Monster Hunter Wilds – Recensione
Monster Hunter Wilds è il protagonista della nostra nuova recensione. Si tratta di un titolo che si colloca in un panorama decisamente moderno. Nel mondo dei videogiochi, infatti, alcuni franchise che hanno infatti raggiunto uno status di culto. Tra queste troviamo anche l'opera di Capcom. Nel 2004, l'azienda ha lanciato il primo capitolo di Monster Hunter, un action RPG che ha rivoluzionato il genere, puntando sulla cooperazione tra giocatori grazie alle funzionalità online. A più di vent'anni dal suo debutto, il franchise continua a riscuotere grande successo.
ìMonster Hunter World aveva reso il titolo molto più accessibile per i giocatori occidentali. Dopo una breve parentesi con Monster Hunter Rise, recensito da noi per PlayStation 5, la serie si presenta quindi più aperta che mai. Una dimensione più open world per le aree di gioco, insieme a numerose innovazioni, sono i cavalli di battaglia di Monster Hunter Wilds. Pronti a iniziare la caccia?
Nelle terre selvagge
La trama di Wilds risulta decisamente più coinvolgente rispetto a quella di World sin dalle prime battute, con un mistero intrigante che circonda alcuni dei mostri presenti in questo nuovo capitolo. Sebbene non si tratti di una rivoluzione, gli incontri con i personaggi che popolano queste terre inesplorate sono molto più significativi. A partire dal salvataggio del giovane Nata all'inizio del gioco, fino al scoprire la sua appartenenza a una tribù misteriosa.
Dopo essere sfuggito a una terribile minaccia che ha devastato il suo villaggio, Nata viene infatti soccorso dalla Gilda dei Cacciatori ai confini delle Terre Proibite. Questo territorio, da tempo ritenuto disabitato, attira l'attenzione della Gilda che, ascoltate le storie del ragazzo, decide di inviare diverse unità di ricognizione per aiutarlo a riunirsi con la sua tribù e svelare il mistero dello “Spettro Bianco”, il mostro che lo ha costretto alla fuga. Tra le unità inviate vi è l'Unità Avis, composta da Alma, l'assistente che si prende cura di Nata, da Gemma, un fabbro in grado di creare qualsiasi tipo di arma e armatura, e dal protagonista insieme al suo compagno Felyne.
Arrivati nelle Terre Selvagge, i membri della Gilda scopriranno che questa zona è tutt'altro che disabitata e faranno la conoscenza di tribù autoctone che non conoscono la caccia ai mostri. Queste tribù utilizzano però una creatura particolare chiamata Seikret per spostarsi nelle vaste terre e, dopo una reciproca collaborazione, decidono di offrire alcune di queste cavalcature anche alla Gilda. L'Unità Avis, supportata dall'Unità Astrum, si troverà a fronteggiare diversi mostri che mostrano comportamenti innaturali per la loro specie.
Un mondo aperto
In questo nuovo capitolo, Capcom ha deciso di rivoluzionare la struttura tradizionale del franchise. In Wilds infatti, la componente narrativa assume un ruolo estremamente rilevante, con la prima parte del gioco dedicata a farvi conoscere i membri della Gilda, le Terre Proibite e i terrificanti mostri che le abitano. La trama principale si sviluppa in modo più conciso rispetto ai capitoli precedenti, grazie anche alle modifiche apportate al mondo di gioco. La software house ha optato per un'impostazione più simile a un open world, dove in ogni macro-area potrete trovare campi base e villaggi pieni di vita, nei quali è possibile accettare missioni secondarie e migliorare il proprio equipaggiamento.
Lo spazio dedicato alla componente narrativa rappresenta un'evoluzione perfetta rispetto ai capitoli più recenti del franchise, rendendo tutto più diretto e fluido grazie alle modifiche apportate alle mappe di gioco. Sebbene alcuni momenti della storia principale possano risultare un po' lineari, costringendo a seguire un percorso predefinito, tali parti sono utili per il world building e rendono la narrazione ancora più solida. La scelta di macro-aree open world è veramente azzeccata, offrendo non solo molti punti di interesse da scoprire, ma anche un senso di libertà ottimale durante l'esplorazione.
