The Fox Experiment – Recensione
Ben coperti e armati di taccuino, ci siamo avventurati tra i ghiacci russi per realizzare la recensione di The Fox Experiment. Sviluppato da Pandasaurus Games e pubblicato in Italia da Giochi Uniti, questo gestionale ci poterà niente meno che ad allevare un gruppo di volpi, per cercare di completare gli studi e nel frattempo soddisfare gli sponsor. Se volete avventurarvi con noi, vi consigliamo scarponi da neve, cappellino di lana e una bella scorta di dadi da lanciare.
Il professore che addomesticava le volpi
Se siete appassionati di animali, e in particolar modo degli studi che li riguardano, potreste esservi imbattuti nel nome di Dimitry Belyaev. Questo ricercatore, che lavorò sotto la dittatura di Stalin, condusse un esperimento molto celebre in collaborazione con Lyudmila Trut. Le protagoniste erano niente meno che le volpi: selezionando quelle che nutrivano più interesse per gli umani, lo scopo della ricerca fu quello di ricreare il processo che portò alla domesticazione dei cani migliaia di anni addietro. Lo studio, che si rivelò di grande successo, ha fornito quasi settant'anni dopo l'ispirazione a Elizabeth Hargrave (già autrice dell'apprezzato Wingspan) e Jeff Fraser l'idea per un interessante gioco da tavolo.
The Fox Experiment prende infatti come soggetto la ricerca di Belyaev, mettendo i giocatori nei panni di studiosi che cercano di ottenere le volpi più docili. Ogni round rappresenta una generazione riproduttiva, in cui sarà necessario selezionare la coppia di volpi più adatta alla riproduzione, con lo scopo di soddisfare una serie di sponsor e nel contempo portare avanti specifici studi. Ogni volpe ha infatti dei tratti che dovremo sviluppare nel corso del gioco e che tenderanno a diventare sempre più evidenti: starà ai ricercatori capire in che direzione spingersi per avere successo e ottenere più punti possibile.
Un tema così affascinante non poteva che portare a un'abbondanza di componenti. Questi sono ben separati all'interno di una scatola organizzata in maniera intelligente da un inserto in plastica pressofusa. Oltre al tabellone e alle plance giocatore troviamo infatti, carte, token, pedine volpe finemente sagomate e soprattutto la bellezza di 80 dadi colorati. Questi saranno il fulcro del gioco assieme ai mazzi di carte volpe in possesso dei partecipanti, dotati di una particolarità. Ogni cucciolo di volpe infatti avrà una carta plastificata dedicata, che dovrà essere compilata dai giocatori utilizzando i pennarelli cancellabili in dotazione.
Il gameplay di The Fox Experiment
Una volta dato uno sguardo a cosa si cela sotto il coperchio di The Fox Experiment, è il momento di dare uno sguardo al regolamento. Pur essendo all'apparenza molto corposo, il titolo di Pandasaurus Games può essere inserito nella categoria dei pesi medi. La preparazione e la spiegazione sono sufficientemente rapide, senza contare che le meccaniche non sono mai troppo complesse, ben illustrate anche da tanti esempi. Per il setting iniziale basterà posizionare al centro del tavolo la plancia, estrarre quattro sponsor casuali e una serie di segnalini bonus. Bisognerà inoltre creare un rifugio con volpi maschio e femmina iniziali in numero pari ai giocatori più uno. Con tre partecipanti, avremo quindi 4 volpi maschio e 4 femmina iniziali.
Ogni giocatore riceve poi una ricerca iniziale, una plancia giocatore e un mazzo di cuccioli, oltre a un pennarello e ai segnalini di un colore a sua scelta. Si è così pronti a iniziare la ricerca, svolgendo un totale di cinque turni durante i quali si dovranno scegliere le volpi, facendole poi accoppiare tra loro. L'obiettivo sarà quello di soddisfare i requisiti indicati sulle carte ricerca, puntando quindi a reclamare dalla riserva gli animali più adatti al nostro scopo. Ogni volpe infatti possiede da 1 a 3 dadi che potremo lanciare per cercare di ottenere dei tratti specifici. Potremo infatti puntare sulla coda (viola), le orecchie (marrone), l'abbaio (azzurro) e le macchie (rosso). Ogni tratto è legato a un tipo di dadi: dovremo studiare al meglio gli incroci sulla base dei nostri obiettivi.
Durante la prima fase, quella di selezione, a turno i giocatori potranno eseguire una di tre azioni: prendere una volpe maschio, una volpe femmina, oppure piazzare il proprio segnalino sul tracciato del turno. Ogni azione potrà essere eseguita una sola volta, per un totale di tre azioni per giocatore. Prendendo volpi, se ne sceglierà una dalla riserva da aggiungere alla propria area: sarà uno dei due genitori che genererà un cucciolo. Posizionando invece il gettone nel tracciato dei turni potremo scegliere la nostra posizione nel turno successivo, riscuotendo anche eventuali bonus presenti sul tracciato.
