Come un disco rotto, dico sempre che preferisco i giochi usciti prima del 2000. Per me snes e psx sono il non plus ultra. Tuttavia ci sono moltissimi titoli moderni che amo alla follia e che non erano realizzabili nelle generazioni precedenti.
Nei retrogame trovo una cura e un amore che più raramente è possibile trovare nei tripla A di oggi perchè ci sono di mezzo quantità di soldi infinitamente maggiori. I videogiochi sono SEMPRE stati un business e non lo nego, ma sapete cosa intendo: un piccolo ma dediato team era capace di creare un capolavoro riversandovi all'interno la propria anima...
Ho sempre ritenuto più importante la direzione artistica rispetto alla grafica in sè, per questo amo Nintendo e i giochi in 2d, ma anche quelli low-poly hanno un fascino incredibile, infatti non penso siano invecchiati male ma anzi hanno quel fascino di imperfetto, mentre oggi molto spesso la ricerca al fotorealismo porta a risultati noiosi (e con grafiche dove a predominare è il marrone, bleah).
Eh una domanda a cui dare una risposta è molto difficile. Quando ero ragazzino leggevo sulla posta delle riviste quei "vecchi" brontoloni che asserivano quanto ad esempio fossero meglio NES e SNES di N64 e NGC e pensavo fossero dei pazzi nostalgici. Oggi che son più grandicello arrivo a comprendere le loro motivazioni ma non voglio fare come loro. Riconosco perfettamente l'immediatezza ed il valore di un gioco NES così come le prime due gen tridimensionali son le mie preferite. Però sono consapevole che oggi abbiamo delle possibilità un tempo impensabili, sia dal lato tecnico che da quello delle infrastrutture online ecc. Oltretutto abbiamo molti più giochi ed una qualità media degli stessi più elevata (un tempo era più facile passare dal titolone a quello dimenticabile). Però quello che mi dispiace è che molti siano simili, persi in mille riempitivi e nel vagabondaggio estremo. Rimpiango molto il level design di un tempo studiato al millimetro. Così come mi dispiace vedere una rincorsa tecnica che non finisce mai e dove spesso perdiamo cose per la strada (chi ha detto i riflessi?) o che ci impedisce di tentare nuove strade (magari IA più evolute).
Quello che però secondo me è la cosa peggiore è nonostante l'aumento della mole di giochi, la perdita di diversità dei generi. Negli anni abbiamo perso interi generi e sottogeneri (basti pensare agli arcade, i giochi di calcio arcade, i titoli di guida arcade) alcuni un tempo appannaggio e motivo di vanto del PC. Oggi abbiamo tanta roba ma troppo simile e soprattutto avere una piattaforma rispetto ad un'altra cambia davvero poco (ad eccezione di una certa casa ovviamente). Pertanto non so se una volta fosse meglio, probabilmente no, però a me piaceva di più, questo penso di poterlo asserire concertezza.
Il nuovo trova le radici nel vecchio, ed il vecchio trova la sua evoluzione nel nuovo. Non ci si può definire videogiocatori completi senza cercare il bello in entrambi i gruppi.
E volente o nolente il numero di videogiochi "retro" è destinato ad aumentare per nel tempo visto che 'il nuovo' sarà sempre e solo l'ultima uscita.
Premetto che sono un videogiocatore relativamente giovane e quindi i giochi più retro che ho avuto modo di giocare sono quelli della PS1. Detto questo non ho particolari preferenze tra le diverse generazioni, forse è vero che ad oggi sono molti meno i giochi innovativi e da prendere in maniera seria e impegnativa, ma questo non toglie che ho giocato tantissimi giochi che mi hanno regalato delle belle esperienze e sono stati in grado di divertirmi. L'unico aspetto che non apprezzo in queste generazioni è la tendenza a concentrarsi molto sulla qualità grafica ai danni del gameplay, fattore che mi ha portato a preferire la console Nintendo rispetto a quelle di Sony e di Microsoft (ho tutte è tre le console).
Vince chi riesce a godersi i giochi sia vecchi che nuovi. L'elitismo di alcuni retrogamers esclusivi è cancerogeno, spesso la nostalgia rende il gioco molto meglio di quello che era effettivamente. Si può dire poi che prima uscissero mooolti più giochi di una certa qualità/risonanza, il problema è che il processo di sviluppo si è allungato terribilmente e in più credo che le idee inizino a scarseggiare difatti quando qualcuno ne trova una quel tema inizia ad essere abusato. Secondo me bisogna saper apprezzare sia giochi vecchi che nuovi.
