Play 2025 – Il pagellone del Festival del Gioco
“Evoluzione” è stata la parola chiave dell'edizione 2025 di Play. Il Festival del Gioco ha cambiato location, passando da Modena alla più ampia Bologna, ma non la sostanza. Come i numeri hanno ampiamente dimostrato, la voglia di divertirsi degli appassionati del gioco in tutte le sue forme è sempre più grande. Un boom di visitatori, con un picco nella giornata di sabato, che hanno ancora una volta sancito il successo di Play. Anche PlayStationBit, come da tradizione, era presente: ecco perché siamo pronti a lanciarci nel nostro immancabile pagellone.
Top – Location nuova, vita nuova
Lo scorso anno avevamo applaudito la scelta dell'organizzazione di modificare la struttura dell'evento, per adattarsi al sempre maggiore numero di visitatori e di espositori. Sapevamo però che la soluzione non poteva essere definitiva, considerati i numeri incredibili di Play. Ecco quindi che per il 2025 si è deciso per un cambio di location, a nostro avviso azzeccatissimo. Lo spazio fieristico offerto da Bologna ha permesso di ottenere più spazi vivibili, rendendo l'intera esperienza ancora più godibile. Indubbiamente apprezzata da tutti anche la presenza di numerosi servizi igienici, noto punto dolente del quartiere fieristico di Modena. La divisione è rimasta in padiglioni, con ben quattro aree esplorabili compresa quella neonata dedicata ai trading card game. La naturale evoluzione di Play, in questo senso, è stata un successo.
Voto: 9
Top – Divertimento per tutti
Con l'aumento degli spazi fieristici è stato possibile incrementare anche la copertura da parte degli espositori. Un nostro grande applauso va sia a loro che a tutti coloro che si sono messi a disposizione del pubblico, per spiegare le novità e far sì che il gioco fosse un momento di unione e divertimento. Asmodee ad esempio, nel vasto stand arricchito da un trono di spade (finte) ha presentato novità come Per la Corona e Il Signore degli Anelli: Trick-Taking Game. Giochi Uniti invece ha sfruttato l'ampio spazio dello stand per mostrare ai giocatori gli affascinanti Virtus e Fishing, oltre alla novità in anteprima Tea Garden. Non sono nemmeno mancati tavoli per DV Giochi e Ghenos Games, che hanno fatto divertire i visitatori con il frenetico Jungo e messo alla prova le loro capacità tattiche con il nuovissimo Finspan.
Voto: 9
Top – Connessioni di Catan
Uno degli eventi più affascinanti di Play 2025 è stato quello organizzato da Giochi Uniti, che si sono dimostrati maestri nel celebrare l'anniversario del mitico Catan. Nel padiglione dedicato ai giochi di carte sabato ha infatti preso vita una partita a Catan Connect a cui hanno partecipato contemporaneamente la bellezza di 42 giocatori che si sono cimentati in un'unica partita. Un numero molto importante, per un evento unico e irripetibile, possibile grazie all'impegno dei ragazzi di Giochi Uniti che, mettendo a rischio anche le corde vocali, hanno reso davvero omaggio a un mito come Catan. Se siete stati tra i fortunati a riuscire a iscrivervi prima che i posti andassero esauriti, allora sappiate che siete stati parte di un evento memorabile.
Voto: 9
Top – Little Rocket Games alla riscossa
Uno degli editori che maggiormente ha fatto parlare di sé durante Play 2025 è sicuramente Little Rocket Games. L'azienda romana, dopo aver pubblicato titoli affascinanti come Tethys e Fall, continua la sua ascesa e ha sfruttato al meglio la finestra di Play. Cascadia Rolling Rivers e Rolling Hills hanno sicuramente rubato la scena, con grandi tavolate per presentare questi due flip & roll & write combinabili. Anche Tinderblox ha però detto la sua, mettendo i giocatori di fronte a una sfida di destrezza semplice ma incredibilmente “catchy”. Presente anche un piccolo angolo per dare uno sguardo al futuro, con progetti che non vediamo l'ora di provare con mano. Insomma, chapeau.
