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Perchè videogiocate?

Perchè?
Quali sono gli stimoli che vi spingono a videogiocare?
Quali sono gli stimoli che vi spingono a portare a termine un videogioco?
La difficoltà è uno stimolo? La narrazione è uno stimolo? La varietà è uno stimolo? E tra tutti quelli che potrebbero venirvi in mente, ce ne sono alcuni che più di ogni altro hanno prevalenza sul vostro "essere videogiocatore o videogiocatrice"?

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Io gioco dall'età di 8-9 anni, e dopo trent'anni di attività ludica, posso risponderti che: gioco per evadere dalla realtà e dai suoi normali problemi, per affrontarla poi a mente più leggera e con entusiasmo; porto a termine un videogioco, per curiosità relativa agli eventi, mista alla testardaggine di riuscire a superare gli ostacoli che il videogame di turno mi propone, nonché lo ritengo un modo per mettersi alla prova, ma senza esagerare; dunque, la difficoltà non è uno stimolo a finire un gioco, anzi, una difficoltà eccessivamente elevata, lo rende, alla lunga, tediante, dal mio punto di vista; la narrazione è decisamente uno stimolo, al pari di quando guardi un film, il gioco deve saperti catturare; la varietà è stimolante, ma la ripetitività non pesa, se un gioco soddisfa per altri aspetti. Posso dire che sul mio essere videogiocatore, prevalgono i giochi di azione/avventura ed i picchiaduro.

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Mi stimola vivere storie interessanti, portare a termine piccole e grandi missioni, esplorare con curiosità luoghi che a volte sono davvero meravigliosi o spaventosi. divertirmi nei combattimenti (basta che non siano troppo ostici), empatizzare o detestare i personaggi creati dagli sviluppatori. Insomma, cerco emozioni quando videogioco!

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sarò banale... ma io gioco per divertirmi, ho una memoria abbastanza piccola quindi di giochi con trame fatte superipermega bene non me ne faccio praticamente nulla (tempo 2 settimane e già ho dimenticato anche la trama del mio gioco preferito)

gioco per passare quelle 4 ore al giorno staccando tutti i problemi che mi circondano

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Perchè mi diverte. Difficoltà e varietà sono uno stimolo per me a volte, la narrativa mai. I videogiochi sono giochi, e i giochi devono essere divertenti. Finchè sarà un qualcosa di piacevole e stimolante, ben venga, anche se questo vorrà dire limitarmi a determinati tipi di titoli

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Ti rispondo adesso, di getto, visto che sicuramente sto per essere licenziato. Ho iniziato a videogiocare fin da piccolino perchè erano gli unici "compagni" che mi facevano compagnia (essendo pure figlio unico) che mi hanno accompagnato per tutta la vita. Loro mi hanno cresciuto, mi hanno accompagnato durante il mio percorso di crescita personale, ho cominciato a studiare il mondo del 3D e dell'animazione affascinato dai filmati in CGI quando ancora nessuno sapeva cosa fosse la CGI. Ho lavorato con il 3D sia come freelancer che per altri, solo che il mio ultimo lavoro mi ha fregato. Cercavano un modellatore e animatore 3D, sono stato chiamato da loro e di 3D in 1 anno avrò realizzato solo 3 lavori. Tutto il resto operaio, con mansioni pesanti e perlopiù da solo col tempo che non passava mai e deprimente. Mi hanno fregato con la scusa del 3D. E perlopiù più sono buono e più vedono malignità e menefreghismo inesistente. Almeno adesso potrò dedicarmi nuovamente a ciò che amo fare, avendo più tempo a disposizione e avendo soldi risparmiati per poter realizzare, si spera, il mio sogno.
Viva i videogiochi, e le proprie passioni, sempre.

Finchè si lavora per guadagnare non si vivrà mai una vita al 100% felice, se non facendo il lavoro che ami.

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Gioco per evadere dalla realtà, principalmente. Non ricerco trame molto elaborate di norma (se ci sono ben venga), ma piuttosto una sfida sempre maggiore ed elevatissima perché mi diverto così (sarà perché morire e resettare per riformulare nuove stragie è la cosa che mi intriga di più, dato
che non si può fare nel mondo reale).

Devono essere anche pieni di novità stimolanti lato gameplay e carichi di contenuti giocabili per tenermi impegnato a concentrato al massimo delle mie possibilità (una sfida contro me stesso, in primis): varietà e complessità/grado di difficoltà sono quindi i fattori più importanti, per quanto mi riguarda.

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Il videogioco è un intrattenimento completo e coinvolgente....ti insegna molto,ti fa emozionare,ti fa sfogare,ti fa immergere,ti regale storie,mondi e divertimento introvabili sulla vita terrena di tutti i giorni,dove per trovare il bello ci si limita ad una vacanza annuale o a varie avventure se si hanno possibilità economiche e conoscendo sempre nuove persone e culture,ma che non riescono a regalarti l'immensa varietà,emozione ed esperienza di centinaia e migliaia di videogiochi...quindi direi che i videogiochi sono una realtà magica ed alternativa tutta sua che solo le persone più profonde possono apprezzare nella loro totalità.

