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Joker: Folie à Deux, un altro film DC ha dato molto più spazio ad Harley Quinn

Lo scorso fine settimana è stato lanciato Joker: Folie à Deux, l'ultimo di una lunga serie di film ispirati ai fumetti della DC. Sequel del Joker, film che ha incassato miliardi di dollari nel 2019, il sequel mirava ad alzare la posta in gioco con una serie di nuovi elementi, tra cui l'introduzione della Harleen Quinzel / Harley Quinn di Lady Gaga. Nei giorni successivi al debutto di Folie à Deux nelle sale, il successo è stato discutibile, con il film che ha ottenuto risultati inferiori al botteghino e ha polarizzato i fan in molti modi.



Uno degli elementi più discussi è stata la stessa Harley, con molti che hanno criticato Folie à Deux per aver sottovalutato o completamente frainteso il personaggio. Questo ha portato molti a rendersi conto che un film precedente della DC aveva già fornito ad Harley la vetrina sul grande schermo che meritava: Birds of Prey (and the Fantabulous Emancipation of One Harley Quinn) del 2020. Spoiler per Birds of Prey (and the Fantabulous Emancipation of One Harley Quinn) e Joker: Folie à Deux qui sotto! Proseguite la lettura solo se volete sapere!



Lady Gaga ed un Harley Quinn troppo limitata in Joker



James Gunn -Harley Quinn-Margot Robbie



Dal mondo grintoso e controverso del primo film su Joker, all'imprevedibile carriera di attrice di Lady Gaga, nominata all'Oscar, fino all'introduzione di numeri musicali, era chiaro che Folie à Deux avrebbe presentato un'interpretazione unica di Harley Quinn prima ancora del debutto del film. Le foto del set e i frammenti dei trailer del film mostravano l'Harley di Gaga in costumi elaborati e trucco gotico, e sembrava che avesse il potenziale per essere un'alternativa distinta e teatrale all'Arthur Fleck/Joker di Joaquin Phoenix. Onorando al contempo le sfaccettature del personaggio dei fumetti. Non era chiaro quanto la storia del film sarebbe stata incentrata su di lei ed Arthur, o quale sarebbe stato il suo destino nel film, ma il potenziale c'era sicuramente.



Si può affermare che il prodotto finale di Folie à Deux non soddisfa gran parte di quel potenziale, tanto che il film non la chiama quasi mai con il suo nome completo, abbreviandolo invece in “Lee”. Invece di basarsi sulla tragedia, accurata dal punto di vista fumettistico, di una brillante psicologa che perde se stessa nell'orbita del Joker, Folie à Deux presenta due storie di origine non ben definite. Arthur è portato a credere che sia cresciuta in povertà e sia stata rinchiusa nel manicomio di Arkham dopo aver commesso atti di violenza. Mentre altri personaggi sono portati a credere che sia cresciuta con una vita familiare stabile e si sia ricoverata ad Arkham per avvicinarsi a lui. Questo, unito a praticamente tutte le azioni che Lee compie nei confronti di Arthur – tra cui l'orchestrazione della loro breve fuga da Arkham, la seduzione, il trasferimento nel suo vecchio appartamento e il diventare la sua portavoce presso i media – la rende inaffidabile.



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Un'enorme parte della caratterizzazione di Lee avviene anche fuori dallo schermo, dalla sua trasformazione in Harley Quinn, al fatto che sia o meno incinta del figlio di Arthur, fino alla decisione di abbandonarlo senza tanti complimenti alla fine del film, una volta che lui ha abbandonato pubblicamente il personaggio di Joker. Sebbene alcune parti dell'arco narrativo di Lee possano essere interessanti, soprattutto se accostate all'infatuazione romantica che i serial killer imprigionati spesso ricevono dalle donne, ben poco di questo arco narrativo sembra fondamentalmente Harley Quinn. Semmai, l'infatuazione di Lee per l'idea del Joker e la sua disaffezione nei confronti dell'uomo che lo incarna sono più in linea con il nuovo personaggio DC Alexis Kaye/Punchline, creato nei fumetti pochi mesi dopo il debutto del primo Joker.



Birds of Prey, invece, mette al centro la storia della Harley Quinn di Margot Robbie in modo significativo e soddisfacente. Pur essendo anche una vetrina per eroine DC meno conosciute come Dinah Lance / Black Canary (Jurnee Smollett) e Helena Bertinelli / Huntress (Mary Elizabeth Winstead). Il film è soprattutto una storia di Harley da sola, che racconta il suo stravagante tentativo di rifarsi una vita dopo la rottura con il Joker. Questa premessa permette ad Harley di riconoscere apertamente quanto sia stata tossica la loro relazione e quanto abbia perso di se stessa nel tentativo di conquistare il suo amore.



Inoltre, le permette di essere spudoratamente Harley: fa battute incredibilmente specifiche a rotta di collo, commette violenze stravaganti contro vari uomini malvagi e inizia a rendersi conto di quanto sia forte e capace da sola. Quando gli aspetti della caratterizzazione di Harley avvengono fuori dallo schermo in Birds of Prey, lo fanno in una sovversione della realtà in stile Looney Tunes che si adatta intrinsecamente al personaggio, invece che in un tentativo malriuscito di darle un arco narrativo. Certo, Birds of Prey ha dovuto affrontare i suoi problemi al botteghino a causa dei primi giorni della pandemia COVID-19, ma negli anni successivi è diventato una sorta di classico di culto in streaming e tra i fan della DC – e alla fine dei conti, è la migliore uscita cinematografica per il personaggio di Harley Quinn.



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