Voto: 8
Top – Ludus Magnus si butta nel mondo di Blasphemous
Sempre rimanendo nel nostro paese, non possiamo non raccontarvi dell'eccellente lavoro svolto dai ragazzi di Ludus Magnus Studio. L'esperto team, sempre romano, dopo averci portato in Grecia con Trial of the Gods, ci ha mostrato in anteprima un'opera che ci ha colpito particolarmente. Il gioco da tavolo dedicato a Blasphemous, proposto in versione demo, si prepara infatti a invadere i nostri tavoli. Le vibes, come vi sveleremo a breve in uno speciale dedicato, richiamano fedelmente quelle del gioco. Le spettacolari miniature, vero e proprio cavallo di battaglia dell'azienda, fanno il resto. Inutile dire che non vediamo l'ora di vestire i panni di Penitenti e provare a sfidarci, combattendo incredibili battaglie.
Voto: 8
Top – Roleplaying ai massimi livelli
Pur avendo passato la maggior parte del nostro tempo nei padiglioni dedicati ai giochi da tavolo e di carte, non possiamo non dirci soddisfatti anche di quanto era presente nella altre due zone. L'area dedicata ai giochi indipendenti, per i giovani e scientifici offriva il giusto mix a tutti coloro che cercavano opere non convenzionali, anche se alcuni stand ci sono sembrati un po' “dimenticati” e poco sfruttati. Nel padiglione inoltre era presente l'immancabile Tana dei Goblin, con tantissimi tavoli per testare in autonomia alcune delle novità e riscoprire grandi classici. Altrettanto ricco il padiglione dedicato ai giochi di ruolo, arricchita da un vasto stand dedicato all'immortale Dungeons & Dragons. Chiunque ami spendere le sue serate tra schede e manuali non può non essere uscito estasiato.
Voto: 7
Flop – Il corpo non deve patire
Dopo tanti commenti positivi, è giusto anche parlare delle dolenti note. Una su tutte è l'area ristoro, che ha mostrato il fianco ad alcune critiche. La scarsa presenza di posti per sedersi e mangiare con calma ha infatti spinto molti a rifugiarsi su scale o tavoli interni. Gli stand presenti non hanno inoltre a nostro avviso lesinato sui rincari, portando il conto per un pranzo a cifre forse fin troppo esagerate. Certo, la soluzione poteva essere il più classico dei pranzi al sacco, ma forse visto anche il grande spazio esterno si sarebbe potuto fare qualcosa di più per venire incontro ai visitatori.
Voto: 4
Flop – Dove sono i TCG?
Di tutte le vaste aree di Play, quella dedicata ai giochi di carte collezionabili ci è sembrata la più scarna. Siamo consapevoli che si tratta di una novità di quest'anno, ma l'unico team ad averci creduto davvero sembra essere stato quello di Asmodee. Un plauso va fatto all'enorme e ricchissimo stand ibrido in cui hanno trovato spazio Altered e Star Wars Unlimited. Troppo poco però per salvare il Titanic dall'iceberg. Il resto è stato infatti un mix di espositori e una schierata di tavoli tornata utile per il torneo di Yu-Gi-Oh (questo, dobbiamo dirlo, in grado di richiamare tantissimi giocatori) e per chi volesse fare una pausa rigenerante al chiuso. Spiace anche per il contemporaneo lancio di Tarkir: La Dracotempesta (di cui potete leggere nel nostro speciale), che avrebbe potuto fare da ulteriore catalizzatore. Confidiamo che il prossimo anno il tutto venga sfruttato al meglio.
Voto: 4
Flop – Seguite la coda
Cosa succede quando si combinano un enorme numero di persone ed una sola entrata? Che inevitabilmente si creano delle lunghe code. Quella d'ingresso a Play 2025 ci è però sembrata abbastanza esagerata, considerato che la stessa era presente sia parecchio prima che molto dopo l'apertura dei cancelli. Accamparsi fuori dal cancello Nord sembra essere una soluzione difficilmente percorribile per molti, dunque per il futuro si potrebbe pensare alla gestione di ingressi multipli, per snellire l'affollamento e velocizzare le entrate. Ottimo invece il parcheggio multipiano accanto alla struttura, che risolve uno dei grossi problemi di Modena. Una nota positiva, nonostante tutto.
Voto: 4
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