5 personaggi degli X-Men rovinati dai film
I film sugli X-Men sono stati straordinariamente altalenanti, e uno dei motivi principali è stato il modo in cui alcuni personaggi sono stati gestiti in modo pessimo.
Gli alti e bassi della saga FoX-Men
Le pellicole sugli X-Men della Fox hanno contribuito a salvare la Marvel. Negli anni 2000, quando l'azienda era in crisi finanziaria, vendette i diritti cinematografici di alcuni suoi eroi più iconici, tra cui gli X-Men, Spider-Man, Hulk e i Fantastici Quattro. Il successo del primo X-Men del 2000 dimostrò quanto i mutanti di casa Marvel fossero ancora amati dal pubblico. Tuttavia, la storia della saga cinematografica non è tutta rose e fiori: molti fan storici hanno criticato la distanza tra le versioni cinematografiche e i fumetti, con alcune scelte narrative incomprensibili per i lettori di lunga data. Personaggi come Wolverine, Magneto e Xavier — interpretati da Hugh Jackman, Ian McKellen/Michael Fassbender e Patrick Stewart/James McAvoy — sono rimasti nel cuore dei fan. Ma altri mutanti non hanno avuto la stessa fortuna. Alcuni personaggi amatissimi sono stati maltrattati al punto da compromettere l'intera saga. Ecco cinque mutanti che hanno subito il trattamento peggiore.
Havok
In X-Men: L'inizio (First Class), la saga viene riportata indietro agli anni ‘60, mostrando le origini del gruppo di mutanti. Tra i nuovi volti introdotti c'è Havok, il fratello di Ciclope, interpretato da Lucas Till. Nei fumetti, Havok è il fratello minore di Scott Summers, ma nei film questo rapporto è stato ribaltato, rendendolo il fratello maggiore e inserendolo nella prima squadra degli X-Men al posto di Ciclope. Nei fumetti, Havok ha sempre vissuto all'ombra del fratello, ma col tempo ha sviluppato una sua identità, diventando leader di X-Factor e di altre squadre degli X-Men. Il suo costume, disegnato da Neal Adams, è uno dei più iconici nella storia dei mutanti. Nei film, tuttavia, Havok perde ogni traccia di complessità psicologica. Anche se appare in tre pellicole (L'inizio, Giorni di un futuro passato e Apocalisse), il suo ruolo è sempre più marginale fino a scomparire del tutto.
Ciclope
Ciclope è uno dei personaggi più importanti degli X-Men nei fumetti, ma nelle trasposizioni cinematografiche non è mai stato trattato con il dovuto rispetto. Solo con la serie animata X-Men '97 i fan sembrano finalmente aver ricevuto la versione fedele al leader che meritano. Nel ruolo di Ciclope, James Marsden (trilogia originale) e Tye Sheridan (prequel) non hanno mai avuto lo spazio necessario per brillare. Marsden interpreta uno Scott Summers troppo rigido e soffocato dall'ingombrante presenza di Wolverine, che monopolizza le scene migliori e le battute più memorabili. In X-Men: Conflitto finale (X3), Ciclope viene addirittura eliminato in modo sbrigativo, in parte perché Marsden aveva scelto di partecipare a Superman Returns. Anche la versione di Sheridan viene oscurata da Magneto, Xavier e Mystica nei film prequel, non riuscendo mai a sviluppare pienamente la sua storia e le sue abilità con i raggi ottici.
Angelo/Arcangelo
Angelo appare in X-Men: Conflitto finale interpretato da Ben Foster, e come Arcangelo in X-Men: Apocalisse da Ben Hardy. In entrambe le versioni, però, il personaggio è stato un'occasione sprecata. Nel fumetto, Angelo vive un dramma intenso: perde le ali, viene trasformato da Apocalisse in uno dei suoi Cavalieri della Morte, e lotta contro l'oscurità che minaccia di consumarlo. Nei film, però, non c'è traccia di questa complessità. La versione di Foster è insignificante e sommersa da una trama troppo affollata, mentre Hardy ha delle scene d'azione visivamente spettacolari in Apocalisse, ma è privo di caratterizzazione. Senza il giusto spessore emotivo, Arcangelo resta solo un personaggio esteticamente interessante ma vuoto.
Rogue
Rogue, interpretata da Anna Paquin, ha un inizio promettente nella trilogia originale. L'attrice offre una buona interpretazione della mutante del sud tormentata dai suoi poteri, ma il confronto con la controparte fumettistica evidenzia le differenze. Nei fumetti, Rogue è stata cresciuta da Mystica e Destiny ed è una combattente fin dall'inizio, con una tempra e un carisma innegabili. La Rogue dei fumetti è diventata leader di una squadra di X-Men, ha ottenuto il pieno controllo dei suoi poteri ed è stata persino un'Avenger. Nei film, invece, il personaggio è bloccato nel ruolo della ragazza insicura che odia i propri poteri. La sua storia culmina in X-Men: Conflitto finale con la decisione di rinunciare ai poteri piuttosto che imparare a padroneggiarli, un tradimento totale dell'essenza del personaggio.
Apocalisse
Dopo il successo di X-Men: L'inizio e Giorni di un futuro passato, molti credevano che la saga FoX-Men potesse competere con l'MCU. L'uscita di X-Men: Apocalisse nel 2016 era attesissima, ma il film non è stato all'altezza delle aspettative. Il problema principale è stato il sovraffollamento di personaggi, che ha impedito di dare spessore a qualcuno di loro. Oscar Isaac, nei panni del leggendario villain Apocalisse, non ha convinto né per aspetto né per interpretazione. Nei fumetti, Apocalisse è una figura maestosa e terrificante, un nemico millenario dalla potenza divina e dall'eloquenza drammatica. Nel film, è solo un cattivo generico privo di fascino, e ciò ha compromesso uno dei più grandi villain della storia degli X-Men.
La saga cinematografica degli X-Men ha avuto i suoi momenti di gloria, ma anche molti errori imperdonabili. Una gestione migliore di questi personaggi avrebbe potuto cambiare le sorti di alcuni film, evitando di trasformare dei mutanti iconici in ombre sbiadite delle loro controparti fumettistiche.