto che quell'individuo si possa esprimere anche se a me, singolo individuo, non piace.

L'unica eccezione che mi sento di fare, forse proprio per "deformazione culturale", è quando questo tipo di espressione può risultare dannosa a qualcuno.
Con quest'affermazione si rischia di entrare nel classico paradosso e non voglio snocciolare la questione adesso, quindi cerchiamo di prenderla alla leggera e dare per scontato che l'ideologia della libertà escluda a priori che possa esistere un'ideologia contraria.
Quindi l'unica forma di censura che mi sento di tollerare è quella applicata ad un messaggio, ad una comunicazione o a una intenzione atta a urtare (in senso ampio) una persona o determinate persone.

Tornando al tuo esempio dell'opera "proHitler", mi farebbe schifo, ma non la censurerei, ammesso che qualunque cosa essa sia non inciti allo sterminio di massa, alla teoria della razza, alla cancellazione della verità storica o qualsiasi altro aspetto che può ledere in vario modo la libertà.
Quindi per quanto riguarda lo stupro suppongo che il ragionamento possa essere applicato allo stesso modo, se un'opera contiene scene di stupro non è in alcun modo censurabile.
L'idea della censura per guardarla con occhio critico bisogna scinderla dalla percezione personale e cercare di pensare più oggettivamente possibile alla libertà dell'autore.
Sta poi al fruitore evitare determinati artisti o determinate produzioni se possono ledere la propria sensibilità, che quindi intrinsecamente essendo "propria" siamo noi stessi la persona migliore per giudicarla.

Nel caso dell'eroge e del sito che lo ha eliminato dal database, bastava aggiungerlo in una sezione apposita o precedere la pagina del gioco da un disclaimer, senza optare per un'opzione così drastica.
Chiaramente una questione come la libertà di espressione, pubblicità e censura non può essere riassunta in così poche righe, sono stato estremamente superficiale... ma poi in realtà io di ste cose che ne so?

 

Boh, alla fine non mi sembra tu sia stato superficiale, non siamo qui a scrivere saggi asd

Comunque ti rispondo con una domanda: "se il gicoo proHitler fosse pro sterminio di massa? Andrebbe censurato?".

Io sinceramente penso (anzi, credo di pensare) che alla fine andrebbe permesso di esprimersi anche al proHitler che fa un gioco su cui è bello sterminare gli ebrei. Quel gioco andrebbe di sicuro giudicato come un gioco del cazzo, ma mi rifiuterei di ignorarne l'esistenza, di censurarlo appunto.

Credo anzi che giocherei il gioco per capire in che modo lo sterminio di massa è messo (wow, stiamo andando sul controverso). Ci pensi ad un gioco che argomenti una roba così di merda in maniera così finemente accurata da fartici quantomeno pensare? (Condividere mai, credo ci siano quei quattro, cinque argomenti che puoi condividere solo se hai una roba grave al cervello).

Devo essere onesto, sarei curiosissimo di giocarlo.

 

Un gioco incentrato sullo sterminio di massa non ricade dell'ambito delle cose censurabili.
Anzi, probabilmente metterebbe ancora più in risalto l'atrocità e lo schifo dell'atto stesso.
Sarebbe estremamente controverso, probabilmente pure una merda, ma non è censurabile.
Diventa censurabile se questo sterminio all'interno del videogioco viene utilizzato in termini espressamente propagandistici e di incitazione intenzionale ad attuarlo, uscendo dal territorio ""artistico"".

La scala è completamente diversa, ma giochi come MW2 che includono atti di terrorismo perpetrati in prima persona non sono censurati e non devono esserlo.
Il gioco ti chiede se vuoi saltare la missione se sai di essere sensibile, questo non ha però fermato, 12 anni fa, l'indignazione generale dei media.

