Come mai non ci sono remaster di Monster Hunter ?

Monster Hunter come serie è sempre stata molto seguita, tuttavia è innegabile che Monster Hunter World abbia rappresentato uno scoppio di popolarità pazzesco, mai visto prima per il franchise che, specie nella sua era PSP, aveva un seguito gigantesco situato principalmente in Giappone.

Al netto delle decine delle 25 milioni di copie vendute e con alcuni titoli di altissima qualità bloccati su sistemi come il 3DS, sarebbe naturale pensare di riproporre qualcuno dei vecchi giochi con un rifacimento in HD, specie titoli come Monster Hunter 4, particolarmente apprezzato dalla fanbase.

Eppure, questo non è mai successo, perchè?
Come mai non ci sono remaster di Monster Hunter ?
A spiegarcelo è il producer attuale della serie, Ryozo Tsujimoto. In una recente intervista che trovate qui è stato punzecchiato proprio su questo argomento, in quanto Capcom non è mai stata timida nel riproporre sue vecchie glorie in HD, spesso e volentieri con dei porting fatti al risparmio. Basti pensare a Resident Evil o più recentemente ad Onimusha.

Tuttavia Monster Hunter è una serie dalla storia e dalle dinamiche di pubblicazione diverse dai franchise che ho appena citato e Ryozo Tsujimoto ha sottolineato alcune delle motivazioni chiave dietro all'assenza di remaster per le vecchie avventure dei cacciatori.

Una delle barriere da affrontare quando si prova a rimasterizzare un gioco di Monster Hunter consiste nel fatto che si tratta di una serie che è sempre stata online. Tutti i Monster Hunter sono stati costruiti attorno alle strutture di gioco online della generazione videoludica a cui appartiene, così come alle loro limitazioni.

Al giorno d'oggi abbiamo delle infrastrutture online molto migliori. Provare a riprendere un gioco sviluppato per l'internet del 2004, aggiornarlo in modo che sia bello da giocare nel giorno moderno, richiederebbe così tanti cambi che probabilmente cambierebbe completamente l'esperienza. A quel punto avrebbe senso chiamarlo remaster, o remake, del primo Monster Hunter? Penso che questo sia uno dei motivi principali per cui generalmente decidiamo di progredire la serie piuttosto che rivisitare delle remaster.

Il primo Monster Hunter è un gioco per la Playstation 2, studiato attorno all'antiquato sistema online della console che consisteva in un'espansione da attaccare alla console e fungeva da modem. Riproporlo al giorno d'oggi sicuramente non replicherebbe la stessa esperienza...per quanto penso ci siano problemi ben maggiori per quanto riguarda i primi due giochi.

Il loro gameplay non riuscirebbe mai a farsi digerire in un contesto moderno, considerando il battle system basato sugli attacchi fatti tramite analogico. Questa però è l'opinione che viene da me, non dal producer di Capcom che si limita a parlare delle infrastrutture online.

Lo stesso problema citato da Ryozo Tsujimoto è applicabile a tutti gli altri titoli precedenti a World. La serie è saltata di console in console, passando dalla PSP al 3DS, con un titolo esclusivo per Wii, uno per WiiU trasportato poi sulla portatile di ben maggior successo che ha infine avuto due capitoli completamente esclusivi, tre contando la ri-edizione di Monster Hunter 4.

La struttua online di oguno di questi giochi è molto particolare ma tutto sommato, non penso che sia una ragione sufficiente per dire che i titoli sarebbero snaturati se portati su un'infrastruttura moderna.

Dopotutto Generations Ultimate è disponibile per Nintendo 3DS e Nintendo Switch, con quest'ultima versione che è praticamente considerabile una remasterizzazione del software per la portatile precedente.

Detto questo, non trovo sia un male che Monster Hunter non proponga remaster. Considerando che le rlease della serie sono tutto sommato piuttosto costanti e lungamente supportate, non ha molto senso fermarsi per riproporre titoli vecchi.

Capcom guarda al futuro con il franchise, forte delle 25 milioni di copie vendute da World ed in attesa del quasi inevitabile successo di Wilds (di cui qua trovate la nostra recensione) e personalmente, bene così. Anche se la scusa dell'infrastruttura online è abbastanza ballerina.

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