Mmm... Che dire... Nuovo è ok ma deve essere veramente molto valido. Se il nuovo è una accozzaglia di effetti speciali e trame non sense, allora mi Gioco demon chaos 😅
Ad ogni modo se il gioco mi piace non guardo la carta di identità.
Avendo giocato tutte le generazioni ed avendo vissuto tutti i vari passaggi, direi di essere una retrogamer del gruppo ripetitivo/ispirato (va bene tutto ), con però uno sguardo interessato verso il futuro.
Anni fa, fino a quando ci sono state le innovazioni quelle vere (tipo il passaggio da pixel a poligoni, l'esplosione di certi generi (tipo rpg, fps), l'introduzione di joypad e controlli innovativi -per l'epoca-...), mi entusiasmavo di più -più o meno per qualunque cosa - e soprattutto mi divertivo di più. Adesso sono almeno 2-3 generazioni (da dopo PS2 o Dreamcast, direi) che mi entusiasmo poco e, appunto, mi adatto e mi diverto pure, ma senza sorprendermi o restare a bocca aperta di fronte ad alcunché.
Del resto, adesso c'è una quantità abnorme di major e di indie, che riescono a sviluppare un sacco di roba dall'ottimo al decente in tempi relativamente brevi, c'è anche troppo di tutto da giocare. Inoltre, la fruibilità immediata grazie a Steam e store online vari, rende un po' tutto fin troppo veloce e non c'è il gusto dell'attesa (almeno per me, che preferisco il gioco fisico, pur acquistando anche digitale).
Una volta, avevi quei 2-3 giochi e li sfondavi, adesso si passa con disinvoltura da uno all'altro senza tante volte nemmeno apprezzarlo davvero fino in fondo, credo.
L'era "moderna" a volte un po' mi "confonde" e non sempre mi piace (soprattutto perché spesso si punta molto sull'estetica e poco sulle trame), però mi ha regalato buoni -talvolta ottimi- momenti. Se uno studio sa fare le cose fatte bene, i giochi solidi non mancano di certo. E se non le sa fare ma mi fa delle buone remastered di roba vecchia, va bene anche quello
Magari manca e mancherà nel futuro il gioco-pilastro, quello che segna una "svolta" generazionale, quello sì.
Ho giocato sin da piccolo, dai cabinati all'Atari, passando dall'Amiga al Master System che ho poi rimpiazzato con il Sega Mega Drive; da amici e parenti ho poi potuto vedere e capire alcuni titoli per Commodore PC Engine e Nes.
Via via li ho avuti quasi tutti ma ho 2 grandi lacune, Snes (che ho recuperato solo da pochissimo) il cui vastissimo assortimento credo vada approfondito meglio, e Xbox in tutte le sue versioni (ma ammetto che nn mi tira).
Il fatto che pur avendo avuto sempre a disposizione la console moderna, a prescindere che sia di casa Sony o di altre, queste nn mi hanno mai emozionato, fatta eccezione per la prima Play Station, la quale ai tempi ebbe l'ingrato compito di farmi inscatolare il Saturn... la vastità dei titoli ebbe la meglio.
Oggi ripensandoci credo nn sia solamente una questione di ricordi affettivi che mi porta a preferire il retrogaming, i giochi di oggi pur riconoscendone una grafica che li surclassa spesso si fermano lì (nn tutti eh) e il mio occhio clinico mi porta a storcere il naso; avrei preferito che col passare delle generazioni si fossero orientati sul "pochi ma di valore" ma comprendo pienamente che per una questione di business il mio ragionamento nn può esistere.
Io li trovo belli entrambi...Bisogna cercare di apprezzare tutto se è quello che uno si sente dentro.....Ha fascino sia il retrogame che quello di adesso ed entrambi danno a modo loro emozioni diverse...
Ho 23 anni, e questo non mi ha certo impedito di mettermi a studiare la storia dei videogiochi grazie ad articoli e libri a tema e di installare emulatori per provare titoli che hanno fatto la storia. Senza contare che una enorme fetta dei videogiochi per PC (sarò generoso) da Doom in poi girano (quasi) senza problemi su Win7 e più recenti.
