Better Man – La recensione di uno dei biopic musicali più originali (e belli) degli ultimi anni
Dallo Staffordshire a Londra, da Knebworth ai BRIT Awards e ora, in un modo tutto suo, anche al cinema! Dal regista di “The Greatest Showman” arriva Better Man, il nuovo film biografico sulla pop star britannica Robbie Williams. Nel film, il cantante viene rappresentato attraverso la metafora dello chimpanze, in quanto, come dice lui, si è sempre sentito “meno evoluto” rispetto alle altre persone. Assieme a Williams, Jonno Davies indossa la Mo-Cap per interpretare la sua versione più giovane. Il cast è composto da Damon Herriman, Steve Pemberton, Alison Steadman e Raechelle Banno.
Robbie Williams come non l'avete mai visto… in tutti i sensi
La scelta di venire rappresentato come un primate non stupisce. Robbie Williams, durante la sua carriera, ha sempre dimostrato di essere trasgressivo e avere una personalità sopra le righe (a volte anche un pò troppo). Eppure, questa rappresentazione visiva, risulta perfetta per raccontare la storia della sua vita. In quello che poteva diventare l'ennesimo biopic drammatico su una popstar inglese, si trasforma in una simpatica e provocante analisi sul successo. Better Man rompe il muro empatico con lo spettatore mostrandoci, attraverso lo sguardo e gli occhi di uno chimpanze, delle sensazioni che non credevamo possibili se non attraverso occhi umani (perlomeno in film del genere).
Greatest Hits
In Better Man, ovviamente, sono presenti alcune tra le più grandi canzoni di Williams come Feel, She's The One, Angel o Let Me Entertrain You. Nonostante il film non venga venduto come un musical, in diversi punti la pellicola viene portata avanti non solo dalla recitazione, ma anche dalla musica, dal canto e dalla danza che fluiscono in modo spontaneo e naturale, senza mai snaturare il film. Tutti i “videoclips” presenti nel film nascono per dare contesto e peso al significato delle sue canzoni, approfondendone i testi per raccontare la loro genesi.
L'evoluzione dei Biopic
Piece By Piece (uscito nelle sale pochi giorni fa) ha permesso di liberare il genio creativo di Pharrell con un racconto biografico caratterizzato da un'animazione composta da mattoncini Lego. Ora, grazie anche all'uscita di Better Man, dove Robbie Williams è rappresentato da uno chimpanze, sembra che l'andamento dei biopic stia procedendo verso una nuova strada che punta molto sull'originalità dell'opera e del racconto. Che possa iniziare una nuova era di biopic o è solo una moda di passaggio? Lo scopriremo solo con il tempo.
Il delirium finale
In questa allucinazione collettiva dove uno chimpanze riesce a diventare la più grande popstar solista del Regno Unito, non mancano di certo scene spiazzanti e ricche di significato come la sequenza finale (che non andremo ad approfondire per evitare spoiler! Sì, è abbastanza inaspettata!) che arricchiscono il film di contenuto e speranza.
Oltre a tutto ciò di cui abbiamo parlato, il film non manca di criticare, oltre alle personali prese di coscienza di Williams, il mondo dell'industria musicale, vera macchina infernale che muove le pedine che comunemente chiamiamo artisti.
In poche parole, Better Man rappresenta un lungo videoclip romanzato e didascalico, contestualizzato alla controversa carriera del cantante inglese. Un consiglio appassionato? Il 1 gennaio 2025 correte al cinema a recuperare Better Man!
Aspettate il nuovo biopic su Robbie Williams? Fateci sapere cosa ne pensate con un commento!
Hayden Tenno
Sembra molto interessante e "particolare"