Harry Potter: Campioni di Quidditch – Recensione
Sfrecciare in sella alle nostre scope, tra pluffe, bolidi e l'immancabile Boccino d'Oro: questo è il sunto estremo di Harry Potter: Campioni di Quidditch, analizzato in una ricca recensione. Sviluppato da Unbroken Studios e pubblicato Warner Bros Games, il titolo punta a offrire agli appassionati un gioco sportivo diverso da qualsiasi altro in circolazione. Scoprite con noi se quella che abbiamo vissuto è stata un'esperienza magica.
Dai castelli ai campi da gioco
Quando nel febbraio 2023 Warner Bros e Portkey Games pubblicarono l'atteso Hogwarts Legacy, i fan di Harry Potter andarono letteralmente in visibilio. Dopo anni di titoli dedicati al celebre mago dalla qualità altalenante, finalmente è diventato possibile immergersi anima e corpo nel mondo di J.K. Rowling, seppur con una storia originale. Il grande successo dell'opera, sbarcata poi dopo qualche mese anche su console di vecchia generazione, ha spinto la software house a pensare alla prossima mossa. E questo ha portato a ragionare su quegli elementi che non erano stati inclusi all'interno di Hogwarts Legacy.
Una delle richieste dei fan era di potersi sfidare in intense partite di Quidditch, lo sport immaginario della saga in cui due squadre di giocatori, a bordo di scope, si sfidano cercando di ottenere più punti possibili. Oltre ai Cacciatori, che inseguono la Pluffa e cercano di segnare in uno dei tre anelli della squadra avversaria, abbiamo i Battitori che scacciano i pericolosi bolidi, un portiere a difesa degli anelli e il Cercatore. Quest'ultimo ruolo è anche il più famoso, in quanto ricoperto anche da Harry Potter, e comporta la caccia allo sfuggente e rapidissimo Boccino d'Oro.
Da questa mancanza di Hogwarts Legacy nasce quindi Harry Potter: Campioni di Quidditch, gioco sportivo condito da un pizzico di magia, in cui si può montare sulla scopa e sfidare l'IA oppure i propri amici. Un corposo tutorial iniziale spiega nel dettaglio tutti i ruoli e le regole, per permettere anche ai profani di lanciarsi nella sfida. A fare da ciceroni troviamo vari volti noti del mondo di Harry Potter, realizzati con lo stesso aspetto dei personaggi inediti. Il tutto è inoltre, come da tradizione di Warner Bros, localizzato e doppiato in italiano. Chiunque potrà quindi diventare in pochi minuti un esperto di Quidditch.
Il gameplay di Harry Potter: Campioni di Quidditch
Come è facile immaginare, Harry Potter: Campioni di Quidditch non si concede troppe libertà a livello di gameplay, proponendo di fatto le regole pensate da J.K. Rowling durante la scrittura dei suoi romanzi. Ogni squadra è composta da 3 Cacciatori, 2 Battitori, 1 Portiere e 1 Cercatore. Nelle partite in singolo, i giocatori controllano l'intera squadra e possono passare da un ruolo all'altro mediante D-Pad del controller. La stessa possibilità è offerta nel PvP, ma qui sarà possibile switchare solo tra Cacciatore e un altro ruolo a scelta.
I grilletti dorsali e le levette analogiche sono invece affidate a movimento e accelerazioni, oltre a funzioni speciali come il richiamo dei bolidi da parte dei Battitori. Infine mediante i tasti frontali potremo eseguire le azioni dei vari atleti, come passare o tirare, afferrare il boccino ed eseguire parate acrobatiche. Il tutorial spiega al meglio ogni ruolo, permettendo al giocatore di fare pratica e arrivare pronto alle partite vere. Metabolizzare i comandi non è comunque impresa drammatica, anche se alcuni ruoli risulteranno più complessi da gestire di altri.
Le semplificazioni apportate da Unbroken Studios per rendere reale uno sport immaginario risultano in questo senso comunque molto efficaci. I Cacciatori sono i più semplici da gestire, con la Pluffa che di fatto non agirà di sua iniziativa. Questa prerogativa è dei Bolidi, che a differenza dei romanzi e dei film potranno essere comandati dai Battitori e lanciati contro i nemici. Questi, se colpiti, potranno essere storditi o addirittura eliminati dal gioco, azzerandone la salute. Infine il Boccino apparirà a cadenza regolare e dovrà prima essere individuato e poi inseguito dal Cercatore. Per farlo dovremo stargli in scia e centrare dei cerchi che ci consentiranno di allungare la durata dello scatto e infine afferrarlo.