Innumerevoli sono gli sviluppatori che oggigiorno ancora spingono sull'innovazione, basta sapere dove guardare: itch.io è fantastico, ma anche nel panorama doppia e tripla A ci danno dentro. Prova a guardare che razza di meraviglia della fisica è Half Life Alyx, e vatti a vedere cosa hanno fatto con l'impianto audio dell'index VR. Due giorni fa IGN ha caricato i trailer delle nuove esclusive e non della Sony per PS5 e ci sono molti giochi con uno stile artistico davvero creativo. Questo è solo un esempio, si potrebbe andare avanti per giorni a parlare di queste cose.
Ogni epoca ha i suoi pro e contro. Spesso si resta legati al periodo in cui si conoscono i videogiochi e si considera quel periodo migliore, ma è illusione. Per quanto mi riguarda gioco pochi AAA, vecchi o nuovi che siano. Ho conosciuto gli 8 bit quando erano all'avanguardia ma in linea di massima vedo un'evoluzione continua: basta provare Horizon Drive prima di Top Gear Snes (come ho fatto io) per rendersene conto. Dai 32 bit in poi si sono creati dei canoni che hanno omologato sistemi di controllo e struttura dei livelli, ma vale solo per i tripla A. Grazie ai così detti Indie non c'è molto del passato da rimpiangere...
Altar LvL 66
Idra
Hai intenzione di scatenare una guerra ?
Altar LvL 66
Idra
Arles
@Altar Noi siamo sentimentalisti, passionali, le nuove leve sono sognatori.
Altar
@Arles citando Gollum: (non aggiungo il carico) "non ascolto......"
Enima LvL 66
Razziatore
Come un disco rotto, dico sempre che preferisco i giochi usciti prima del 2000. Per me snes e psx sono il non plus ultra. Tuttavia ci sono moltissimi titoli moderni che amo alla follia e che non erano realizzabili nelle generazioni precedenti.
Nei retrogame trovo una cura e un amore che più raramente è possibile trovare nei tripla A di oggi perchè ci sono di mezzo quantità di soldi infinitamente maggiori. I videogiochi sono SEMPRE stati un business e non lo nego, ma sapete cosa intendo: un piccolo ma dediato team era capace di creare un capolavoro riversandovi all'interno la propria anima...
Ho sempre ritenuto più importante la direzione artistica rispetto alla grafica in sè, per questo amo Nintendo e i giochi in 2d, ma anche quelli low-poly hanno un fascino incredibile, infatti non penso siano invecchiati male ma anzi hanno quel fascino di imperfetto, mentre oggi molto spesso la ricerca al fotorealismo porta a risultati noiosi (e con grafiche dove a predominare è il marrone, bleah).
Enima LvL 66
Razziatore
Nepgdamn
il vostro amato nes vi permetteva di avere delle fragole con gli occhi e che camminano?
la superiorità delle nuove gen mi sembra evidente
Nepgdamn
Gerryddio
Io pensavo fosse un tie-in di "piovono polpette 2"
MastroN64 LvL 65
Profeta del Bene
Eh una domanda a cui dare una risposta è molto difficile. Quando ero ragazzino leggevo sulla posta delle riviste quei "vecchi" brontoloni che asserivano quanto ad esempio fossero meglio NES e SNES di N64 e NGC e pensavo fossero dei pazzi nostalgici. Oggi che son più grandicello arrivo a comprendere le loro motivazioni ma non voglio fare come loro. Riconosco perfettamente l'immediatezza ed il valore di un gioco NES così come le prime due gen tridimensionali son le mie preferite. Però sono consapevole che oggi abbiamo delle possibilità un tempo impensabili, sia dal lato tecnico che da quello delle infrastrutture online ecc. Oltretutto abbiamo molti più giochi ed una qualità media degli stessi più elevata (un tempo era più facile passare dal titolone a quello dimenticabile). Però quello che mi dispiace è che molti siano simili, persi in mille riempitivi e nel vagabondaggio estremo. Rimpiango molto il level design di un tempo studiato al millimetro. Così come mi dispiace vedere una rincorsa tecnica che non finisce mai e dove spesso perdiamo cose per la strada (chi ha detto i riflessi?) o che ci impedisce di tentare nuove strade (magari IA più evolute).