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Gioco per trovare sfida. Non disdegno i giochi con trame elaborate ovviamente ma prediligo giochi con gameplay complessi ma anche immediati Come picchiaduro, puzzle game, gestionali e strategici. Gioco quasi unicamente in hard ed evito come la peste i giochi che non premiano la bravura ma il mero tempo passato in game a livellare. Avendo giocato moltissima roba e qualsiasi genere la mia conclusione ad oggi è questa.

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Un po' per tutti i motivi che dici, dipende dal gioco. Un Tetris facile non avrebbe senso, così come un Heavy Rain senza trama o un Super Mario senza mondi diversi e meccaniche nuove da scoprire livello dopo livello. Aggiungo che mi affascina anche il processo che porta alla loro creazione: sono avanguardia tecnologica sia hardware sia software e ci lavorano le migliori menti del pianeta, nei videogiochi spesso ci sono cose che vediamo in altri campi dopo anni.

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Vabbè ovvio parlo x me... Sul "perché videogiocate?" non entro nemmeno, perché il gioco è parte della natura umana, sui giochi che mi sono rimasti nel cuore posso dire che sono stati quelli che mi hanno stupito, coinvolto come in un esplorazione.. Spesso per la trama, più spesso x il game play... Mai x la grafica, anche perché quando ho iniziato a giocare io, i giochi avevano una grafica che un ragazzino di oggi schiferebbe.. (Eppure li facessero oggi giochi così)... La grafica è un valore aggiunto, viste le possibilità attuali, ma, a mio avviso, decisamente sopravvalutata... I giochi devono essere capaci di portarmi in quel mondo che qualcuno ha immaginato... A volte è successo con giochi apparentemente spartani, ma con delle meccaniche di gioco che portavano a dipendenza... Altre volte deluso da giochi troppo pomposi che diventavano dispersivi... Poi ognuno avrà la sua personale idea, che varierà a seconda dei gusti, dell'età, del periodo che vive ecc...però se ci sono giochi che sopravvivono da decenni (diventando dei cult in certi casi) vuol dire che non sono l'unico a vederla così..

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Gioco per tanti motivi. I più importanti credo siano il divertimento e l'evasione dalla realtà. Il primo ha bisogno di poche spiegazioni mentre pa seconda non deve essere vista come una fuga da una brutta vita ma semplicemente un modo per rilassarsi, magari dopo estenuanti giornate di lavoro. Più di tutti però direi che gioco perché mi piace vivere grandi avventure. Poco importa siano giochi di ruolo, survival horror, platform o chissà cos'altro.

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Gioco da sempre.
Per staccare e evadere dalla realtà; solitamente gioco quando torno da lavoro ma in generale appena ho tempo mi ci metto, soprattutto quando ho tra le mani un gioco che ha una trama intrigante abbinato ad un gameplay ottimo mi spinge a osare... le occhiaie la mattina nn sono niente in confronto alla soddisfazione che si ha nell'aver completato un livello o risolto un'enigma!
Personalmente più il gioco è difficile più mi prende, anche se amo variare, se becco troppe difficoltà stacco per un po' e passo ad un gioco easy per poi tornare carico e rilassato all'attacco.

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Gioco da quando avevo 3 anni, non c'è nessun motivo trascendentale, lo faccio perchè mi piace e quando non ho voglia posso farne benissimo a meno. Gli stimoli dipendono da periodo a periodo, ci sono periodi in cui voglio giochi story driven lenti e pesanti come un jrpg, altri in cui mi interessa qualcosa di più dinamico. La difficoltà è uno stimolo solo se ben calibrata, se si tratta soltanto di morire con 2 colpi o peggio ancora con 1 allora no grazie. I giochi più importanti per me sono diversi: da piccolissimo posso dire toy stori, toki, altered beast e crazy taxi perchè sono i primi di cui ho memoria, poi c'è beat down che è il primo che ho finito, gta vice city che è il primo su cui mi sono chiuso. Nel 2010 poi è stato fondamentale cod, in particolare black ops e mw3, che mi hanno sottratto migliaia di ore, nonchè minecraft, titolo che nonostante tutto mi ha rubato la vita quando ero alle medie. Importantissimi sono stati skyrim e dark souls, il primo pur essendo molto limitato su questo frangente mi ha fatto avvicinare agli rpg, il secondo alle sfide equilibrate. Infine tra gli ultimi giochi rilevanti cito le mie bestie sacre, quei giochi che amo di più in assoluto ovvero: The Witcher 3, i souls e bloodborne, la saga di fallout e bioshock infinite. L'ultimo gioco che mi ha colpito oltre ogni misura creando un legame intensissimo è stato ff7 che ho giocato purtroppo solo quest'anno e che sicuro rigiocherò diverse volte in futuro. Ci sono poi altre 2 saghe importantissime ma che non rigioco da un pò e che quindi sono un pò scemate nella memoria ovvero quella di metal gear solid e quella di halo che dovrei decisamente rigiocare e che la prima volta mi lasciarono pietrificato dalla bellezza, specialmente metal gear solid.

Perchè videogiocate?