Qualcuno sa dirmi se il gameplay del combattimento di Kingdom Come Deliverance 2 è migliorato rispetto al primo? Perché continuo a reinstallare il primo capitolo ma mi passa la voglia per quanto sia stato fatto male. Letteralmente se ha uno scudo il nemico è quasi invincibile e dura ore farne fuori uno (Ovviamente ti attaccano quasi sempre in gruppo, tranne al torneo). Non ho guardato video perché non voglio spoilerarmi nulla. ![]()














Myggdrasil
Pensavo di essere l'unico
Myggdrasil
Ciao Neve
nuggets619
Non posso fare confronti col primo perché non l'ho giocato... Inizialmente ho fatto tanta fatica, ma va sempre meglio, non è che mi sia capitato di avere a che fare con nemici invincibili anche se hanno lo scudo. A volte ci ho messo un po' per uccidere qualcuno, e in gruppo si fa fatica, ma all'inizio è anche comprensibile. Però lo sto giocando in hardcore mode, quindi senza gli indicatori per la parata perfetta o il contrattacco. Ciò che odio è il lock automatico sui nemici, non hai mai la libertà di gestirti la visuale come ti pare.
Reita.Roses
Innanzitutto il primo KCD è importantissimo per capire il secondo.
Comunque se vuoi dei consigli per KCD:
1) Usa armi contundenti tipo mazze ferrate e mira sempre alla testa.
2) Più combatti più diventi forte, quindi se combatti tanti mob facili in poco tempo diventi Gesù.
3) Se non ti piace combattere si può tranquillamente finire il gioco senza alzare mai mezza arma.
Reita.Roses
@Momocchi Hanno migliorato ma non rivoluzionato, resta uno dei punti deboli della serie.
Comunque sì, le armi contundenti sono "rotte" nel primo KCD, soprattutto se miri sempre alla testa fai danni veramente grossi. Per i nemici deboli sono molto utili le missioni secondarie che mi pare vengano date dal balivo o qualche altro npc a Rattay in cui devi eliminare alcuni banditi in giro per la mappa, quelle avanzate sono difficili ma le prime sono fattibilissime e livelli tanto.
Poi comunque il primo KCD conviene sempre giocarlo perché ha alcune quest dalla scrittura incredibile che è un peccato saltare.