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Purtroppo nel mondo esistono persone intelligenti e persone meno. Censurare alcune cose dovrebbe essere un modo per proteggere persone con meno strumenti a disposizione per capire che una determinata scena, videogame, libro o altro in cui sia presente una cosa negativa non sia un esempio da seguire ma solo la narrazione dell'evento. Questa distinzione non è così scontata e se vediamo la censura come un modo per proteggere queste persone è una cosa buona. Chiaro che è una limitazione della libertà d'espressione ma questa libertà se può nuocere a qualcuno non è giusto limitarla? (domandone a cui la risposta non è così facile dare)

 

altra cosa potrebbe essere un atteggiamento che viene sdoganato come normale. Mi viene in mente il discorso di ieri dello zoo di 105 (alta cultura) in cui dicevano che i film anni '80 in cui si prendevano in giro e si insultavano gli omosessuali ora non possono andare in onda perché offensivi. Questo tipo di censura potrebbe essere utile per evitare che atteggiamenti omofobi siano considerati normali e perpetrati

 

Sono contento di leggere anche del buono che può portare la censura, sostenere che non abbia alcun senso è abbastanza pigro.. E parlare della normalizzazione del sessismo o razzismo attraverso i film è un ottimo ragionamento procensura. È proprio inserire insulti razziali con un sottotesto di normalità (con quel "framing" come ha scritto qualcuno) che è molto pericoloso. Abbiamo adesso film che dipingono la violenza sessuale in maniera accurata, che sia facendoci ironia o meno. Avevamo film che la dipingevano in maniera superficiale, non accurata alla realtà, suggerendo che fosse divertente e umano trattare una donna come merce. In entrambi i casi il tema non necessariamente è parte integrante dell'opera, in entrambi i casi non c'è obiettivo politico o propagandistico, eppure nel secondo caso è palesemente dannoso e di cattivo gusto. Questo per sottolineare che la censura solo come distruzione dell' "integrità artistica" è comodo a tagliare fuori tanti casi più velati

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Sono per la libertà assoluta di espressione in qualsiasi forma e applicazione, a patto che la stessa non risulti lesiva nei confronti di nessuno in via specifica, che venga opportunamente segnalata e magari bloccata a prescindere per giocatori più piccoli che verrebbero mossi solo da curiosità tipiche della fascia d'età di appartenenza senza considerare minimamente gli effetti disturbanti che ne conseguirebbero (dipende sempre poi dal caso specifico). Troppo spesso non si considera che il parlare di un problema, per quanto lo stesso sia scomodo, porta alla consapevolezza della stessa esistenza del problema... e magari ad una maggior sensibilizzazione generale. E' un pò ciò che è accaduto con i recenti avvenimenti di censura per le terminologie "razziali": la discriminazione è un problema che esiste e che va affrontato non certo censurando opere, credo che alla fine risulti addirittura intellettualmente offensivo pensare di trovare soluzione a tematiche così delicate semplicemente cancellando tutti i riferimenti esistenti, riferimenti che magari portano testimonianza di epoche storiche vissute dalla razza umana e che dovrebbero anzi fare da monito alle nuove generazioni.

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È legittimo che chi ha a titolo la piattaforma voglia censurare giochi fatti per masturbarsi, per non attirare quella fetta di consumer e tenere la piattaforma più accessibile a tutti. Se IGBD non vuole includere giochi del genere nel suo database è molto diverso da impegnarsi attivamente nel rimuoverli dall'esistenza. È vero che rimuovere selettivamente l'erotismo che contiene stupro è solamente stupido, trovare particolarmente eccitante lo stupro è una cosa che la razza umana ha nelle ossa, in qualunque sito porno vediamo stupro, incesti e tante fantasie che è meglio rimangano tali. E giusto per chiarire, allo stesso modo di come giocare a cod non fa di me un sociopatico, masturbarmi con una narrativa di stupro non dovrebbe. I ragazzini che fanno gli school shooting in America spesso giocano a fps militari, chi adesca ragazzine in Giappone spesso legge hentai che contengono loli (bimbe), questo dimostra il contrario? Dimostra che se il desiderio è precente nell'individuo, questo ha interesse a ritrovarlo nei media (che siano film o giochi o la qualunque), un gioco prohitler non è capace di rendere me prohitler, a meno che non abbia già forti simpatie, lol.

