Flavio Daryx LvL 3
Ausiliario
Visto che nessuno apre dialoghi seri sul mondo dei videogiochi ne apro io un paio. Niente guerre, solo dialogo.
L'attrice che ha prestato voce e volto ad Abby in The Last of Us 2, dopo 3 anni riceve ancora minacce di morte per email per quello che il suo personaggio in-game ha fatto.
Perché siamo arrivati a questo? Nascere in un epoca di realismo quasi fotorealistico ha fatto fondere i cervelli dei millenials?
Perché oggi, tutti si lamentano che non si hanno più prodotti originali, ma quando esce qualcosa di nuovo o vagamente ispirato ad altro, viene pubblicamente bruciato in piazza ancora prima di essere provato? Perché le persone nelle loro case, amano affossare o smerdare un gioco che non conoscono come se venissero pagati dalla concorrenza?
Perché la gente si lamenta che i sequel sono tutti uguali scatenando flame sui social ma comprando loro per primi suddetti titoli?
Perché se uno sviluppatore (Ninja Thoery) prova a portare del suo, con qualità ad una saga famosa (esempio Devil May Cry DMC) viene linciato dalla folla perché "non è Dante"?
Perché la gente deve sempre affossare il giudizio degli altri, screditando i gusti altrui come se i propri fossero la regola sacra a cui tutti devono obbedire senza possibilità di confronto?
Perché quando i giocatori nelle partite online devono insultarti se loro vanno a morire da soli caricando contro un team, dandoti del nabbo a te che sei vivo e arrivi fino alla fine vincendo?
Perché nessuno è più in grado di ascoltare, ma tutti sono bravi a parlare?
Perché esistono le console war e le faide sul non far giocare nuovi giocatori sul tuo gioco preferito (esempio Diablo), se si ama un gioco non dovresti essere felice che altri lo possano amare come te?
Similmente, se un nuovo giocatore approccia un gioco cooperativo online, e vedi che palesemente è livello 1, perché invece di insultare tutta la sua stirpe, non lo guidi in qualche modo? Invece di fargli disinstallare e contribuire alla morte del tuo gioco preferito?
Tutte queste domande hanno in comune l'odio e l'essere megalomani, essere infantili, volendo essere al centro del mondo, dove la propria opinione conta più di quella di chiunque, Dove non importa se ciò che dici è sbagliato, tu hai ragione e loro torto.
E' colpa dei genitori che non insegnano più nulla ai propri figli se non mettendoli al centro dell'universo e viziandoli?
Oppure è solo la razza umana che invece di progredire unita, si fa ancora la guerra su quale gioco dovrebbe arrivare su quale console, invece di essere felice se un gioco arriva ovunque?
Soluzione.
Chi non sa apprezzare un gioco dovrebbe eessere privato dei giochi.
Chi insulta senza motivo pesantemente (portando a volte anche a suicidi per dei cazzo di giochi) dovrebbe essere isolato per sviluppare una sensibilità.
Chi parla senza mai ascoltare dovrebbe perdere la voce.
Chi non apprezza nulla che non sia tripla o quadrupla A dovrebbe essere risucchiato in un wormhole negli anni 2000.
Voi per tutto il mio sfogo da boomer di 29 anni cosa ne pensate, sono curioso di conoscere il vostro parere, se penso solo io tutto ciò o se ho "visto troppo" e da un lato mi rattrista se ci penso. In questo mondo dove siamo diventati così chiusi da non riuscire nemmeno a fare amicizia su una simulazione di amicizia virtuale.
Vediamo che salta fuori, sfogatevi
DovahSkin LvL 58
Centurione
Qual è la domanda? A parte la mia battuta vado per ordine. Inizio col dire che per me un personaggio immaginario non va mai associato direttamente a chi lo ha interpretato se non per elogiare o anche no la sola recitazione. Dato che tantissimi titoli hanno un cast di esseri umani reali non credo sia il massimo insultarli per delle scelte recitate. L'eccessivo realismo può portare a fenomeni simili? Possibile, ma solo in rari casi a mio parere. La gente spesso critica capitoli successivi senza quasi neanche aver visto il trailer con l'idea che i primi sono insuperabili. Non si tratta necessariamente di cattiveria, ma di affetto che poi si trasforma in essa. Per quanto mi riguarda la soggettività vige praticamente su ogni cosa e quindi non credo che sia corretto pensare di essere nel giusto, ma essendo questa stessa un'opinione capisco benissimo che tanti potrebbero non essere d'accordo e dunque non metterla in pratica. Meno male che non siamo tutti uguali. Con chi dovrei confrontarmi se no? Sei stato un pò duro ad assegnare quelle penitenze, ma apprezzo la sincerità. Se la gente non va oltre a ciò che viene inteso come mainstream non è un mio problema come non lo è il fatto che a volte si scava così a fondo nell'underground, per risultare sapienti agli occhi degli altri o nella personale convinzione, che si finisce per non conoscere la superficie. Non mi va a genio l'uno, non mi va a genio l'altro. Magari è vero che ci siamo chiusi in noi stessi per vari motivi sia esterni che interni. Dipende molto dal carattere che varia da ciascuno a ciascuno. Questo è il mio pensiero. Spero di essere stato chiaro.
