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Popolo di Ludo: cosa ne pensate? qual è la vostra ipotetica soluzione al problema?

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un interessante spunto per una discussione costruttiva...

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Davvero il problema è la lingua inglese in una terra in cui l'inglese è la seconda lingua che si impara?

 

@Akio se uno non sa l'inglese ti fa strano che qualcuno possa dire o ita o niente
Quindi per te sarebbe normale dire gioco senza capirci nulla 😅

 

@Videogiocatore In realtà no, è la seconda lingua solo in determinati paesi. Che poi sia una lingua globalizzata è un altro discorso, ma in quel caso staremmo giustificando ulteriormente il fatto che sia assurda la mancanza di conoscenza di una lingua così diffusa...
@P_Daniele Il punto che mi fa strano è che ci sia gente che l'inglese non lo riesce proprio a decifrare, è quello il fatto

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"Se non ha l'italiano non lo compro" è la mentalità di una marea di giocatori nostrani, che pensano che questa presa di posizione dovrebbe convincere i publisher a localizzare i giochi quando invece è proprio perché non vendono che non li traducono.

 

@P_Daniele Se ci si riusciva da ragazzini, armati solo di voglia di giocare ed un dizionario, credo che con un po' di buona volontà ci si riesca anche adesso, magari si finisce pure per imparare qualcosina.

 

@Lagomorph te ti stai immaginando giochi dove puoi leggere con calma ma è abbastanza palese che oggi di giochi così ce ne sono pochi
Anzi in molti casi si usano veri e propri attori che parlano veloce e che fai fatica a seguire pure con i sottotitoli italiani

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Nell'articolo si affronta una discussione abbastanza sterile, perché si parla dei soliti titoli che vendono di più e della mancanza del doppiaggio in italiano in alcuni titoli tripla A quando il liro predecessori invece erano doppiati in italiano, se adesso si arriva a criticare anche il mancato doppiaggio e non una completa mancanza di traduzione, siamo proprio alla frutta.
Sono decenni che esistono videogiochi che mantengono i doppiaggi originali con sottotitoli in italiano e non ci sono mai stati problemi, idem con le vendite dei soliti gta, fifa e cod, anche qui, questi titoli li trovi nelle classifiche dei più venduti da sempre, non vedo perché bisogna fare storie, il problema piuttosto è che il giocatore medio conosce solo questi due o tre titoli in croce, anche perché ogni testata specializzata fa mille articoli incentrati su questi determinati giochi.
Certo, magari la maggior parte delle persone rimarrebbe ancorata comunque al suo unico titolo acquistando ogni anno il nuovo capitolo anche se si prova a far conoscere qualcosa di nuovo e meno mainstream, ma almeno si può dire di averci provato.
In più non si tiene neanche conto che i numeri di titoli di nicchia o indie per forza di cose non possono vendere quando un cod o fifa...

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Spunto interessante dite...
La metà dei paesi europei non doppia neanche i film e le serie TV, al limite le sottotitolano.
I bambini ucraini profughi in Italia, vengono intervistati sciorinando un inglese di altissimo livello.
Ieri la Meloni è stata protagonista di un intervento in inglese in un qualche simposio di fascisti mondiali e mi ha imbarazzato.
Probabilmente il fatto che i nostri figli , sbattuti davanti alle console 3 ore il giorno, possano imparare una lingua giocando, è una risorsa. Per mti di noi oramai è tardi, hanno perso il treno dell'apprendimento giocoso.
Personalmente dopo 13 anni di inglese dalle elementari al diploma e 3 esami universitari, mi accorgo di non saperne un cazzo, ho imparato più dai videogiochi, dalla comunità internazionale di un gioco online, dalle serie sub che ho seguito nei primi anni del 2000 che dalla scuola.
Mia figlia la faccio giocare solo in inglese, anche se i giochi sono localizzati. Imposto lingua originale e via. Spero che in futuro la famiglia Izzo/Tognazzi , Pino Insegno e compagnia bella, smettano di lavorare 😂

 

Il motivo per cui il videogioco insegna di più dell'insegnamento stesso è dovuto al fatto che purtroppo gli insegnanti hanno una forma mentis arcaica, che forza l'apprendimento dell'inglese dapprima secondo i concetti grammaticali, poi secondariamente con il parlato, quando in realtà dovrebbe essere esattamente il contrario. L'Inglese è una delle poche lingue dalla struttura fonetica più complicata che esista, la grammatica serve a fare in modo che ciò che si dice "abbia un senso", ma in realtà, specialmente nei primissimi tempi, se ci si esprime per frasi fatte si può risolvere il problema comunicativo con chiunque, e non scherzo quando lo dico. Il resto viene da sé.

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