Nonostante Monster Hunter World presentasse una grande varietà di biomi, questi apparivano poco connessi tra loro, richiedendo il ritorno alla città principale al termine di ogni caccia. Monster Hunter Wilds, invece, mira a fornire un'esperienza più coesa, riproducendo alcuni elementi di World e integrandoli con i numerosi villaggi o accampamenti che potrete trovare nelle varie mappe.
Questa scelta rende l'esplorazione molto più fluida rispetto al passato. Con un mondo così aperto e tutto a portata di mano, si eliminano molti tempi morti presenti nei capitoli precedenti del franchise. Inoltre, il Seikret rappresenta un'ottima aggiunta per le fasi esplorative, permettendo di impostare un percorso automatico da seguire per raggiungere il prossimo obiettivo, raccogliendo nel frattempo materiali sparsi per il mondo di gioco utilizzando la fionda.
Focus, focus, focus
Una delle principali novità di questo nuovo capitolo è la modalità “focus”, una caratteristica che semplifica e accelera il gioco. Premendo il pulsante L2 infatti, il giocatore entrerà in una modalità di puntamento libera, permettendogli di ridirezionare gli attacchi del proprio personaggio con rapidità. Questa funzione è fondamentale per colpire le ferite dei mostri, evidenziate da un alone rosso durante il focus. In passato, ottenere loot specifico legato a parti da rompere, tagliare o spezzare richiedeva molta pratica. Ora, grazie al sistema di ferite e focus, tutto è più immediato, sia per quanto riguarda il controllo del personaggio che l'aspetto visivo.
Concentrandosi costantemente su questi punti deboli, è molto più semplice abbattere i mostri in tempi ridotti. Se in Monster Hunter World alcune cacce potevano durare anche 20 minuti nella fase iniziale, ora i tempi sono notevolmente ridotti e raramente le battaglie in Low Rank superano i 10 minuti di combattimento. Questa velocità iniziale consente di procedere rapidamente, lasciando spazio al farming nell'endgame.
Un'altra interessante novità di questo capitolo è la possibilità di equipaggiare un'arma secondaria e passare da un set all'altro in qualsiasi momento, semplicemente salendo a bordo del proprio Seikret. Grazie a questa novità, sarà possibile portare con sé due tipologie di armi diverse e cambiarle durante la battaglia per massimizzare i danni inflitti. Ad esempio, si può iniziare il combattimento con un'arma contundente per poi passare a un'arma da taglio per recidere le parti del nemico. Le possibilità in realtà sono infinite, si può anche optare per due armi della stessa tipologia ma con attributi differenti, cambiandole in base al nemico da affrontare.
Le nuove caratteristiche del sistema di combattimento di Wilds ci hanno colpito positivamente, poiché si integrano perfettamente con la direzione open world adottata dal team di sviluppo per questo capitolo. La possibilità di equipaggiare e utilizzare due armi intercambiabili durante le battaglie semplificherà notevolmente le situazioni di combattimento, soprattutto quando ci si trova ad affrontare più nemici.
E l'online?
La componente online di Monster Hunter Wilds merita sicuramente una menzione. In questo nuovo capitolo, sarà possibile partecipare a lobby con un massimo di 16 giocatori, che potranno incontrarsi nelle Terre Selvagge per scambiarsi messaggi e sticker tramite il semplice e intuitivo sistema di comunicazione del gioco. Durante le missioni, la squadra sarà composta come al solito, da quattro giocatori. Se non si riuscisse a trovare altri giocatori però, sarà possibile richiedere l'aiuto di personaggi controllati dall'IA, i quali si uniranno al gruppo utilizzando un Razzo SOS e si ritireranno una volta che giocatori reali subentreranno.