DovahSkin LvL 58
Centurione
sbrutagaz
Penso che la risposta di DeserThorn sia la migliore, almeno per il momento; quindi commenterò solo la tua soluzione: togliere i giochi a chi non li sa apprezzare potrebbe portare il suddetto ad alzare ancora di più la voce e ad insultare ancora di più, isolarlo potrebbe non servire a sensibilizzarlo poiché dovrebbe essere abbastanza intelligente ed intellettualmente onesto da farsi un esame di coscienza sul perché sia stato isolato e anche se perdesse la voce per aver parlato/urlato troppo, comincerebbe a far casino in altro modo; in quanto al wormhole, io non credo a viaggi nel tempo di questo tipo e se comunque fossero possibili, persone del genere chissà che danni potrebbero fare.
sbrutagaz
Dan94 LvL 50
Temibile Corsaro
Quello che noto è una corrente che al grido di democrazia e di uguaglianza nasconde, in realtà, una forte volontà censoria, di imposizione di idee, di rifiuto di dialogo, di fare violento. Questo lo vediamo nella moda del politicamente corretto, nelle storpiature della lingua italiana solo in un senso, nella imposizione di una visione della realtà lontana dal reale e ipocrita, nel voler omologare tutto e tutti. In breve l’uguaglianza, tanto decantata, non significa far finta che siamo tutti uguali, bensì riconoscere e rispettare le differenze.
Dan94 LvL 50
Temibile Corsaro
Markuito90 LvL 40
Cattivo dei fumetti
Questa è gente col quoziente intellettivo di una lavastoviglie, senza offesa per le lavastoviglie
Markuito90 LvL 40
Cattivo dei fumetti
Johiro LvL 31
Draghetto
certe persone sono cattive,altre solo frustrate e sfogano la propria frustrazione online,dove non hai un vero nome e dove non mostri la faccia....
si potrebbe sfogare la propria frustrazione in modo diverso....
quelle che hai fatto sono delle domande a cui è difficile dare una risposta davvero soddisfacente....
Johiro LvL 31
Draghetto
Tarid93 LvL 35
Portatore di Pace
Non direi "tutti" e "nessuno". Quelle di cui parli tu sono minoranze rumorose. I matti li trovi ovunque, anche tra i tantissimi giocatori di x o y.
Però concordo completamente con te che questi problemi esistono e non se ne vede la cura.
Tarid93 LvL 35
Portatore di Pace
luigichievo LvL 57
Temibile Corsaro
frustazione
luigichievo LvL 57
Temibile Corsaro
Calliope LvL 67
Idra
Troppe domande tutte insieme. Io te ne faccio una. Cosa ottieni tu per primo dando corda ad alcune delle cose che hai descritto ritenendoti "boomer"? a 29 anni poi...
Calliope LvL 67
Idra
Flavio Daryx
@calliope1305 Non so di preciso, spesso provo più emozioni giocando i giochi dalla mia infanzia che i nuovi, quando esco di casa sembra che nessuno abbia mai visto un gamer. Quando fiero rispondo a "che hobby hai" con "recensisco videogiochi per una redazione", li vedo confusi. Come se avessi detto che faccio una cosa banale e inutile. Ed è difficile oggi condividere una passione, senza finire per diventare una categoria a parte. A me non frega niente, non mi sono mai fatto comandare dai pensieri negativi e ho sempre avuto il controllo delle mie scelte, soprattutto quelle che mi rendono felice, e i videogiochi sono sempre rimasti nella mia vita, anche quando tutti, anche quelli più fidati se ne andavano.
Che poi da anni mi sono abituato a fregarmene dei pareri altrui eh, vivo da solo e faccio quello che mi piace, ma ogni tanto anche io sento nostalgia di prima diciamo.
Forse mi mancano i tempi in cui giocavo con i miei amici e alla fine tutti hanno smesso con le loro passioni per sottostare alle regole del partner e sono cambiati, cosa che non ho mai fatto ne compreso anche da fidanzato. Forse perché alla mia compagna (per un qualche scherzo del destino) non frega nulla dei videogiochi (rispetto alla mia ex con cui li condividevo) e a volte mi sento triste quando le parlo col cuore aperto della mia passione e non sa cosa rispondermi, o quando le voglio condividere un gioco per me importante con lei e non le va, e mi sento anche stupido a lamentarmi di questo dettaglio quando tutto il resto va bene... soprattutto se ripenso a quanto tempo ho passato da solo. E giocando oggi e guardandomi intorno mi sembra di vedere tanta cattiveria gratuita e tante situazioni che una volta magari non succedevano o forse non ci facevo caso. Quando i giochi erano per "nerd" detto come un insulto e per i reclusi. Quando un gioco era una sfida da completare e a nessuno fregava di raggiungere più persone possibile o di essere inclusivo, senza dover essere un gioco limitato per essere apprezzabile da tutti. Ma magari ecco sono solo io che penso troppo e ho imparato a condividere ciò che amo solo con me stesso, non perché sono un egocentrico, ma solo perché col tempo mi sono stancato di parlare con dei muri. Per poi finire a lamentarmi di tempi che non mi piacciono, sperando di non essere l'unico a pensarlo.
Calliope
@Flavio Daryx ma che la gente sottovaluti i videogames e tutto quello che ci gira intorno è abbastanza normale. Specialmente persone anziane. Questo fa parte del giudicare senza conoscere che citavi tu. Ma vale un po' in tutti i settori.
Comunque, non sei solo e non sei l'unico, figurati. Te lo dice una donna quasi cinquantenne che ancora sì diverte con quello che hanno da raccontare i videogames
Visto che nessuno apre dialoghi seri sul mondo dei videogiochi ne apro io un paio. Niente guerre, solo dialogo.