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NOVELLE PER UN ANNO. 9Lx1 (365,25) di Dario De Marco: recensione

Nel 2021, la casa editrice Wojtek raccoglie in un volume unico le Novelle per una anno di Dario De Marco. 365 racconti sperimentali, più uno per i bisestili: 9Lx1 (365,25), per l'appunto.



Trama



La struttura dell'opera è diaristica, infatti le pagine, piuttosto che esser definite da numeri in progressione, lo sono dai giorni e dai mesi, dall'1 gennaio al 31 dicembre.



Tra le novelle che meritano attenzione, troviamo:



Per me il coltello (22 gennaio) – Il frammento indaga il fine ultimo della letteratura ed è stato scritto da Aristide Maselli. Esiste quella più innocua che tortura e dà piacere come il solletico, quella minacciosa che mostra la lama senza mai affondarla e quella che lo fa. Questa sarebbe la letteratura vera che ferisce con delicatezza o violenza, lentamente o in fretta, solo una volta o fino alla fine. Il compito di agire sul lettore, in un modo o nell'altro, spetta agli scrittori tra cui si distinguono i geni più sadici: quelli che riescono a far male in tutti i modi sopra elencati.



La forma della spada (11 febbraio) – È un dialogo, tra un padre e sua figlia, sulle Grandi Guerre che hanno afflitto il mondo. L'uomo racconta come i Mutati abbiano sconfitto i Newanderthal (entrambi involuzioni della specie umana) all'alba della Prima Guerra e come, poi, ne sia scoppiata un'altra che vide l'intervento dei Cyborges, abitanti delle città del metallo. Non contenta, la razza di uomini geneticamente modificati, innescò un terzo conflitto mai dichiarato e combattuto in segreto per anni, mentre il resto degli Uomini restava a guardare, un po' impotente, un po' disinteressato, un po' imbarazzato per il declino della propria razza.



Gli scrittori (18 luglio) – La breve riflessione analizza il futuro a cui andranno incontro gli scrittori che, un giorno non molto lontano, non avranno più motivo di tradurre le idee in parole perché, al loro posto, ci penseranno le macchine. Queste leggeranno il pensiero e lo tradurranno velocemente, mettendo in fila lettere, parole e frasi. In tal modo, non avranno modo di esistere né la creatività, né i libri. Solo allora la vita degli scrittori sarà meno faticosa.



E nel campo della letteratura (28 agosto) – Il brano è estratto dall'intervista di Maselli “Cosa farei se fossi il re del mondo” che elenca alcune fondamentali regole della letteratura tra cui il divieto di raccontare storie con protagonisti gli scrittori, narrare fatti che alla fine si rivelano essere sogni o altri tipi di illusioni e, non per ultimo, evitare di risolvere le impasse con degli odiosi e irritanti aforismi.



Marianna (6 settembre) – Questa volta, le pagine esaminano due categorie di persone, i diaristi e gli spesini. I primi amano prendere appunti su tutto ciò che accade, vivendo sempre con uno sguardo sul passato che diventa oggettivo e immutabile; gli altri, invece, guardando al futuro, progettano ciò che dovrà ancora succedere perché per loro il passato è passato e non si può far nulla per cambiare gli eventi. Quindi, se uno sforzo deve esser fatto, tanto vale organizzare la quotidianità o l'universo che gli ruota attorno. In chiusura viene, indirettamente, indicata un'altra categoria, quella della gente che non scrive, ma si limita a leggere.



“La letteratura vera non ha che uno scopo: affondare la lama nella carne”

Recensione



Novelle per un anno è l'ambizioso progetto di Dario De Marco, il cui fine è portare a compimento ciò che Luigi Pirandello, nel corso della sua vita, non riuscì a completare.



Sappiamo, infatti, che lo scrittore agrigentino pensò a un'opera che avrebbe raccolto una novella al giorno per 365 giorni; le sue Novelle per un anno, scritte tra il 1884 e il 1936. La raccolta fu pubblicata incompiuta perché lo scrittore non andò oltre le 256 novelle di cui 15 edite postume. Si tratta di scritti innovativi per i tempi, per via dei nuovi accorgimenti tecnico-letterari, ma tradizionali al nostro punto di vista.



E qui, prendono corpo le differenze con l'opera di Dario De Marco, dal momento che tra i due intercorre più di un secolo di evoluzione della società e, di conseguenza, della letteratura che ha il compito di essere testimone dei tempi.



La narrazione si è frammentata dando vita a racconti brevi, alcuni al limite delle battute; la tecnologia si è frapposta tra la penna dell'autore e il foglio bianco di un file in word; i social media e le piattaforme hanno rimpiazzato la comunicazione ordinaria e verbale o il mezzo televisivo.



De Marco parla di tutto questo tramite pensieri estemporanei, echi del pensiero, aforismi e riflessioni che condensano giornate intere laddove queste passano velocemente tanto siamo assorbiti dalla frenesia della vita che si è fatta caotica.



L'opera, dunque, diventa sperimentazione di nuove forme narrative che vanno oltre la scrittura tradizionale. Nella raccolta, infatti, troviamo anche fotografie (9 maggio), tavole a fumetti (20 marzo), pagine vuote (15 aprile), estratti di chat (24 maggio), haiku (23 giugno) e sonetti (8 aprile), ricerche online (27 aprile), esercizi logico-grammaticali (13 dicembre).



Nell'innovazione del genere, però, un collegamento con il classicismo permane e non solo nel titolo. Qua e là, le novelle nascondono chiari riferimenti e rimandi ad altre opere e autori che vengono rivisitati con occhi più moderni e calati nella contemporaneità. Tolkien, il Futurismo di Filippo Tommaso Marinetti, Franz Kafka, Charles Darwin, Gabriele D'Annunzio, Alessandro Manzoni , la serie tv The man in the high castle sono alcuni dei tanti autori citati e deformati per adattarsi alle esigenze di un pubblico diverso, più impaziente e smarrito.



In merito alle fonti di ispirazione dell'autore, un ruolo importante è rivestito da Aristide Maselli che, in linea con l'originalità dell'opera, è un immaginario scrittore di opere bizzarre. Egli torna spesso nella narrazione con i suoi aforismi e il suo approccio leggero, divenendo mentore e maestro nella vita di De Marco.



Il libro potete trovarlo QUI



L'Autore



Dario De Marco è un giornalista e novelliere che ha all'attivo anche diversi romanzi, il cui primo è stato pubblicato dalla Collana Attese nel 2011. Segue il romanzo non fiction Mia figlia spiegata a mia figlia del 2014 e alcuni saggi, tra cui Alla ricerca della pizza perfetta.



Nel 2021, inizia la collaborazione con Wojtek, per cui ha pubblicato Storie che si biforcano e Novelle per un anno. 9Lx1 (365,25).



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22 settembre alle 16:10