Ludopatia

Un finale arbitrario per stroncare la ludopatia

Ho scelto oggi per parlare di Balatro, il giorno in cui la maggior parte degli italiani si diletterà a proporre del gioco d'azzardo amatoriale alle proprie famiglie, dove però le vincite spettano sempre ai ragazzini (per lo meno è sempre stato così da me) e i parenti perdono qualche moneta per finalizzare questo rito, non avendo ragazzini a natale, avendo perso quella unita familiare estesa che c'era 30 anni fa, io invece lo passerò a rimpiangere del fisting uretrale non consensuale, ma prima voglio mettere un punto a questa mia esperienza con Balatro, negli ultimi mesi ho avuto un periodo lavorativo pessimo, potrei dire senza mezze misure che siamo stati sotto crunch e ahimè le responsabilità non sono del managment ma mie e del mio team (ho fatto un grosso errore che ne nascondeva altri diffusi), finivo di lavorare la notte e sentivo gli squilli di teams anche in quei pochi giorni sereni che avevamo nei weekend, nonostante non ci fosse alcun teams aperto e quelle ore di sonno, beh sognavo codice ... insomma un periodaccio che fortunatamente sta passando, un periodaccio in cui Balatro mi ha fatto compagnia, una partita prima di andare a dormire alla volta ed è giunto il momento per cui io mi stacchi da questo titolo per diversi motivi: il primo è che nonostante il gioco abbia una serie di sfide da superare, non sento queste sfide in linea col mio "stile da giocatore", comprendo che le variazioni possano essere gasanti e che la sfida possa essere stimolante, ma non nel mio caso, sia perchè non ho nessuna "reward" commisurata alla frustrazione che potrebbe portarmi completare simili sfide (come ho detto qualche recensione fa, tra il soffrire gratuitamente e il soffrire pagato, preferisco la seconda) e sia perchè di per se il gioco s'incentra sul giocare e basta, tant'è che c'è un tasto per sbloccare tutto senza sforzi e ciò mi porta alla mia seconda motivazione, ovvero che proprio per l'incentramento sul puro gameplay, per me si tratta di un gioco assimilabile a quella cateogira di giochi che Wesa e altri chiamerebbero "senza porta d'uscita", la terza motivazione è che sto penalizzando la mia collezione nel giocare solo Balatro al momento e la mia ultima motivazione è che ... mi sembra di sentire la musica di Balatro anche quando la switch è spenta, direi che per chiudere il capitolo crunch ho proprio la necessità di chiudere con Balatro.

Ma parliamo di Balatro, cos'è? lo so, è una domanda che potrebbe provenire solo da chi vive sotto un sasso o non segue il mondo dal gaming, ma io stesso non lo sapevo o meglio non avevo capito l'entità del gioco,, sentivo parlare di gioco di poker con elementi rogue-like e mi chiedevo come fosse possibile, quando sento la parola rogue-like la mia mente va da tutt'altre parti, platforming, action e altre robe, eppure era proprio così o meglio è un gioco riguardante il poker, nel senso che dire che Balatro è un gioco di poker è un po' come dire che campo minato è un simulatore dettagliato di sminamento, Balatro ha le regole per quanto riguardo il punteggio del poker, Balatro ha le carte del poker, ma solo questo, non ci sono "avversari" da battere, ci sono livelli da superare tramite il superamento di una soglia di punteggio, il resto del gioco è l'alterazione del gioco del poker stesso tramite l'alterazione delle regole, delle gerarchie (tramite moltiplicatori) e del mazzo stesso e in ciò mi sembra d'intravedere un fil rouge che ricollega tutto a qualcosa che penso tutti facessimo da piccoli (o tutt'ora nel caso dei giocatori di magic e altri TGC), ovvero "immagina di iniziare la partita con una mano composta da x,y,z ..." insomma la migliore apertura possibile o la migliore sequenza di mani possibili per concludere un match nel minor tempo possibile, spesso non seguendo le regole stesse del gioco, niente curva di mana per magic e niente sacrifici per yu-gi-oh, puro e semplice esercizio immaginifico, ecco Balatro è questo, immagina di giocare a poker e iniziare la partita con una scala reale, ma immagina di averla di colore, immagina se la doppia coppia valesse più di un full, immagina se per ogni scarto avessi più punti, immagina se avessi un mazzo composto da un singolo seme o da una singola carta e così via alterazione dopo alterazione, scelta la propria strategia, del poker rimane poco.

Un concept semplice che forse ludicamente non dovrebbe risultare così appagante e invece crea proprio una dipendenza vera e propria, tral'altro ho guardato alcuni video sul tubo riguardo "l'unico" difetto di design di questo gioco, ovvero il fornrie dei dati per fare delle previsioni di punteggio, ma non dare previsioni, dare la possibilità di controllare il mazzo, ma non dare numeriche sulle probabilità, insomma il gioco viaggia in bilico tra il giocare a sentimento e il giocare con la calcolatrice alla mano in maniera fredda e asettica, non a caso alcuni giocatori pc giocano così e hanno addirittura fatto delle mod per spostare l'ago della bilancia verso questo versante, ma secondo me il gioco è perfetto così com'è, proprio in bilico, sospeso nell'ambiguità di quel sorriso del giullare, sospeso come la ost incredibile, sognante, che non annoia mai, dalle melodie ambigue a meta tra la nostalgia e una malvagia stranezza, nostalgia che tral'latro presenta benissimo con l'estetica da videopoker di fine anni 90, con quelle scanlines e la curvatura tipica dei crt.

Insomma esperienza graditissima, ma che mio malgrado devo terminare.