Se un mostro continua a mettervi al tappeto quindi, potrete usufruire di questa ulteriore facilitazione che, nella maggior parte dei casi, vi garantirà la vittoria. Tuttavia, è importante utilizzarla con moderazione per evitare di rendere l'esperienza troppo banale. Questi NPC, infatti, non possono essere sconfitti, quindi non influiranno sulle vostre classiche chance di sconfitta.
L'intelligenza artificiale poi è ben realizzata, poiché non potrete semplicemente chiamarli e osservarli mentre affrontano il Rey Dau. I bot ingaggeranno il nemico solo quando lo farete voi, richiedendo comunque uno stile di gioco attivo piuttosto che passivo.
Per chi preferisce giocare esclusivamente con altri giocatori, c'è l'opzione per escludere l'IA. Durante la nostra prova infine, i server del gioco si sono dimostrati estremamente stabili, abbiamo riscontrato solo qualche difficoltà nella gestione degli amici e degli inviti per poter giocare in compagnia.
Uno sguardo al comparto artistico e tecnico
Nonostante sia una produzione di grande rilevanza e abbia avuto un notevole impatto, Wilds ha ricevuto alcune critiche. Alcuni utenti hanno segnalato che le prestazioni non sono ottimali, imputando parte dei problemi all'utilizzo del RE Engine, noto per la sua altalenante stabilità. Per quanto riguarda la versione PlayStation 5, che abbiamo testato, il gioco offre un'esperienza soddisfacente grazie alle impostazioni personalizzate disponibili.
È possibile scegliere tra tre modalità: prestazioni, bilanciata e qualità. Scegliendo la modalità prestazioni, si ottiene un miglioramento del frame rate a scapito della qualità grafica, che risulta meno nitida e il rendering meno piacevole. Tuttavia, dal nostro punto di vista, non vale la pena selezionare questa modalità, poiché le modalità bilanciata o qualità offrono una resa migliore. La modalità bilanciata permette di bloccare il frame rate a 40 fps, mentre la modalità qualità lo blocca a 30 fps. Entrambe sono valide opzioni, ma abbiamo preferito la modalità bilanciata. Solo su PlayStation 5 Pro è possibile godere del Ray Tracing e di un frame rate più elevato.
Il comparto grafico del titolo è eccezionale, soprattutto per quanto riguarda le splendide mappe e i loro biomi, che cambiano in base alle condizioni climatiche. Esplorare la natura selvaggia delle Terre Perdute sarà un'esperienza emozionante, con numerosi panorami naturali da ammirare. Anche i modelli dei personaggi sono di alta qualità, e sebbene quelli in-game siano leggermente meno dettagliati rispetto a quelli delle cutscene, mantengono comunque un livello eccellente.
Il comparto audio si distingue per un sound design eccellente riguardante i suoni ambientali e una colonna sonora avvincente. Il tutto è arricchito dal doppiaggio in italiano, che vanta la partecipazione di alcune delle voci più note nel panorama del doppiaggio nazionale.
La strada verso il Platino
La collezione di trofei di Monster Hunter Wilds comprende un totale di 50 coppe, ripartite in 36 di bronzo, 11 d'argento, solo 2 coppe d'oro e il prestigioso Platino. Riguardo l'ambita coppa blu, tutti i veterani di MH sapranno bene che si tratta di un Platino lungo e con tanto tempo da dedicare al farming.
Anche in questo capitolo ci sarà da dare la caccia alle corone dei vari mostri, da completare le missioni secondarie, da completare 100 missioni in multiplayer e da pescare. Sicuramente le coppe più lunghe da ottenere sono quelle che richiedono le corone grandi e piccole dei mostri, oltre a un piccolo trofeo dedicato alla pesca, che potrebbe portarvi via sulle 5/6 ore. Fatto questo, rimangono ben pochi trofei per raggiungere il Platino, che risultano però facilmente ottenibili dedicandosi alla trama e al farming durante l'endgame. DING!
L'articolo Monster Hunter Wilds – Recensione proviene da PlayStationBit 5.0.
sbrutagaz
Mi ha sempre interessato questa serie, ma non l' ho mai provata; si può giocare anche off-line o serve per forza la connessione?