Ne abbiamo fatto un discorso generale ma la censura di cui parliamo in questo caso non è assoluta, la censura più assoluta sarebbe quella legislativa? Ovvero rendere illegale proprio produrre e distribuire certi giochi? Quello è un "problema" che esiste ma non è così comune, l'obiettivo di censurare un gioco prohitler è solamente quello di evitare di generare individui prohitler. La verità è che, censurare un gioco prohitler è palliativo, se il problema di cui ti curi è che ci siano persone prohitler, censurare contenuti prohitler, che siano oggettiva propaganda o meno, non è efficace, non rimuove la radice del problema, ma un frutto.

 

"Se IGBD non vuole includere giochi del genere nel suo database è molto diverso da impegnarsi attivamente nel rimuoverli dall'esistenza"

Sìsì, come ho detto anche a Focus questo è sacrosanto, il mio era un discorso estemporaneo, ho citato il mio esempio con IGDB giusto per dare un po' di contesto.

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Nessun tipo di argomento in ambito creativo/ricreativo dovrebbe essere censurato
Per quanto io non sia ne uno stupratore ne un hitleriano, comunque il divieto non fa cessare di esistere la cosa
È un po' come la lotta alla droga
Un sacco di sforzi per far drogare la gente di nascosto

 

Sono contento di leggere il paragone con la guerra alla droga, ha tanti parallelismi con il censurare media, nel senso che rendere più difficile ottenere un qualcosa non è renderlo impossibile, e chi è dedicato ad averlo trova modi nel farlo. E che non tocca affatto la radice del problema, se sono apologetico verso il fascismo, sapere che qualcuno censura quello che dico, non ha a che fare con il farmi cambiare idea.

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Io non ho ancora una mia idea ben precisa ed è ancora in formazione, ma alcune persone ritengono (da capire ancora se a torto o meno) che in certi casi proporre certi temi con accezione non negativa (in questo caso a quanto ho capito il gioco non va a condannare lo stupro corretto?), potrebbe spingere alcune persone a sentirsi più "legittimate" a sfogare i propri desideri.
La questione del gioco proHitler è diversa, nei secoli probabilmente verrà vista sempre meno vicina e ci si potrà scherzare di più, come adesso con gli antichi Romani per dire, quindi credo siano due concetti distinti e non accomunabili.

 

@Cthulhu
ma anche se fosse?
Non è un problema dell'autore. E sopratutto con quale legittimazione una autorità dovrebbe decidere a riguardo?

 

@Bogardan Hellkite come vedi in entrambi i miei messaggi è un dubbio, qualcosa da approfondire; escludere cose a priori è sempre sbagliato, non discuterne ancora peggio e tutto va approfondito e studiato a fondo (che poi non ho mai parlato di responsabilità dell'autore mi sembra), una società realmente evoluta si dovrebbe basare su ragionamenti e osservazioni sulle minime cose non su dogmi, proprio per prevenire conseguenze potenzialmente dannose per la libertà (anche di vivere serenamente) degli altri e portare la gente a comprendere certe scelte, non basarsi su mode o censure (spesso basate su di esse) come invece capita spesso

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no, la censura è un cancro culturale.

I singoli individui hanno diritto a scegliere se apparire in opere che hanno una distribuzione pubblica, ma non vale lo stesso per i personaggi pubblici visto che sono già tali. È una questione di privacy. Inoltre per i personaggi pubblici deve cmq rimanere la piena tutela da possibili diffamazioni ma non da offese, derisioni o critiche. Per i personaggi pubblici deve anche rimanere cmq una tutela della privacy ridotta alla sola sfera privata (insomma non si può diffondere l'indirizzo di residenza di Draghi o un video nel quale è stato ripreso dalla finestra mentre defeca nel suo bagno...)

