Il Signore degli Anelli: La Guerra Dei Rohirrim – La recensione
A distanza di 47 anni dal primo lungometraggio di Ralph Bakshi, l'epopea di Tolkien torna al cinema reinventandosi attraverso uno stile moderno di animazione per la saga letteraria. Il Signore degli Anelli: La Guerra dei Rohirrim segna un nuovo approccio per il franchise, riportandolo alla sua genesi cinematografica per quello che fu il primo medium non letterario che rappresentò le avventure ambientate nella Terra di Mezzo raccontate dallo scrittore inglese. La Guerra dei Rohirrim è un anime diretto da Kenji Kamiyama, allievo di Mamoru Oshii (Ghost in The Shell), direttore artistico di diversi anime quali Ghost in The Shell o 009 Re: Cyborg, oltre che di un episodio di Star Wars: Visions. Questo nuovo ramo di LOTR vede il ritorno di Miranda Otto nella voce fuori campo di Èowin e di un interessante cast composto da: Brian Cox, Gaia Wise e Luke Pasqualino.
La storia della Guerra dei Rohirrim
Circa 183 anni prima degli eventi de Il Signore degli Anelli, il leggendario Re di Rohan Helm Mandimartello (colui che dà il nome al Fosso di Helm) e la sua famiglia difendono il loro regno da un caparbio esercito di Dunlandiani.
Dove si colloca il film?
Ambientato diversi anni prima dalla nascita di Frodo, La Guerra dei Rohirrim è basato sull'Appendice A: Annali dei Re e Governatori del Signore Degli Anelli, Sezione 2, “La casa di Eorl”. Il film promette di raccontare e ampliare la drammatica storia di Hèra, questo personaggio femminile presente nell'appendice da cui è tratto il racconto. Per la prima volta nella storia del franchise, infatti, la protagonista è una donna. Nonostante il tentativo di caratterizzarla al meglio, una volta superato il primo arco del film, il peso della trama inizia a sentirsi sulle spalle di Hèra che tuttavia non riesce a risultare memorabile o incantevole come altri (pochi, purtroppo) personaggi femminili presenti nella saga del Signore degli Anelli.
Un inizio in bilico
La Guerra dei Rohirrim è un film che prende il suo tempo per introdurre i propri protagonisti. Per buona parte del racconto, infatti, il film resta un pò disorientato. Durante una prima parte poco entusiasmante, veniamo introdotti ad una storia di uomini invischiati tra potere e faide della Terra di Mezzo, purtroppo capace di assomigliare solamente a molto altre opere giapponesi che respirano questo tipo di aria medievale/vichinga, Vinland Saga su tutti. Così facendo, in realtà, non si è mai percepita l'epica che ha tanto caratterizzato le opere di Tolkien. Almeno, fino a metà film.
Nel momento, infatti, in cui la storia pone le sue pedine sul campo di battaglia, il film prende una piega molto interessante. Vengono caratterizzati meglio i personaggi (soprattutto la dinamica padre-figlia) e raccontata con la giusta dose di epica la grandiosa storia dietro la fortezza di Arda, teatro di uno degli scontri più memorabili de Le due Torri.
Lo stile dell'animazione giapponese non è propriamente il miglior medium per rappresentare le storie di LOTR eppure, in questo caso, riesce a trasmettere l'esperienza adeguata legata alla leggendaria storia del Fosso di Helm. Le animazioni alternano buoni disegni (anche se mai nulla di grandioso) a backgrounds pessimi dove viene utilizzata la CGI, fattore che stona completamente il quadro generale delle inquadrature, permettendo all'aspetto visivo di mostrarsi abbastanza interdetto.
Conclusioni
Nonostante un inizio fin troppo statico, La Guerra dei Rohirrim riesce, al netto di alcune riserve, nell'intento di raccontare una nuova storia capace di racchiudere l'epica che contraddistingue le opere di Tolkien ambientate nella Terra di Mezzo. Un progetto originale e curato che promette di narrare un aspetto più umano e meno fantasy de Il Signore degli Anelli.
Vi ricordiamo che Il Signore degli Anelli: La Guerra dei Rohirrim è in arrivo nelle sale italiane il 01 gennaio 2025. Curiosi di vedere il nuovo progetto di Jackson?