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Metaphor: ReFantazio – Recensione

Metaphor: ReFantazio è il nuovo titolo sviluppato da ATLUS, già noti per la celebre serie Persona. Questo gioco si distingue subito per il suo approccio visivo straordinario, che ricorda un anime interattivo, ma con un livello di pulizia e definizione grafica superiore rispetto alle già sensazionali uscite precedenti. Le meccaniche di gioco mantengono una certa continuità con Persona 5, ma il contesto fantasy e la maggiore cura per i dettagli nell'interfaccia grafica portano una ventata di novità che rende Metaphor una nuova esperienza avvincente. Il mondo fantasy in cui ci troviamo “Euchronia” è ricco di razze diverse, luoghi esotici e intrighi politici, che creano un contesto narrativo profondo e stratificato.



Un regno in bilico: intrighi, tradimenti e lotta per il potere



La storia di Metaphor: ReFantazio si apre con un evento cruciale: l'assassinio del re, che scatena una competizione per la successione al trono. Il protagonista, accompagnato dalla fata Gallica, si ritrova coinvolto in una missione segreta e deve fare i conti con i pregiudizi dovuti alla sua appartenenza alla razza Elda, considerata inferiore dagli altri.



Dopo essersi infiltrato nell'esercito, durante la loro prima missione, il protagonista e il suo gruppo, tra cui Sthrol un Clemar con cui fa amicizia durante il reclutamento, vengono traditi e condotti in un'imboscata, dove affrontano una tipologia di nemici chiamata “umano”. Grazie allo sblocco del suo Archetipo, il protagonista riesce a superare la sfida, riuscendo anche a compiere il vero obiettivo: salvare Grius, che dopo aver raccontato la sua storia ci convince a fermare Lord Louis, il Regicida, uno degli aspiranti al trono e principale antagonista del gioco, colui che ha maledetto il principe che molti credono morto.



Lord Louis si presenta sin dall'inizio come la principale minaccia, un avversario protetto da potenti magie divine che lo rendono inattaccabile. Nonostante i tentativi di assassinarlo, il piano del protagonista fallisce a causa della magia del re, che protegge tutti i candidati più importanti al trono. In questo contesto, Grius viene ucciso, lasciando il nostro gruppo in difficoltà. Tuttavia, una cavaliera reale, Hulkemberg, si unisce al party sbloccando anche lei un Archetipo. La competizione per il trono così ha inizio e il neo gruppo non ha neanche il tempo di maturare il lutto che escogita un nuovo piano per per avvicinare in qualche modo Lord Luis. Il protagonista decide di partecipare lui stesso al concorso per la corona. Da questo momento in poi, inizia un viaggio attraverso il regno alla ricerca di consensi e affrontando prove che determineranno il futuro del trono.



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Il peso delle differenze: una società divisa dalla razza



Uno degli aspetti più significativi in Metaphor: ReFantazio è la trattazione del tema della discriminazione razziale. Il protagonista, appartenente alla razza Elda, deve affrontare fin dall'inizio pregiudizi e discriminazioni per le sue origini. Questo tema non si limita a essere un dettaglio secondario, ma gioca un ruolo centrale nella trama e nelle dinamiche sociali del gioco.



Le razze a Euchronia sono diverse ed ognuna con le sue peculiarità sia a livello estetico che per quanto riguarda le abilità innate. Laddove i Clemar sono la popolazione più presente nel mondo di gioco ed anche la più razzista, esistono popolazioni minori come i Papirus considerati feccia, o gli Eugief ancora più discriminati e relegati a piccoli villaggi.



Nel corso della storia saranno diversi membri del party che si uniranno al protagonista nella sua missione, ognuno con i suoi ideali e obiettivi e tutti da razze diverse, creando un gruppo eterogeneo che riflette la complessità sociale del regno. Il fatto che un membro della razza più discriminata lotti per ottenere il trono arricchisce la narrazione, trasformando la storia in una battaglia non solo per il potere, ma anche per l'accettazione e la giustizia sociale.




Combattimento e strategia: dove la magia incontra la tattica



Il gameplay di Metaphor: ReFantazio riesce a bilanciare perfettamente diversi momenti, offrendo un'esperienza variegata che unisce una narrazione eccellente a meccaniche JRPG classiche.



