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Finito con tutte le 173 medaglie d'oro del Burnout World Tour per un tempo totale di 15 ore e 20 minuti; orrei completarlo al 100%, mi mancano gli ultimi due veicoli da sbloccare e ci vuole pazienza visti i requisiti, pian piano ci arriverò
Burnout 3, assieme a God Hand finalmente finito qualche mese fa, è l'altro titolo PS2 che non riuscii a completare nel lontano 2007 per eccessiva frustrazione (era un periodo in cui ancora con i giochi non avessi granchè pazienza/tenacia) con mio forte dispiacere visto li stessi adorando entrambi
Galeotto nel caso di B3 l'evento speciale con le F1, negli anni ho scoperto sia quella frustrazione fosse condivisa su larga scala sia quell'evento non fosse sul finire della campagna ma a metà del percorso, anche per questo volevo rifarmi a tutti i costi e poter vedere i crediti finali e il medagliere del World Tour con tutti ori è stata una soddisfazione speciale oltre che una vera chiusura del cerchio aperto 17 anni fa!
Poter ricominciare, godere e finire Burnout 3 e God Hand (su quest'ultimo dovrò scrivere due righe quando mi andrà) è stato qualcosa in più del mero godimento, i 17 anni intercorsi portano in dote molta più esperienza pratica e teoria sull'argomento videoludico potendo commentare con consapevolezza il perchè Burnout 3 e God Hand siano capolavori
Per il titolo Criterion ricordo bene come, all'epoca, fossi sicuro Revenge fosse il capitolo migliore dei due a causa dell'introduzione del Traffic Check a renderlo meno punitivo e per questo più divertente, oggi mi accorgo sia invece l'opposto viste le routine di traffico di B3 siano tassello fondamentale per un core gameplay preciso come un orologio svizzero: c'è l'idea banale di base sull'evitare di schiantarsi per non perdere posizioni e contemporaneamente il gusto del rischio nell'andare contromano e/o sfiorare i veicoli nel traffico per guadagnare quell'oncia di turbo la quale potrebbe fare la differenza, c'è inoltre il riflettere nell'attimo prima dello schianto su dove atterrare per poi con l'Aftertouch provare a fare Takedown sull'avversario in arrivo per rallentarlo e guadagnare un altro moltiplicatore turbo... Tutto questo senza dimenticare il traffico lo si possa sfruttare a proprio vantaggio come alleato offensivo contro cui far schiantare gli avversari per accumulare Takedown e turbo!
Burnout 3 è fatto di istanti e la somma di questi istanti genera un loop dal quale sia impossibile staccarsi, non se ne ha mai abbastanza di competere si tratti di gare normali, a eliminazione, di Furia Stradale o di Giro Lanciato; le ultime due citate sono con tutta probabilità l'apice di quanto appena descritto vista l'estrema soddisfazione nell'inanellare catene di Takedown entro i limiti della durabilità del nostro veicolo o nel domare per esempio la F1 o la mitica Euro Circuit Racer portando nel contempo a casa una medaglia d'oro riuscendo a guidare puliti con una gestione intelligente del boost... Tutto ciò non sarebbe così efficace non ci fosse un track design di grande livello a supporto, qui Criterion si ispira al lavoro svolto da Bizarre Creations su Metropolis Street Racer e Project Gotham Racing e costruire tre cittadine fittizie da cui ricavare i circuiti su cui ci troveremo a competere Questo permette di avere tracciati con il giusto bilanciamento tra densità di traffico, ostacoli artificiali e strade su cui ci sia piena libertà di esprimersi, come detto precedentemente abbiamo un gameplay loop semplicemente impeccabile dove tutto sia al posto giusto al momento giusto
Paragrafo a parte merita la modalità Crash la quale è tra le idee più belle mai generate da Criterion e una dimostrazione di come, oltre che cultori dell'arcade, in quella software house girassero appassionati di puzzle game capaci di eccellere pure in tale campo Ben 100 incroci i quali mettono alla prova il pensare sempre un secondo prima visto qui l'Aftertouch diventi meccanica portante per massimizzare il danno causato dovendo, al contempo, capire se ci possa essere un particolare rimbalzo per avvicinarsi o proprio ottenere il moltiplicatore desiderato o se ci sia modo di ingombrare il più possibile la corsia compensando un mancato bonus con un maggior numero di mezzi coinvolti e così via. Inutile dire questo gioco nel gioco sia un'altra droga notevole, penso gli ultimi 50 eventi Crash rimanenti di averli fatti tutti in una volta tanto non volessi staccarmi
Ecco se proprio dobbiamo trovare il pelo nell'uovo Burnout 3 potrebbe avere una progressione migliore poichè, nel World Tour, succede vengano sbloccati alcune volte tanti eventi consecutivi del medesimo genere rispetto ad una progressione più eterogenea, non ricordo se in Paradise fosse la stessa cosa ma Hot Pursuit 2010 soffriva del medesimo problema
In finale voglio fare un piccolo elenco: Lazy Generation, Animal, C'Mon, I Wanna be Sedated, Stay in Shadow, This Fire, Paper Wings, Rise Up... Tra le OST su licenza migliori di sempre per un racing arcade!
Burnout 3 per me non è il miglior corsistico arcade di sempre perchè esiste Outrun 2006 ma dietro Outrun 2006 c'è solo lui, il miglior gioco mai creato da Criterion e un capolavoro immortale del genere
Gioco totale, nonché miglior racing della mia vita insieme a NFS Most Wanted. La gara con la F1 un incubo e allo stesso tempo un ricordo bellissimo, dà quel tocco di follia in più, non che il gioco non ne avesse già abbastanza.
Ci giocavo un sacco ai tempi, sia questo che revenge. Le auto erano stupende e mi piaceva ridurle in mille pezzi
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