Un vero campione
Dietro meccanismi relativamente semplici si cela comunque una certa tattica. Dovremo infatti essere abili a cambiare rapidamente atleta, per seguire il flusso del gioco. L'IA farà il resto, facendo di fatto continuare il match e giocando una partita nella partita. Non sarà raro ritrovarsi indietro di parecchi punti mentre nei panni del Cercatore saremo alla caccia del Boccino. Questo infatti fornirà un bonus importante di punti (40) ma non assicurerà la vittoria. Prendendo troppe reti, in grado di dare 10 punti l'una, subiremo comunque sonore sconfitte. Harry Potter: Campioni di Quidditch si articola in due modalità principali: la Carriera contro l'intelligenza artificiale e la modalità PvP.
Se giocheremo contro il computer, potremo scegliere tra vari livelli di difficoltà e un totale di quattro tornei. Potremo creare la nostra squadra, personalizzando gli atleti da un editor semplice ma funzionale. Con l'esperienza e l'investimento di monete in-game potremo invece sbloccare oggetti cosmetici oppure nuove scope. Queste ultime, che saranno anche potenziabili, saranno l'unico elemento a fornire un reale bonus durante le partite. Man mano che aumenteremo di livello otterremo anche punti da investire nei nostri atleti, che otterranno nuove abilità o potenziamenti di quelle esistenti. Fortunatamente la differenza non è così marcata da rendere le partite contro altri giocatori troppo squilibrate, anche se i più esperti e smaliziati potranno comunque trarne vantaggio.
Al momento, Harry Potter: Campioni di Quidditch non ha altro da offrire ai giocatori, se non sfide che si rinnoveranno periodicamente e che permetteranno di ottenere bonus dalle imprese compiute in campo. Non che questa ristrettezza sia necessariamente un male: il titolo di Unbroken Studios riesce comunque a essere coinvolgente e immersivo, stimolando la fantasia dei fan di Harry Potter. A contribuire a questa sensazione ci pensa un comparto grafico più che discreto, anche se con modelli a volte un po' grezzi. Piacevoli anche gli effetti e i riferimenti, nonostante soprattutto interpretando il Cercatore tanti elementi rischiano di distrarre. Snellire l'HUD potrebbe rendere il gioco ancora più immersivo, così come ridurre in certe arene la saturazione dei colori.
Un Quidditch da sgrezzare
Fin qui abbiamo avanzato solo elogi per Harry Potter: Campioni di Quidditch, che però al momento è un titolo ancora lontano dalla perfezione. Le partite infatti sono frenetiche e coinvolgenti, ma la sensazione è che ci siano elementi un po' troppo legnosi e “artificiali”. Le collisioni e la gestione delle aree di presa in particolare necessitano infatti di una revisione, che siamo certi arriverà con i prossimi aggiornamenti. Al momento però alcune interazioni risultano complesse o mal gestite. Lo stesso dicasi per il volo in sé, perfetto quando si viaggia in linea retta ma con imprecisioni in caso di movimenti repentini o derapate. Da sottolineare inoltre che per giocare qualsiasi modalità, anche la Carriera o l'Esibizione, sarà necessario essere connessi alla rete.
Proprio parlando della componente online, è invece dove il gioco dà il meglio di sé. Qui infatti si giocheranno partite 3v3, in cui ogni membro del team dovrà scegliere un ruolo secondario oltre a quello di Cacciatore. Sarà necessario trovare il giusto equilibrio e impratichirsi nei singoli ruolo, per diventare dei veri campioni. L'assenza di modalità classificate rende le sfide comunque un semplice pretesto per divertirsi, togliendo la tensione di partite con un ranking. Da sottolineare positivamente anche l'assenza totale di microtransazioni: per sbloccare gli oggetti dovremo semplicemente giocare partite su partite. Una scelta importante, che giustifica il prezzo di listino dell'opera (gratuita però a settembre per gli abbonati al servizio PlayStation Plus).
Al netto di questo, Harry Potter: Campioni di Quidditch è di fatto tutto qui: non ci saranno altre modalità che portino varietà al gameplay. Potremo solo sfidare l'IA o gli altri giocatori, in partite a raffica cambiando magari nel mentre abilità e scope. Non per questo però mancheranno divertimento e soprattutto longevità: sia i fan di Harry Potter che i semplici curiosi non potranno che essere conquistati dalle sfide di Quidditch. Certo, chi non ama gli sport in generale potrebbe mal digerire il gameplay, ma tutti gli altri non dovrebbero esitare a montare sulla scopa e farsi trasportare dalla magia del titolo.
Il Platino di Harry Potter: Campioni di Quidditch
Se siete dei cacciatori non solo di Pluffe ma anche di trofei, allora sarete felici di sapere che la lista di Harry Potter: Campioni di Quidditch è molto generosa. Nella prima ora di gioco non farete fatica ad arrivare al 20% di completamento totale. Sbloccare invece il Platino richiederà un po' di impegno aggiuntivo: dovrete infatti vincere 100 partite, arrivare a livello 50 e ottenere una medaglia in ogni ruolo. Non mancheranno nemmeno un paio di sfide di miscellanea, legate al completamento di azioni durante le partite. Niente d'impossibile, sia chiaro, ma per arrivare alla coppa blu dovrete investire comunque un po' di ore nel gioco.
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