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Lavoro… che fare?

Sto venendo fuori da un periodo molto brutto per problemi personali,



Da 2 anni sto facendo un lavoro che non mi piace, e che sono dovuto andare a fare causa del Covid (ovvero in fabbrica con turni anche notturni), che peró mi da uno stipendio buono,13ª, premio produzione, buoni pasto, weekend liberi , festività e così via oltre al fatto di essere fisso.



Ho ricevuto una proposta da dove ho lavorato per 7 anni (appunto prima del Covid) , un lavoro che mi piaceva, dove mi sono sempre trovato bene pur lavorando 6 giorni su 7, weekend e festività incluse, peró facevo orario 9-15 il che mi garantiva una vita ordinaria e regolare . Adesso peró dovrei fare lo spezzato 9.30-12.30- 15-19, andrei a prendere circa 3/400€ in meno, non avrei più buoni pasto (altri 150€) , la 13ª etc… il problema è che sarei a contratto fino a novembre e dopo boh, disoccupazione o incertezza…



I soldi appunto non sono la cosa più importante, e sarebbe una rinuncia che farei, peró rischiare un posto fisso, per uno temporaneo, con orari spezzati che non mi da vere e proprie garanzie non è il massimo…



Dove sono adesso mi trovo bene coi colleghi, i turni al momento non mi pesano molto, ma è sempre stato un lavoro che non avrei voluto fare, non ci vado volentieri, non mi gratifica , è monotono e spesso mi sento solo li….




È una decisione che tanto prenderò io , ma voi che fareste ? E perché ?



Grazie a chi ha avuto voglia di leggere tutto 😊

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Prima di quello attuale ho fatto anch'io un lavoro come il tuo. Costretto non dal covid ma dalla pesante crisi economica del 2010.
Come aggravante non era un bel posto anche a livello di colleghi e superiori.
La cosa peggiore per me era però il turno di notte, davvero pesante e che mi metteva ko per tutta la settimana.
Avrei voluto andare via già il secondo giorno e sarei andato a fare qualsiasi cosa pur di farlo ma nonostante tutto ho resistito e anche fatto carriera li per 5 anni.
Quando poi ho trovato l'occasione giusta però son scappato a gambe levate e per fortuna ora mi trovo bene e son già sei anni che faccio il nuovo lavoro.
Quindi il consiglio è di attendere occasioni migliori di quella attuale, perlomeno paritarie come contratto e condizioni come già ti hanno detto altri. Però so che non è affatto facile, per me sono stati anni molto brutti lavorativamente parlando. Bisogna farsi forza e tener botta.

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Molto spesso quando si parla di lavoro si tende a ridurre il tutto ad una scelta economica... quando in realtà sono innumerevoli le variabili in gioco da considerare: orari di lavoro, libertà mentale e fisica, benefit, ambiente di lavoro, colleghi ecc. Come se non bastasse, la considerazione diventa anche personale e dipende dallo stile di vita di ognuno, ad esempio tra un individuo con famiglia e uno single ci sono nette differenze in termini di rischiosità da cambio lavoro. Nel tuo caso quello che mi viene da consigliarti è di fare una precisa "autoanalisi" del tuo caso: il tuo status sociale in che modo verrebbe "intaccato" da un cambio di lavoro? Economicamente ne risentiresti? Sei disposto a mettere in discussione la tua libertà e il tuo tempo libero? Te la senti di rischiare con un nuovo ambiente dove cambierebbero i rapporti con i colleghi e le condizioni di lavoro? Tutto questo per dirti di cercare il più possibile di fare un'analisi a 360° e aderente il più possibile al tuo stile di vita, alle tue esigenze e ai tuoi progetti personali. Solo così potrai ottenere la risposta migliore per te e che non ti farà pentire delle scelte che farai...

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Io farei la scelta meno logorante. Il tuo attuale lavoro ti dà pregi non da poco come le festività i bonus ecc, compreso lo stipendio più alto. E nel tempo libero puoi sempre dedicarti a ciò che ti piace. Neanche a me fa impazzire il mio lavoro però è come il tuo e i vantaggi valgono lo sforzo. Poi nel tempo libero ho cominciato a fare ciò che mi piaceva (scrivere recensioni di videogiochi) e poi una redazione mi ha preso, così riesco a fare anche quello che mi rende felice. E ci riesco perché ho degli orari fissi che mi danno stabilità. Se il lavoro di prima ti piaceva tanto puoi rischiare, ma sarebbe una mossa stupida trovare a rischiare per qualcosa di incerto nel futuro, soprattutto se passi dal tuo vantaggioso lavoro a qualcosa di minore.

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Lasciare un indeterminato per un posto a tempo determinato secondo me non vale la pena visti i tempi che corrono. Anche l'offerta economica che ti fanno è molto svantaggiosa rispetto a quel che hai ora. Eventualmente puoi fare un tentativo, visto che ti hanno cercato loro, prova a ritrattare un attimo le condizioni e mettere come punto fermo l'indeterminato se dici che dei guadagni in meno ti importa relativamente. Tentar non nuoce.

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I soldi non sono tutto ma qui parli di perdere un bel po', di fare un orario spezzato al confronto se pur vero turni di notte ma continuo, inoltre non hai la certezza di avere il posso fisso, troppe incognite...
Io preferirei fare un lavoro che mi piace ed essere pagato anche meno ma devo essere certo che non mi mandi per strada...
Ci vuole una garanzia per fare un cambio..
Inoltre il lavoro dipendente tutto dall'ambiente in cui ti trovi, se i colleghi ti trattano bene, il capo non è un infame e vi da tutto, anche se non piace si ci abitua ed i colleghi ti fanno passare la giornata..
Tutto dipende anche se hai famigli, la scelta li si riduce alla sicurezza...
Devi pensare che dove stavi prima colpa COVID hai perso il lavoro, qui dove sei lo avresti ancora o uguale lo perdevi..