Il gioco alterna lunghe sequenze di dialoghi, che portano avanti la trama e arricchiscono lo storytelling, a fasi di esplorazione, in cui il protagonista può interagire con numerosi NPC, acquistare armi e accessori, e scoprire i segreti nascosti nelle varie aree. Essendo un JRPG, l'acquisto e l'equipaggiamento di nuovi oggetti è fondamentale per progredire, e i negozi nelle varie città permettono di potenziare il proprio arsenale. Non avremo tutto il tempo del mondo, questo gioco utilizza l'ormai famosa meccanica dei “clock” ovvero delle scadenze entro la quale portare a termine le missioni, secondarie e principali. Sarà compito nostro ottimizzare il tempo tra il potenziare le nostre abilità, i nostri legami o andare all'esplorazione di dungeon.



Il vero fulcro del gameplay, però, è il combat system. Basato su combattimenti a turni, il sistema prende ispirazione da titoli precedenti di ATLUS, ma introduce diverse novità che lo rendono ancora più strategico e dinamico. Ogni personaggio può sbloccare un Archetipo, che conferisce abilità magiche o fisiche uniche. Le magie spaziano tra diversi elementi, come fuoco, ghiaccio e vento, e ogni nemico ha le proprie debolezze e resistenze che devono essere scoperte e sfruttate in battaglia.



La gestione del party è centrale: sarà possibile combinare diversi Archetipi per personalizzare la propria squadra in base alle situazioni che affronterete, rendendo ogni battaglia una sfida tattica. L'interfaccia di combattimento è pulita e ben organizzata, il che permette al giocatore di concentrarsi sulla strategia senza perdere tempo a navigare tra i menu.



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Tecnica e stile: un mondo che prende vita tra grafica e suono



Dal punto di vista tecnico, Metaphor: ReFantazio è un titolo straordinario. La grafica è spettacolare, con una qualità visiva che ricorda un anime di altissimo livello. Le animazioni sono fluide e dettagliate, specialmente durante le cutscene, che si alternano al gameplay in modo molto naturale rendendo il passaggio tra le due parti gradevole e appagante alla vista.



Le ambientazioni sono altrettanto affascinanti: città, dungeon e paesaggi sono realizzati con grande attenzione ai dettagli, offrendo un mondo vibrante e visivamente accattivante. La cura posta nella progettazione del mondo di gioco e nell'uso dei colori conferisce al regno di Metaphor un'atmosfera unica, immersiva e coerente con il tono epico della narrazione.



Il sonoro non è da meno: la colonna sonora accompagna perfettamente ogni momento del gioco, con tracce che variano dal drammatico all'epico, esaltando l'atmosfera e rendendo l'esperienza ancora più coinvolgente. Il doppiaggio, disponibile in giapponese e in inglese, è di altissima qualità, soprattutto nelle cutscene, e contribuisce a rendere i personaggi vivi e credibili.



La combinazione di grafica eccelsa, colonna sonora avvincente e un'interfaccia pulita rendono Metaphor: ReFantazio un'esperienza tecnica di altissimo livello, senza alcun compromesso in termini di prestazioni.



Il Platino di Metaphor: ReFantazio



Il Platino di Metaphor: ReFantazio non sembra un'impresa ostica: bisognerà finire il gioco cercando di portare a termine tutte le sotto trame secondarie e potenziare al massimo le proprie skills. Sarà necessario inoltre stare attenti a qualche attività secondaria, che c'è il rischio di mancare durante la prima run. La durata media della prima run è di 70 ore, giocando a modalità normale. Avremo però anche la possibilità di selezionare la modalità New Game+, che consente di mantenere gli Archetipi e gli oggetti, questo faciliterà la nostra scalata al platino. Mentre per chi vorrà una sfida più impegnativa ci sarà la possibilità di affrontare la difficoltà più alta, REGICIDE, che metterà alla prova anche i giocatori più esperti, per dovere di cronaca è giusto specificare questa difficoltà non sarà legata all'acquisizione di trofei.




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oggi alle 17:00

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