Samuele Lago

Entro in cartoleria e la tizia neanche mi saluta.
Chiedo dove siano i raccoglitori ad anelli e neanche mi degna di una risposta, e alla fine mi indica uno scaffale. Chiedo se hanno anche i fogli e mi dice "lì accanto" come se fosse una domanda stupida. Alla fine mi cattura dieci euro per due stronzate.
Capisco che i clienti possano essere scassapalle, ma se questa è la vostra attitudine al commercio vi meritate di chiudere e di farvi asfaltare da Amazon e dalle catene di supermercati. Poi piangono che i negozi di vicinato non esistono più: se siete dei negozianti incapaci, scortesi e non aggiungete niente all'esperienza di acquisto dei clienti allora è giusto che si compri tutto online. Più scelta, prezzi onesti e zero palle girate.

I critici italiani lo stanno abbastanza stroncando. Sembra un bel polpettone insipido, e per di più è un musical a tutti gli effetti. Per lo meno pare che si siano inventati qualcosa di diverso dal solito sequel, anche se forse a Philips gli è partita un po' troppo la vena artistica e ci sta che tra un paio d'anni lo ritroviamo insieme a Snyder a fare le director's cut con gli slow-mo fosforescenti. Mah, vedremo.

Una cosa buona avevano fatto gli Oasis nella vita. Una.