Premesso tutto ciò, se un lavoro ti fa andare in forte depressione cambia, se lo devi fare soffrendo la busta paga non ci vale la salute mentale.. Se invece come dici cmq un buon abbiente non lasciare...
Però valuta che in questo periodo lavoro ben retribuito non si trova...

 

@mortecerta conoscendolo da 7 anni, puoi valutare sicuramente meglio di me se lo dice tanto per dire o uno che mantiene la parola..
Purtroppo ci sono molti datori di lavoro che non mantengono la parola..
Sicuro conosci altri dipendenti, devi anche parlare con loro se abbiente e il lavoro è lo stesso..
Perché se già ti conosce non ti assume direttamente con il fisso?

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Parlo per me se ti posso dare un consiglio,io ormai sono 20 anni che lavoro nel turismo ed ho avuto la fortuna di avere un contratto a tempo indeterminato delle volte mi pesa il lavoro per come sai nel mio ambito lavorativo è difficile trovare gente che sa fare questo tipo di lavoro però dall'altra parte parlando tra me e me penso che alla fine nell'anno solare si lavora al massimo 6 mesi e gli altri 6 tra ferie, riposi e chiusura stagionale che sono circa 3 mesi sicuramente non lo lascerò mai a meno che un eventuale licenziamento per cattiva condotta o roba del genere. Pensaci bene oggi come oggi avere un posto fisso non è facile perché ti fanno tutti i contratti o stagionale o chiamata.Io ci ho messo 6 anni a farmi fare il contratto a tempo indeterminato perché se no andavo via allora sono ormai la bellezza di 14 anni che lavoro sempre nello stesso posto di lavoro,e devo dire che oltre a trovarmi bene mi trattano da signore.Imbocca al lupo per tutto

 

Ma anch’io li ci ho lavorato per 7 anni, sono dovuto andar via causa covid ed entrato in fabbrica… se non ci fosse stato il covid sarei rimasto lì

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Penso che se uno vuole cambiare lavoro ed ha il contratto a tempo indeterminato deve pretendere come minimo di cambiare tramite passaggio diretto e mantenere il tempo indeterminato.
Sinceramente non consiglierei mai di rischiare. Se proprio non apprezzi dove sei prova a cercare altri posti ancora dove ti propongo condizioni migliori

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Mi sono ritrovato nella tua stessa situazione una quindicina d'anni fa', quando mi proposero un "facile" lavoro dove sarei stato assunto da un'agenzia interinale per lavorare negli uffici di una prestigiosa multinazionale. Peccato che tutto andava peggiorando oltre all'orario giornaliero 8-20, ma senza lavorare nei weekend. Alla fine decisi di rimanere dove sono tuttora, essendo comunque un'azienda importante ma anche qui le cose stanno peggiorando, nonostante la presenza del sindacato, ma almeno ho potuto, grazie ai turni ed altri benifit, fare tante cose che altrimenti sarebbero state molto più difficili. E poi Novembre arriverà pure alla svelta.

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Non ho ben capito che lavoro facevi prima, da settore a settore cambia molto la prospettiva che hai per permetterti di lasciare un posto fisso e provare, così come l'età

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Capisco sia una scelta difficile, io lavoro come OSS in una casa di degenza, lavoro 6/7 festivi, notti e spezzati, l'unico motivo per cui lo faccio è che lo stipendio è molto buono rispetto alla media, mi trovo bene con i miei colleghi ma ci sono giorni in cui proprio non mi va. Ci tengo a farlo bene comunque ma ammetto che mi cambierei volentieri. Non ci rinuncerei però per uno stipendio di 300-400 in meno, io resterei li

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A me è successo la stessa cosa. Nella vita o fatto sempre il metalmeccanico per 23 anni in 2 ditte diverse. Ora purtroppo da parecchi mesi che sono disoccupato, non lavorando più, mi son deciso di prendere la patente per il Taxi/Ncc, alla fine vorrei fare Ncc. Nella vita bisogna adattarsi...speriamo bene.

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Se ti pesano i turni e specie la notte cambia lavoro in giorbnaliero o mettiti in proprio con qualche attività, se vuoi fare il dipendente lavora nel settore alimentare come vini, bevande, ecc hai 13-14 e buoni premi con buoni pasto e extrsa soldi.

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Se non ti gratifica il lavoro che stai facendo ora , anche se hai tutti i benefit possibili tra stipendio buono , buoni pasto, orari buoni, colleghi ti trovi bene ecc ecc , ma vorresti andare dove ti senti piu realizzato e ti trovi meglio perchè è un lavoro che preferisci fare, anche rischiando di andare li con un contratto determinato e non avendo piu il posto fisso, se te la senti di rischiare ma pensi che tu possa ritrovarti meglio a fare quel lavoro che preferiresti fare, vai dove ti senti piu a tuo agio e meglio (visto che i soldi non son tutto come hai detto)....sentirsi bene quando si va al lavoro è la cosa migliore, ma non essendo un posto fisso, prendi la consapevolezze che nel caso non ti rinnoverebbero e rischieresti di dover ricercare lavoro, ma faresti quei mesi/anni di lavoro con la "felicità" di andare al lavoro che vorresti fare e che ti piace.

Lavoro… che fare?