Quello che però secondo me è la cosa peggiore è nonostante l'aumento della mole di giochi, la perdita di diversità dei generi. Negli anni abbiamo perso interi generi e sottogeneri (basti pensare agli arcade, i giochi di calcio arcade, i titoli di guida arcade) alcuni un tempo appannaggio e motivo di vanto del PC. Oggi abbiamo tanta roba ma troppo simile e soprattutto avere una piattaforma rispetto ad un'altra cambia davvero poco (ad eccezione di una certa casa ovviamente). Pertanto non so se una volta fosse meglio, probabilmente no, però a me piaceva di più, questo penso di poterlo asserire concertezza.
MastroN64 LvL 65
Profeta del Bene
Basilicum LvL 6
Donatore di Wikipedia
Il nuovo trova le radici nel vecchio, ed il vecchio trova la sua evoluzione nel nuovo. Non ci si può definire videogiocatori completi senza cercare il bello in entrambi i gruppi.
E volente o nolente il numero di videogiochi "retro" è destinato ad aumentare per nel tempo visto che 'il nuovo' sarà sempre e solo l'ultima uscita.
Basilicum LvL 6
Donatore di Wikipedia
MattewMatt
Premetto che sono un videogiocatore relativamente giovane e quindi i giochi più retro che ho avuto modo di giocare sono quelli della PS1. Detto questo non ho particolari preferenze tra le diverse generazioni, forse è vero che ad oggi sono molti meno i giochi innovativi e da prendere in maniera seria e impegnativa, ma questo non toglie che ho giocato tantissimi giochi che mi hanno regalato delle belle esperienze e sono stati in grado di divertirmi. L'unico aspetto che non apprezzo in queste generazioni è la tendenza a concentrarsi molto sulla qualità grafica ai danni del gameplay, fattore che mi ha portato a preferire la console Nintendo rispetto a quelle di Sony e di Microsoft (ho tutte è tre le console).
MattewMatt
Fonzie LvL 46
Signifer
Vince chi riesce a godersi i giochi sia vecchi che nuovi. L'elitismo di alcuni retrogamers esclusivi è cancerogeno, spesso la nostalgia rende il gioco molto meglio di quello che era effettivamente. Si può dire poi che prima uscissero mooolti più giochi di una certa qualità/risonanza, il problema è che il processo di sviluppo si è allungato terribilmente e in più credo che le idee inizino a scarseggiare difatti quando qualcuno ne trova una quel tema inizia ad essere abusato. Secondo me bisogna saper apprezzare sia giochi vecchi che nuovi.
Fonzie LvL 46
Signifer
mfabiom
Mmm... Che dire... Nuovo è ok ma deve essere veramente molto valido. Se il nuovo è una accozzaglia di effetti speciali e trame non sense, allora mi Gioco demon chaos 😅
Ad ogni modo se il gioco mi piace non guardo la carta di identità.
mfabiom
siberianamber LvL 35
Draghetto
Avendo giocato tutte le generazioni ed avendo vissuto tutti i vari passaggi, direi di essere una retrogamer del gruppo ripetitivo/ispirato (va bene tutto ), con però uno sguardo interessato verso il futuro.
Anni fa, fino a quando ci sono state le innovazioni quelle vere (tipo il passaggio da pixel a poligoni, l'esplosione di certi generi (tipo rpg, fps), l'introduzione di joypad e controlli innovativi -per l'epoca-...), mi entusiasmavo di più -più o meno per qualunque cosa - e soprattutto mi divertivo di più. Adesso sono almeno 2-3 generazioni (da dopo PS2 o Dreamcast, direi) che mi entusiasmo poco e, appunto, mi adatto e mi diverto pure, ma senza sorprendermi o restare a bocca aperta di fronte ad alcunché.
Del resto, adesso c'è una quantità abnorme di major e di indie, che riescono a sviluppare un sacco di roba dall'ottimo al decente in tempi relativamente brevi, c'è anche troppo di tutto da giocare. Inoltre, la fruibilità immediata grazie a Steam e store online vari, rende un po' tutto fin troppo veloce e non c'è il gusto dell'attesa (almeno per me, che preferisco il gioco fisico, pur acquistando anche digitale).
Una volta, avevi quei 2-3 giochi e li sfondavi, adesso si passa con disinvoltura da uno all'altro senza tante volte nemmeno apprezzarlo davvero fino in fondo, credo.
