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Abluxxen – Prendi e porta a casa – Recensione

“Abluxxare /ab-lux-xa-re/ – verbo transitivo – Rubare le carte dei propri avversari per sottrargli punti e scatenarne le loro ire: ti ho abluxxato le carte”



Con questo simpatico estratto dizionaristico (ovviamente inventato) introduciamo Abluxxen – Prendi e porta a casa, il gioco di carte protagonista della nostra recensione. Nato dalle menti di Wolfgang Kramer (6… Le prendi!) e Michael Kiesling (Azul), il titolo arriva in Italia grazie a Giochi Uniti. Fate attenzione agli avversari e non siate troppo avidi, se volete vincere.



Blast from the past



Se siete giocatori internazionali avrete probabilmente già visto o sentito parlare di Linko. Nel 2014, Wolfgang Kramer si appoggiò al suo grande socio Michael Kiesling (con cui diede vita tra gli altri al mitico Tikal) per creare un gioco di carte astratto incredibilmente strategico. Nasce così Linko, titolo originato probabilmente dalla storpiatura della parola Lince (Lynx in inglese), che capeggia sulla scatola.



Il concetto alla base di questo card game è molto semplice: giocare più carte possibile dello stesso numero per fare punti. Se però un altro giocatore dovesse calare lo stesso numero di carte ma con valore più alto, allora potrà rubarci o farci scartare il blocco intero di carte. L'idea è incredibilmente semplice, ma lascia spazio per tanta tattica. Scegliere il momento giusto per calare i nostri gruppi di numeri si rivelerà fondamentale per ottenere la vittoria.



Da questo concetto nasce Abluxxen, titolo che Giochi Uniti rivoluziona nel nome ma non nel concetto. Il sottotitolo “prendi e porta a casa” restituisce bene l'idea di ciò che i giocatori dovranno fare per vincere la partita. Tra furti e mosse tattiche, come vedremo ogni partita si rivelerà una vera battaglia di nervi, giocata punto a punto.



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Il gameplay di Abluxxen



Iniziare una partita ad Abluxxen è molto semplice. Ogni giocatore riceve una mano iniziale di 13 carte, mentre 6 vengono posizionate scoperte accanto al mazzo, a disposizione di tutti. Sulle 110 carte troviamo numeri che vanno da 1 a 13, oltre alle X che fungono da jolly. Se pensate di trovare poteri o abilità uniche, rimarrete delusi: quelle di Abluxxen non sono altro che carte numerate.



Non per questo però il gioco sarà meno intenso e per certi versi cruento. Nel proprio turno, ogni giocatore è chiamato a piazzare davanti a sé una o più carte di numero uguale. Maggiore sarà il numero di carte giocate, maggiori saranno i punti ottenuti a fine partita. Potremo anche aggiungere dei jolly ai nostri set oppure giocare un set di soli jolly, che varrà più di qualsiasi altra carta. Qui però entra in gioco l'elemento tattico di Abluxxen, che spingerà i giocatori a fare approfonditi ragionamenti.



Se infatti un avversario riuscirà a giocare un numero di carte uguali alle ultime da noi piazzate, ma di valore più alto, potrà “abluxxare” il nostro set. Questo gli permetterà di rubarci le carte e aggiungerle alla sua mano, costringendoci a pescarne tante quante ce ne avrà sottratte. Qualora non le volesse, potrà anche obbligarci a scegliere se scartarle o riprenderle in mano. Inutile quindi sottolineare che le carte di valore alto saranno le più gettonate, in quanto difficili da abluxxare, ma che un grosso set di basso valore sarà altrettanto sicuro.



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Reazione a catena



Se pensate che già così Abluxxen sia parecchio tattico, allora sappiate che il titolo di Giochi Uniti cela qualche altra sorpresa. Quando infatti verremo abluxxati e saremo obbligati a pescare, potremo farlo dal pool di carte comuni al centro del tavolo. Questo potrebbe spingere i giocatori a farsi rubare volontariamente carte poco utili, per rimpolpare la propria mano e calare set importanti.



Inoltre man mano che le carte verranno abluxxate potrebbero scatenarsi delle vere e proprie reazioni a catena che stravolgeranno il tavolo. I set infatti saranno sovrapposti, dunque rimuovendo quello in cima i giocatori potrebbero diventare bersaglio di abluxxate aggiuntive. Questo potrebbe cambiare rapidamente le sorti di una partita, che non sarà decisa fino a che non verrà giocata o pescata l'ultima carta. Il round terminerà infatti quando un giocatore piazzerà l'ultima carta in suo possesso oppure se il mazzo di pesca terminerà.



A quel punto, i valori delle carte non avranno alcuna importanza: ogni carta giocata ci farà guadagnare un punto, mentre quelle ancora nella nostra mano ce li faranno perdere. Un conteggio rapido permetterà di capire chi sarà il vincitore, mentre con un paio di mescolate si potrà iniziare in pochi secondi un nuovo round.



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Abluxxen: strategia a portata di mano



Come avrete intuito, Abluxxen è il classico titolo che preferisce fare affidamento sulle menti dei giocatori piuttosto che su regolamenti complessi o componenti di lusso. La compatta scatola che racchiude il mazzo si infila comodamente in qualsiasi borsa o zaino, diventando perfetta da portare dovunque. La rapidità delle partite (massimo 20 minuti) lo rende un filler ideale da inframezzare a giochi più corposi.



Da sottolineare anche che la versione italiana del gioco include una variante per 2 giocatori, nella quale vengono distribuite carte anche al classico “morto”. Abbiamo testato anche questa modalità, che risulta un compromesso per giocare in coppia ma che non ci ha convinto appieno. Abluxxen dà infatti il meglio di sé quando a sfidarsi sono cervelli pensanti: che siano 3 o 5, numero massimo di giocatori consentiti, poco cambia. La sfida si rivela infatti egualmente intensa, con ovviamente un numero di abluxxate tanto più grande quanti saranno i partecipanti.



Piacevole infine il design delle carte, che non snatura quanto visto nella versione originale del titolo optando però per un look più minimal ma comunque azzeccato. Buona anche la qualità delle carte, che resisteranno senza problemi a svariate partite anche senza l'utilizzo di bustine protettive. Applicandole, peraltro, diventerà impossibile riporre il mazzo nella scatola, adattata al millimetro alla dimensione delle carte.



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1 giugno alle 17:00