Iron Meat RECENSIONE

Inizio questo mio articolo Iron Meat RECENSIONE con una premessa che da un lato è in sé e per sé il cuore di tutto. Iron Meat è Contra e allo stesso tempo per fortuna non è Contra. Ma allora la fatica degli studi di sviluppo Ivan Valeryevich Suvorov e Retroware che cos'è?

Semplice: un bagno di sangue pixellato che ti catapulta in un mondo post apocalittico dove l'unica valuta accettata è la carne maciullata e sforacchiata. Tutto questo è Iron Meat!
Iron Meat RECENSIONE | Un Futuro truculento
Cominciamo dalla trama che per quanto semplice risulta comunque originale. Immagina un futuro dove un virus mutante ha trasformato tutto le macchine e il metallo della terra in un macello biomeccanico e tu sei l'ultimo baluardo contro questa carneficina.

Puoi uscirne solo in un modo… sforacchiando e distruggendo qualsiasi cosa sul tuo cammino. Riesci a sentire il profumo di carne bruciata dal piombo rovente?

Il gameplay
Qui parliamo di storia del videogame. Iron Meat è uno sparatutto a scorrimento orizzontale con il personaggio che si muove più livelli con il solo obiettivo di arrivare in fondo allo stage e affrontare il boss finale.

Le armi a tua disposizione sono due e intercambiabili e ognuna può essere cambiata e potenziata nel corso dello stage. Avrai armi a impatto, ad area, veloci, taglienti e perforanti. Scegli tu la tua preferita e fatti sotto.

Iron Meat infatti è un tripudio di azione non stop. Corri, salta, spara e beh naturalmente muori. Sul tuo percorso troverai di tutto: mostri mutanti, macchinari infernali e boss colossali ognuno originale, splatter e terribilmente cattivo.

Ogni livello è una nuova sfida, un nuovo bioma da superare a colpi di proiettile. E se pensi di non farcela da solo, beh, puoi sempre chiamare un amico per affrontare insieme questa carneficina in modalità cooperativa locale.
La grafica
Un trip visivo pixellato che ti farà tornare bambino, almeno con me ha fatto così. Il richiamo ai cabinati dei miei anni d'oro da gamer è forte così come è forte il riferimento con Contra che ho spolpato prima su ZX Spectrum e poi su NES: ogni pixel è un urlo di gioia per gli amanti del retro gaming.

L'ambientazione è cupa e macabra invece è un innovazione ma che si sposa alla perfezione con il titolo donandogli quella marcia in più grazie a colori sgargianti che contrastano con la violenza della scena.

I nemici poi sono delle vere e proprie opere d'arte del grottesco e soprattutto dello splatter, con forme contorte ed espressioni che ti faranno venire i brividi. Anche i pattern di gioco sono curati e riconoscibili senza scadere pesantemente nel riciclato.

Ma Iron Meat non è solo violenza. C'è spazio anche per un po' di umorismo nero, per stemperare la tensione. Le descrizioni delle armi, i dialoghi tra i personaggi e alcune situazioni surreali ti strapperanno più di una risata.

La colonna sonora
Mentre ti fai strada attraverso orde di mostri mutanti e corridoi infuocati, la colonna sonora di Iron Meat ti accompagnerà in un'esperienza indimenticabile.

Un mix esplosivo di heavy metal e synthwave che ti farà pompare il sangue nelle vene e ti darà la carica giusta per affrontare ogni sfida. Ogni nota è un pugno nello stomaco, ogni riff una scarica di adrenalina.

La musica si adatta perfettamente all'azione frenetica del gameplay, intensificandosi durante i combattimenti più epici e creando un'atmosfera cupa e opprimente nei momenti più tesi. E se sei un amante della musica elettronica, non potrai fare a meno di apprezzare i synthwave che ti riporteranno indietro nel tempo, ai fasti degli anni '80.

La colonna sonora di Iron Meat è più di un semplice sottofondo, è un personaggio a sé stante, un alleato indispensabile in questa battaglia per la sopravvivenza.
Un omaggio ai classici
Iron Meat è un chiaro omaggio ai grandi classici del genere run 'n gun, come Contra. Ma non si limita a copiare, aggiunge un tocco di originalità con un'ambientazione più dark e un gameplay più frenetico.

È come se Contra avesse incontrato Alien e avesse dato alla luce un figlio ipnotico, abominevole e ancora più sanguinario.
I livelli di gioco
Se sei pronto a immergerti in un'odissea sanguinolenta in Iron Meat troverai ben nove livelli e ogni stage è una compilation di carne e metallo inserito in un contesto mortale popolato da creature mutanti e trappole letali.

Preparati a sfrecciare attraverso corridoi infuocati, a saltare da piattaforme tremolanti e a sbaragliare orde di nemici che faranno di tutto per fermarti. E non pensare che sarà una passeggiata: la difficoltà aumenta progressivamente, mettendo alla prova anche i giocatori più esperti.

Ma non preoccuparti se l'avventura diventa frustrante settando la difficoltà ti ritroverai una marea di vite e una volta superato ogni stage è disponibile per essere selezionato e partire nella tua avventura da dove eri morto.

Se invece sei un amante del dolore e delle sfide, non perderti le modalità extra che ti permetteranno di mettere alla prova i tuoi riflessi e la tua precisione. Che tu preferisca sfidare il tempo in una corsa contro il cronometro o affrontare orde infinite di nemici, Iron Meat ha qualcosa da offrirti.
Le note dolenti
Nonostante abbia apprezzato il titolo sono costretto a essere imparziale e parlare anche di cosa non va. Per primo la varietà delle armi: pur essendo funzionali il tutto risulta un po' limitato nel lungo periodo.

Ti affezioni all'arma preferita ma dopo aver massacrato orde di nemici con la stessa arma per diversi livelli, si inizia a sentire un po' di monotonia.

Inoltre, la longevità del gioco potrebbe essere un problema per i giocatori più accaniti. Nonostante i nove livelli, una volta completata la campagna principale mi sembra manchi un incentivo a riprendere in mano il controller.

Iron Meat RECENSIONE | La conclusione
Iron Meat è un'esperienza videoludica intensa e coinvolgente. Un tuffo nel passato che ti farà rivivere le emozioni dei vecchi cabinati arcade. Se sei pronto ad affrontare una sfida all'ultimo proiettile, allora non ti resta che armarti di coraggio e tuffarti in questo bagno di sangue pixellato.

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