L'era "moderna" a volte un po' mi "confonde" e non sempre mi piace (soprattutto perché spesso si punta molto sull'estetica e poco sulle trame), però mi ha regalato buoni -talvolta ottimi- momenti. Se uno studio sa fare le cose fatte bene, i giochi solidi non mancano di certo. E se non le sa fare ma mi fa delle buone remastered di roba vecchia, va bene anche quello
Magari manca e mancherà nel futuro il gioco-pilastro, quello che segna una "svolta" generazionale, quello sì.
siberianamber LvL 35
Draghetto
WallyPax84 LvL 64
Centurione Prima Lancia
So sempre esistiti sia i giochi belli che le ciofeche 😂
WallyPax84 LvL 64
Centurione Prima Lancia
The Magician83 LvL 42
Cattivo dei fumetti
Ho giocato sin da piccolo, dai cabinati all'Atari, passando dall'Amiga al Master System che ho poi rimpiazzato con il Sega Mega Drive; da amici e parenti ho poi potuto vedere e capire alcuni titoli per Commodore PC Engine e Nes.
Via via li ho avuti quasi tutti ma ho 2 grandi lacune, Snes (che ho recuperato solo da pochissimo) il cui vastissimo assortimento credo vada approfondito meglio, e Xbox in tutte le sue versioni (ma ammetto che nn mi tira).
Il fatto che pur avendo avuto sempre a disposizione la console moderna, a prescindere che sia di casa Sony o di altre, queste nn mi hanno mai emozionato, fatta eccezione per la prima Play Station, la quale ai tempi ebbe l'ingrato compito di farmi inscatolare il Saturn... la vastità dei titoli ebbe la meglio.
Oggi ripensandoci credo nn sia solamente una questione di ricordi affettivi che mi porta a preferire il retrogaming, i giochi di oggi pur riconoscendone una grafica che li surclassa spesso si fermano lì (nn tutti eh) e il mio occhio clinico mi porta a storcere il naso; avrei preferito che col passare delle generazioni si fossero orientati sul "pochi ma di valore" ma comprendo pienamente che per una questione di business il mio ragionamento nn può esistere.
The Magician83 LvL 42
Cattivo dei fumetti
EmaF5 LvL 62
Colonnello
Io li trovo belli entrambi...Bisogna cercare di apprezzare tutto se è quello che uno si sente dentro.....Ha fascino sia il retrogame che quello di adesso ed entrambi danno a modo loro emozioni diverse...
EmaF5 LvL 62
Colonnello
Miroku LvL 61
Razziatore
Nintendo
Miroku LvL 61
Razziatore
Basilicum LvL 6
Donatore di Wikipedia
Ho 23 anni, e questo non mi ha certo impedito di mettermi a studiare la storia dei videogiochi grazie ad articoli e libri a tema e di installare emulatori per provare titoli che hanno fatto la storia. Senza contare che una enorme fetta dei videogiochi per PC (sarò generoso) da Doom in poi girano (quasi) senza problemi su Win7 e più recenti.
Innumerevoli sono gli sviluppatori che oggigiorno ancora spingono sull'innovazione, basta sapere dove guardare: itch.io è fantastico, ma anche nel panorama doppia e tripla A ci danno dentro. Prova a guardare che razza di meraviglia della fisica è Half Life Alyx, e vatti a vedere cosa hanno fatto con l'impianto audio dell'index VR. Due giorni fa IGN ha caricato i trailer delle nuove esclusive e non della Sony per PS5 e ci sono molti giochi con uno stile artistico davvero creativo. Questo è solo un esempio, si potrebbe andare avanti per giorni a parlare di queste cose.
Basilicum LvL 6
Donatore di Wikipedia
indapu
Ogni epoca ha i suoi pro e contro. Spesso si resta legati al periodo in cui si conoscono i videogiochi e si considera quel periodo migliore, ma è illusione. Per quanto mi riguarda gioco pochi AAA, vecchi o nuovi che siano. Ho conosciuto gli 8 bit quando erano all'avanguardia ma in linea di massima vedo un'evoluzione continua: basta provare Horizon Drive prima di Top Gear Snes (come ho fatto io) per rendersene conto. Dai 32 bit in poi si sono creati dei canoni che hanno omologato sistemi di controllo e struttura dei livelli, ma vale solo per i tripla A. Grazie ai così detti Indie non c'è molto del passato da rimpiangere...
indapu
darkLy654 LvL 66
Idra
I titoli di oggi sono oggettivamente migliori, però alcuni classici sono assurdi
darkLy654 LvL 66
Idra
Contemporaneo VS Retrogamer