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While We Wait Here – Recensione

Dopo aver realizzato titoli di varia natura, il team di Bad Vices Games ci propone While We Wait Here, protagonista della nostra recensione. Alla base dell'opera c'è un interessante mix di elementi gestionali e altri tipici delle visual novel. Il tutto condito da una trama che, come da tradizione, non va troppo per il sottile a livello di argomenti: saremo infatti di fronte a una serie di drammi psicologici.



C'è una mosca nella mia zuppa



Quando il team di Bad Vices Games ci ha proposto Ravenous Devils, approcciandosi così all'universo PlayStation, ci siamo avvicinati all'opera di questo team italiano con grande curiosità. Le nostre aspettative non sono state deluse, trovandoci di fronte a un gioco dalle meccaniche non certo innovative, ma in grado di proporre un'ambientazione affascinante e il giusto gore (che male non fa). Questo ha permesso al gioco non solo di meritarsi una recensione più che positiva, ma anche di crearsi una discreta nicchia di fan. L'annuncio di While We Wait Here è stato quindi accolto con grande entusiasmo, nella speranza di replicare il successo del predecessore.



Volenti o nolenti, ci ritroveremo di nuovo in cucina. Questa volta però niente timballi di carne umana, ma piuttosto le richieste dei visitatori di un diner, i tipici ristoranti “on the road” americani, vicino a una catena montuosa. Nei panni del gestore, che lavora con la sua dolce metà, ci troveremo di fronte a una coppia pronta a comprare casa e cambiare vita. Mentre le giornate lavorative scorrono senza troppe emozioni, però, ci troveremo in un diner popolato di avventori che cercano riparo da una terribile tempesta.



Passeremo da una coppia di ragazze molto sopra le righe, a un anziano tutto lavoro per arrivare alla giovane coppia di genitori. Alcuni saranno degli habitué, altri invece capiteranno nel nostro locale per caso. In tutto questo, saremo chiamati a servire del buon cibo, bevande calde e fredde e nel frattempo fare anche da consulenti psicologici. Ogni persona infatti, gestori compresi, portano con loro dei piccoli grandi problemi. Insomma, la giusta amalgama di drammi esistenziali e meccaniche tipiche dei gestionali, che almeno sulla carta promette d'intrattenere i giocatori e tenerli incollati allo schermo grazie a una narrazione avvincente.



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Il gameplay di While We Wait Here



A differenza del già citato Ravenous Devils, che offriva ai giocatori uno spaccato laterale dell'abitazione e spostamenti bidimensionali, While We Wait Here cambia completamente registro. I giocatori vestono i panni del gestore del diner in prima persona, muovendosi in un ambiente dallo stile volutamente retro. I personaggi presenti sono ben delineati, ma sembrano presi di peso da un'avventura grafica di fine anni Novanta. Del resto, il periodo di ambientazione, seppur mai espressamente specificato, sembra proprio essere quello.



Muovendosi all'interno del diner, il nostro tuttofare avrà la possibilità di raccogliere le ordinazioni dei clienti, soddisfacendole senza però timer a minacciarci. Come il team stesso ha voluto definirla, While We Wait Here è stata pensata come un'esperienza meditativa: non sono presenti game over né possibilità di errore, solo scelte del giocatore. Questo perché nel corso del servizio, ci troveremo di fronte ai classici bivi narrativi che contraddistinguono le visual novel.



Un buon barista, del resto, serve anche come spalla su cui piangere, oppure come confessionale per i peccati commessi in vita. While We Wait Here in questo propone una caratterizzazione dei personaggi interessante, ma a nostro avviso a volte un po' abbozzata. Non siamo di fronte a problemi astratti o surreali, ma a crucci che con le dovute proporzioni potrebbero affliggere chiunque di noi. La volontà di Bad Vices Games è quella di raccontare delle storie, ma la breve durate del gioco non consente di entrare sufficientemente in sintonia con tutti gli avventori. Non vi nascondiamo, però, che proseguendo nella storia ci sarà più di una sorpresa.




