Ultimate Spider-man: l'ineluttabilità del destino
Siamo ormai abituati a costanti restart nell'universo Marvel: le serie che ricominciano da un nuovo punto zero sicuramente non sono mancate. C'era quindi la necessità di questo Ultimate Spider-Man, del trio Hickman-Checchetto-Wilson? Lo spillato, edito in Italia da Panini Comics merita sicuramente di essere letto. Ma procediamo per gradi.
Ultimate Spider-Man– Hickman-Checchetto-Wilson; Panini Comics
IL MONDO SENZA IL RAGNO
Siete dei lettori di Spiderman? Questo albo fa per voi. Non lo siete? Potete cominciare da qui. Da qualsiasi esperienza di lettura voi veniate, questo numero uno è un entry-point interessante per leggere le storie del ragno.
Ci troviamo in una dimensione alternativa dell'Universo Marvel, dove non esiste l'uomo ragno. La colpa di ciò è del Creatore, un'entità malvagia che, viaggiando nel tempo, ha impedito l'avvento di molti dei supereroi a cui siamo abituati. Vent'anni fa Howard Stark (Ironman) ha sconfitto il Creatore ed ora il figlio Tony ne sta raccogliendo l'eredità ed ha messo in atto un piano per riattivare i supereroi in giro per il globo.
Il Consiglio del Creatore, non contento dell'operato degli Stark, ha lanciato un attacco su Manhattan la cui colpa è ricaduta proprio su Tony Stark. In tutto questo trambusto, Peter Parker ha vissuto una vita ordinaria, costruendosi una famiglia e lavorando come giornalista al Daily Bugle insieme allo zio Ben.
Ultimate Spider-Man– Hickman-Checchetto-Wilson; Panini Comics
AH, QUESTO MULTIVERSO…
Trattandosi di un universo alternativo, gli elementi narrativi classici di Spider-man sono tutti rielaborati ed arrangiati alla nuova narrazione. Peter è un adulto, con una famiglia, delle responsabilità, un lavoro ordinario: tutto questo lo rende felice, ma la sensazione che qualcosa in lui sia incompleto è forte. Il senso di insoddisfazione è forte già dalle prime tavole e più avanti scopriremo perché: un messaggio registrato lo ha messo a conoscenza di cosa sarebbe dovuta essere la sua vita, dandogli l'opportunità di recuperarla (attraverso il ragno radioattivo ben noto a tutti). Una rivisitazione del Parker classico ma con sfumature più cupe.
Lo zio Ben resta una figura chiave della vita di Peter, che è vivo e vegeto ed alla guida del Daily Bugle: un personaggio che (forse) mai era stato utilizzato cosi. Una persona carismatica, autorevole con Peter e con Jonah Jameson, che non scende a compromessi quando Mr. Fisk prende il comando del giornale. Personalmente ne sentivo il bisogno.
Ultimate Spider-Man– Hickman-Checchetto-Wilson; Panini Comics
Zia May, rimasta vittima insieme a migliaia di persone durante l'attacco a Manhattan del Creatore, è ricordata in un momento molto commovente nelle prime battute di questo primo atto, in un Ground Zero in memoria di tutte le vittime di quell'attacco. Qui faremo la conoscenza di un certo Harry Osborn, che rivedremo anche più avanti sotto altre vesti.
TUTTO UGUALE MA DIVERSO
Perché a inizio articolo si consigliava di leggere questo nuovo, ennesimo, reboot, Ultimate Spider-man? Perché nonostante i dettami siano rimasti gli stessi, ci sono alcune sfumature che hanno tutto un altro sapore in questa narrazione. I comprimari del ragno sono gli stessi ma emotivamente diversi. Le pedine si muovo diversamente sul campo e l'età adulta di Peter aiuta gli scrittori in una strutturazione del personaggio inedita e fresca. Vedremo sicuramente se i numeri successivi saranno degni di un preambolo che si, non fa gridare al miracolo, ma si rivela una lettura interessante e ben pensata.
Ultimate Spider-Man– Hickman-Checchetto-Wilson; Panini Comics
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