LA LUNGA CADUTA di Walter Mosley: recensione
Arriva finalmente in Italia la serie di libri dedicata al controverso investigatore privato Leonid McGill, scritta dall'autore americano Walter Mosley. La casa editrice 21Lettere ha pubblicato quest'anno La Lunga Caduta, primo libro della serie uscito nel 2009.
Trama
Leonid McGill è tante cose: è un ex pugile e un amante dell'alcol, un marito che ha perdonato la moglie per il suo tradimento e un padre di figli che in realtà non sono suoi. Ma Leonid è soprattutto un investigatore privato senza scrupoli, capace di arrivare anche ad uccidere pur di raggiungere il suo scopo. Viene ingaggiato da un certo Ambrose Thurman per conto di un cliente facoltoso, la cui identità rimane anonima. Il lavoro consiste nel rintracciare quattro persone che un tempo erano amici d'infanzia. A Leonid vengono forniti solo alcuni dettagli e i loro soprannomi: B-Brain, Jumper, Big Jim e Toolie. L'ultima volta che il suo cliente li aveva visti erano dei ragazzini problematici, che commettevano parecchi reati. Tre di loro hanno compiuto crimini anche in età adulta, uno è rimasto ucciso mentre gli altri due sono detenuti in carcere. B-Brain, cioè il signor Brown, è l'unico che ha deciso di ricostruirsi una vita dignitosa e rispettabile. È proprio l'incontro con il signor Brown che fa vacillare la morale di Leonid, in quanto viene colpito dalla sua umanità. Per questo è restìo a dare i nomi a Thurman perché sente che le informazioni potrebbero essere usate per ucciderli. Alla fine, per motivi economici, cede ma Leonid aveva ragione: il signor Brown e Toolie vengono trovati morti, mentre Jumper sopravvive ad un accoltellamento.
Da qui Leonid decide di andare a fondo a questa storia e cerca di rintracciare il signor Thurman, che si rivelerà un nome di fantasia. Lo trova morto nel suo studio e non sa che il prossimo sulla lista nera del killer è proprio lui. Di fatti, Leonid riuscirà a scampare a svariati tentativi di omicidio. Nonostante ciò, non si arrende e continua ad indagare, scavando sempre più a fondo.
Chi è il misterioso cliente facoltoso che ha voluto la morte di queste persone? Perché ora stanno tentando di uccidere Leonid? Ma soprattutto, perché tutti gli indizi portano ad un'ospedale psichiatrico?
Tra colpi di scena e disavventure, ogni passo che Leonid fa lo porterà a scoprire un mondo nascosto della New York da bene, fatta di intrighi, insabbiamenti e uccisioni.
“E quindi, anche se un criminale mi aveva preso di mira, avevo ancora una vita da vivere come qualsiasi altra anima dannata su questa terra che si chiede se arriverà dall' altra parte della strada”
Recensione
Leonid McGill è sempre stata una figura molto controversa nel suo lavoro. È conosciuto nell'ambito investigativo come una persona capace di ottenere le informazioni usando tutti i metodi possibili, anche quelli meno ortodossi. In passato non si è fatto problemi ad eliminare persone e persino ad incastrarle con prove false. Non gli interessava mandare in prigione persone innocenti perché le bollette hanno sempre avuto la priorità su qualsiasi virtù. Superata la soglia dei cinquant'anni, Leonid continua a scattare fotografie incriminanti e a rintracciare persone che non vogliono farsi trovare, ma decide di lasciarsi alle spalle i metodi più criminali possibili. La sua scelta è dettata soprattutto dall'incontro con il signor Brown: rimane talmente folgorato dalla sua storia e dalla sua persona, che decide di volerlo proteggere a tutti i costi. Leonid ha un passato oscuro, ma rivela un cuore buono e compassionevole. Quando il signor Brown viene trovato morto, si arrabbia molto con se stesso perché si rende conto che non se lo meritava e che è lui il vero colpevole. Da qui scatta il senso di colpa, che poi azionerà tutto il meccanismo narrativo.
La storia è ambientata nella New York del 2008, colpita profondamente dalla crisi economica provocata dal crollo del mercato immobiliare. Il divario tra i ricchi e i poveri è sempre più evidente, che provoca la nascita di un mondo nascosto, fatto di crimini dettati per lo più dalla sopravvivenza. I parecchi personaggi presenti nella storia si muovono al suo interno e ognuno ha un ruolo ben specifico. L'autore è stato capace di dare voce a ciascuno di loro, permettendo così al lettore di scoprire chi sono realmente. Di fatti i personaggi sono lo specchio di un tessuto sociale molto complesso, ma allo stesso intimo. Si arriva quasi a simpatizzare per loro, nonostante alcuni commettano azioni non del tutto innocenti.
Il risultato finale è un perfetto giallo, a tratti thriller, caratterizzato da una struttura lineare e pungente, oltre che ad una buona ricchezza lessicale. Mosley ha seminato piccoli indizi in ogni capitolo, consentendo così al lettore di confrontarli ed analizzarli. Si arriva agli ultimissimi capitoli in cui si ha un quadro completo della situazione e ad un elenco di possibili colpevoli. Fino al penultimo capitolo, però, si ha ancora il dubbio su chi possa essere stato. La storia si risolve con un finale non del tutto scontato. La morale è che a prevalere saranno sempre i sentimenti, che sono nettamente più forti di qualsiasi arma usata.
Il libro lo potete trovare qui
Autore
Walter Ellis Mosley è uno scrittore statunitense, noto soprattutto per la serie di gialli storici con protagonista il duro detective Easy Rawlins, un investigatore privato afroamericano e veterano della seconda guerra mondiale. Mosley ha all'attivo oltre sessanta pubblicazioni che spaziano tra i vari generi, tradotte in venticinque lingue. Ha vinto numerosi premi, tra cui un Grammy, il National Book Award alla carriera e l'ammissione alla New York State Writers Hall of Fame. La Lunga caduta è il primo libro di sette della serie dedicata all'investigatore privato Leonid McGill, uscito nel 2009 e pubblicato in Italia da 21lettere nella seconda metà del 2024.