Gira l'hamburger e prendimi una birra



Se quindi l'elemento narrativo è gestito in maniera intrigante, discorso diverso va fatto per la parte gestionale. Come abbiamo accennato, il nostro consulente/barista/chef si dedicherà alla gestione di tutte le attività del diner. Questo include anche raccogliere le ordinazioni e servire agli avventori quanto richiesto, dai panini alle birre, arrivando a uova e pancakes. Seppure con la spada di Damocle della terribile tempesta, nessuno perderà la voglia di mangiare e bere, obbligandoci a spostarci per raccogliere vari elementi e cucinarli o servirli con gli strumenti a nostra disposizione.



Il nostro personaggio sarà dotato di un piccolo inventario di soli quattro slot, in cui potremo accumulare il necessario per varie creazioni. Per fare un cheeseburger dovremo andare nel retro e prendere pane, carne e formaggio, mentre per i pancakes basterà usare il preparato e applicare sciroppo e burro. Avremo però anche bisogno di un piatto e delle posate, per servire il tutto, ricordandoci di girare le preparazioni per non farle bruciare. Insomma, meccaniche basilari, nonché alla lunga estremamente ripetitive. Premendo il tasto dedicato potremo consultare il ricettario, dal quale diventa evidente che le preparazioni sono davvero risicate, riducendo di fatto le richieste a una manciata.



Sebbene la gestione delle comande aggiunga un pizzico di dinamicità a While We Wait Here, molto spesso avremo solo il desiderio di passare al prossimo dialogo, per sapere come si evolve la storia dei nostri personaggi preferiti. Cucinare, nonostante le numerose interazioni possibili con l'ambiente, lascia l'amaro in bocca, soprattutto considerato quanto divertenti e dinamiche sono altre opere del team. Inoltre alcune animazioni sono davvero lentissime (al terzo piatto lavato abbiamo rimpianto la nostra lavastoviglie) e fanno davvero passare la voglia di lavorare.



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Il comparto tecnico di While We Wait Here



Se quindi la componente narrativa di While We Wait Here riesce a spiccare, lo stesso non possiamo dire per la gestione della cucina. Nonostante questo, l'esperienza offerta dai ragazzi di Bad Vices Games risulta intrigante, anche grazie a un comparto tecnico di buona qualità. Della grafica scelta abbiamo già parlato, svelandovi che lo stile è quello di un punta e clicca d'altri tempi. Data la natura del gioco, nonché il suo prezzo di listino, ci è sembrata una scelta più che azzeccata, che aiuta anche a mantenere l'atmosfera cupa e maschera eventuali imperfezioni.



Nulla da dire anche sulla colonna sonora, piacevole e sempre calata nel contesto. Nota invece a parte per il doppiaggio, che è ben fatto, ma esclusivamente in lingua inglese. Se è vero che per prodotti stranieri siamo abituati a chiudere un occhio sulla questione, diverso è per un team italiano, con sede nelle splendide Marche. Siamo consapevoli che le linee di dialogo siano molto più numerose che in altre loro opere, ma uno sforzo per doppiare in italiano anche While We Wait Here avrebbe sicuramente elevato ulteriormente l'esperienza generale.



Non eccelsa la longevità: trattandosi di un horror psicologico con finali multipli, ci saremmo aspettati una prima run di qualche ora. La storia del diner si estinguerà invece rapidamente, con solo una manciata di bivi. Le successive run richiederanno ancora meno tempo, dato che sorvolerete rapidamente alcuni dialoghi “ripetuti”, ma ci sarà spazio per almeno un paio di playthrough, utili a scoprire ogni strada secondaria. Tra queste, una interessante svolta iniziale di cui non vi facciamo spoiler. Nessun problema da segnalare invece a livello tecnico: a parte un paio di compenetrazioni non abbiamo riscontrato errori durante la nostra recensione, segno di un ottimo lavoro da parte del team.



I trofei di While We Wait Here



Se siete alla ricerca di un Platino semplice per allargare la vostra bacheca, allora While We Wait Here fa decisamente al caso vostro. Trattandosi di un'esperienza meditativa sulla falsa riga delle visual novel, non saranno richieste particolari abilità per ottenere la scintillante coppa blu. Tutto quello che dovrete fare sarà completare l'avventura aiutando i vari avventori, eseguire un paio di azioni di miscellanea e completare tutte le richieste. Basterà scegliere le giuste opzioni di dialogo per completare una sfida alla portata di qualsiasi cacciatore, per la quale basterà una manciata di ore.




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