Il mio cucciolo preferito
Quando ogni giocatore avrà svolto le sue tre azioni, si passerà alla riproduzione. Si prenderanno dalla riserva i dadi indicati dai genitori e si tireranno, cercando di completare i simboli tratto. Sarà possibile unire due dadi con simboli a metà oppure essere così fortunati da averne uno pieno. Si avranno inoltre dadi e gettoni bonus per mitigare il risultato, che andranno aumentando con il passare dei turni. Una volta completato il tiro bisognerà prendere un cucciolo dalla propria riserva e compilare la scheda, dandogli un nome e riempiendo in ordine da sinistra a destra i tratti in base al risultato ottenuto. Ogni casella quadrata aggiungerà un dado di quel tipo da tirare, mentre i cerchi faranno ottenere gettoni tratto a fine turno.
A questo punto si passerà alla fase di ricerca, in cui sarà possibile usare le volpi per completare gli studi. Ogni carta riporta infatti delle richieste in termini di tratti: se la volpe li avrà, potremo completare quella ricerca e passare al livello successivo. Ogni volpe potrà però completare un solo livello di studio per turno. Infine sarà possibile ottenere segnalini tratto in base ai cerchi segnati sul cucciolo da investire per il miglioramento del nostro centro. Questa fase si svolge sia dopo la selezione che dopo la ricerca: ogni giocatore potrà investire due o più segnalini tratto uguali per sbloccare in ordine abilità sulla plancia. Potremo ottenere più dadi bonus, appoggiarci a uno sponsor o sbloccare altre ricerche. Potremo persino arrivare a generare più cuccioli in un turno, per avvantaggiarci sui rivali.
Terminata anche questa fase si concluderà il turno con l'amministrazione. Si creerà un ordine di turno in base ai segnalini posizionati dai giocatori e chi avrà creato il cucciolo più docile otterrà un premio in punti a fine partita. Si scarteranno quindi tutte le volpi rimaste nella riserva, inserendovi poi tutti i cuccioli creati nel turno e riempendo eventuali spazi vuoti con carte prese dai mazzi base. Il gioco prosegue per 5 round, dopodiché si conteranno in punti ottenuti dai giocatori grazie a ricerche, sponsor, bonus docilità ed eventuali extra da plancia o dai cuccioli. Chi avrà ottenuto il punteggio più alto sarà il ricercatore di maggior successo, nonché il vincitore.
The Fox Experiment: un gestionale ricco di fascino (e di volpi!)
Dopo aver completato un buon numero di partite a The Fox Experiment, possiamo dirvi che quello pubblicato da Giochi Uniti e Pandasaurus Games è un titolo di grandissimo fascino, che colpirà al cuore tutti gli amanti degli animali. Dietro un regolamento all'apparenza corposo, si cela infatti un gestionale di rapido apprendimento e molto piacevole da affrontare. Questo anche grazie alla presenza di simboli chiari, che rendono peraltro il gioco completamente indipendente dalla lingua. Il fattore alea dato dal lancio dei dadi è mitigato dai bonus e dalle scelte dei giocatori. Non manca nemmeno una certa componente tattica, legata alla scelta delle azioni da eseguire e dei bonus da sbloccare. Nulla comunque che debba intimorire anche chi è meno avvezzo ai ragionamenti. Sia in 3 che in 4 giocatori, inoltre, le partite scorrono lisce, senza momenti morti o rischio di eccessive paralisi.
Più macchinose invece le sfide di coppia: per giocarle sarà infatti necessario introdurre un automa, che dovrà essere gestito secondo meccaniche automatiche. Per quanto non sia esageratamente pesante, avremmo preferito una soluzione che lasciasse più liberi i partecipanti. Molto interessante invece la modalità solitaria, sempre più una tradizione dei gestionali. Riuscire a ottenere punteggi degni di nota richiederà un discreto impegno da parte dei giocatori. Innegabile però che The Fox Experiment dia il meglio di sé radunando almeno tre partecipanti attorno al tavolo: la sensazione di dimostrarsi i ricercatori migliori contro altri umani è impagabile.
A completare il quadro di un gioco molto piacevole troviamo poi tante componenti di qualità, ormai un marchio di fabbrica per Pandasaurus Games. Dopo Emerge, non ci ha stupito trovarci di fronte a dadi, token in legno e carte di ottima qualità. Il vero plus è dato dalle illustrazioni, che portano davvero in mezzo ai ghiacci russi, in compagnia di tante bellissime volpi. Insomma, The Fox Experiment è decisamente un ottimo modo per chiudere il 2024 in bellezza, nonché il gioco perfetto per le serate invernali, da passare il compagnia dei propri amici, di un po' di libri e di soffici e docili volpi.
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