tutto il resto DEVE essere permesso

poi vorrei fare notare il fulcro culturale della situazione attuale. Da quando viviamo in una società mediatica si è affermato lentamente e definitivamente il paradigma per il quale sono le immagini che costruiscono la realtà e non più la realtà a costruire esse. Tra le innumerevoli conseguenze di ciò una riguarda in modo diretto la censura contemporanea: se gli imperatori romani, i re o i papi si servirono della censura per annichilire pensieri riottosi ma sopratutto per dare dimostrazione della pervasività del proprio potere, oggi invece la censura è mossa dalla ossessiva convinzione che gli esseri umani siano dei mimi intrappolati, in modo più o meno compiaciuto, nella mimica incontrollata di ogni singola cosa attraversi la sfera della loro attenzione...

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Per me l'arte e di conseguenza I videogiochi non devono essere limitati nella libertà creativa in nessun modo.
Ovvio, è sempre giusto avere strumenti di controllo che indirizzino il pubblico a scegliere con coscienza e in base ai propri gusti, ma togliere uno stupro se serve al gioco per narrare qualcosa o anche solo soddisfare l'utente mi sembra stupido e bigotto.
Per quanto riguarda nazifemministe e comitato genitori meglio non discuterci, è una battaglia persa, sono schiavi della loro ignoranza e ipocrisia su certe questioni.

 

@Arnaldo_vicenzini ah allora sì, condivido, soprattutto per quel che riguarda le recensioni. Sono convinto anzi che il ruolo della critica sia proprio quello di indirizzare il pubblico verso qualcosa che possa andare a lui bene.

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L'unico limite che deve avere uno sviluppatore come qualsiasi altra persone che realizza opere creative deve essere la fantasia. Nella realtà, il limite gli viene posto dagli obblighi legali ed economici da cui è legato. Se il produttore gli permette di fare quello che vuole così come la legge del suo paese, allora dovrà vedersela solo con la morale delle persone. In quel caso è una scelta personale affrontarla sapendo che a questa gente non si può far cambiare idea. Quindi la motivazione deve comunque essere la speranza di trovare qualcuno che apprezzi, o comunque il realizzare il gioco in sè deve essere soddisfacente per lo sviluppatore.

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La censura è la morte dell'espressione artistica. Mutilare un'opera perchè si ha l'arroganza di ritenere che possa essere fuorviante, offensiva o quant'altro è altresì una forma di intolleranza perchè va a tarpare quella che è la libertà d'espressione.

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Non penso dovrebbe essere censurato un contenuto del genere in un'opera creativa. Se censuriamo uno stupro perché non censuriamo anche omicidi e torture nel videogioco?
Si ha paura mostrando qualcosa di così forte di sdoganare come giusto un comportamento?
Ma si presuppone che chi ha accesso ad un'opera simile abbia un'età ed una cultura tali da poter capire cosa separa la finzione dalla realtà. Il giusto e lo sbagliato di sicuro non si imparano in un videogioco. Sono altri i luoghi che dovrebbero insegnare al singolo individuo quali comportamenti tenere in una società civile.
Certo se si cerca di ovviare al problema di un utilizzo di videogiochi violenti da parte di fasce di età sempre più giovani, quindi non mentalmente pronte a comprendere in pieno alcune cose, semplicemente censurando tutto, non si va da nessuna parte.

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Se è eroge partiamo già col presupposto che il fine del gioco non è ludico ma masturbatorio segante. Nell'industria della masturbazione segante sono legali scene di stupro? Se sì, allora anche in un vg per la masturbazione segante dovrebbero essere permesse. Se no, tutto regolare.

 

@Focus boh, se vuoi ti linko qualcosa, mi ci segavo quando avevo 16 anni e per amor del vero sono andato a vedere qualche scena. Pompini uncensored ce ne stanno, anche penetrazione e sesso esplicito, ovviamente non ti aspettare lo zoom del cazzo nella figa (e viva Dio aggiungerei, che non so quella roba chi faccia arrapare), però insomma genitali e sesso si vedono eccome.

Fino a che punto può spingersi la libertà di uno sviluppatore?