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Quale versione de Il Grinch è la migliore?

Il Natale non è solo Babbo Natale, ma anche il Grinch. Questo tipo verde e scontroso è diventato rapidamente una delle figure più iconiche delle festività natalizie dopo la sua prima apparizione nel libro classico del 1957 del Dr. Seuss, Come il Grinch rubò il Natale! Il Grinch ha fatto scalpore sia nella cultura pop che nelle tradizioni natalizie, dando vita a diversi film, tra cui l'iconico film live-action del 2000 con Jim Carrey. Anche se questa versione potrebbe essere la più riconoscibile, rende davvero giustizia al personaggio? E che dire del più recente film d'animazione? Ci chiediamo quale sia il miglior adattamento del Grinch: quello del 1966, quello del 2000 o quello del 2018.



Come il Grinch rubò il Natale! (1966)



Il primo adattamento del Grinch arrivò nel 1966 con una durata di soli 26 minuti. Progettato per rimanere fedele alla visione originale del Dr. Seuss, la storia segue esattamente la proposta avanzata nel libro. Diretta da Chuck Jones e con Boris Karloff come voce del Grinch, questa versione è un classico delle feste. Inoltre, la sigla, “You're a Mean One, Mr. Grinch”, è stata cantata da Thurl Ravenscroft, noto anche per il suo lavoro in film Disney come Gli Aristogatti e La carica dei 101.



È interessante notare che la pelle verde del Grinch non faceva parte del concetto originale e appare per la prima volta solo in questo debutto sullo schermo. Nei libri, il personaggio era rappresentato in bianco e nero. L'idea del colore è stata di Chuck Jones che, in collaborazione con il Dr. Seuss, ha scelto questa tonalità distintiva. Secondo alcune indiscrezioni, la tonalità di verde è stata in realtà ispirata dall'auto a noleggio di Jones all'epoca, che era della stessa tonalità.



Si può dire che questa versione sia la più classica di tutte, soprattutto perché è stata la prima. Lo speciale televisivo ha dato il via a tutto, subito dopo il debutto del Grinch nei libri. Una delle sue caratteristiche principali è la narrazione, che aggiunge un fascino unico che gli altri adattamenti non sottolineano altrettanto.



Il Grinch (2000)



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Il film degli anni 2000 è probabilmente il primo che viene in mente a molti, perché il Grinch è diventato un vero e proprio fenomeno quando Jim Carrey ne ha assunto il ruolo. Diretta da Ron Howard, questa versione apporta un tocco unico al personaggio, ma è anche ricca di Easter eggs che fanno riferimento al film del 1966, rendendo omaggio al classico e aggiungendo allo stesso tempo il proprio tocco. L'interpretazione di Carrey è iconica e porta al ruolo sia umorismo che cuore.



In questo adattamento, il personaggio del Grinch viene approfondito grazie al tono comico e al fulcro della storia: perché odia il Natale? L'intero passato del Grinch viene esplorato per fornire una ragione per la sua amarezza, il che rende il film più comprensibile e accattivante per il pubblico. È più facile empatizzare con la creatura brontolona quando si comprende il suo passato.



Inoltre, Cindy Lou Who (Taylor Momsen) svolge un ruolo fondamentale nel guidare il Grinch e nel cambiare la sua prospettiva sul Natale. Questa versione lo umanizza in un modo che il film del 1966 non aveva voluto fare, aggiungendo uno strato di profondità emotiva al film. Inoltre, la canzone “Where Are You, Christmas?” cantata da Cindy Lou Who, è diventata rapidamente un punto fermo nelle playlist natalizie di molti fan.



The Grinch (2018)



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Che sia perché è la più recente e aggiornata con la tecnologia, la versione 2018 cattura l'attenzione con tutti i suoi piccoli dettagli. Inoltre, ci regala un Grinch più sviluppato dal punto di vista emotivo. Mentre il film del 2000 esplorava la sua storia, questo nuovo film fa un passo avanti, offrendo una ragione leggermente diversa e forse anche più toccante per il suo odio per il Natale. Questo rende il suo viaggio nel film più coinvolgente.



Diretto da Scott Mosier e Yarrow Cheney e con la voce di Benedict Cumberbatch, il Grinch del 2018 porta anche un tocco più comico con le sue battute. Rispetto alla versione del 2000, fa un ottimo lavoro intrattenendo gli spettatori in cerca di una bella risata. Il design è un altro punto di forza, in quanto si allontana dall'estetica originale che doveva essere un po' più spaventosa, offrendo un look più accessibile e visivamente accattivante.



Perché la versione del 1966 de Il Grinch è ancora la migliore?



La scelta è allettante; dopotutto, ognuno di essi centra determinati punti. Quello che non ha l'uno, lo ha l'altro. Tuttavia, sebbene le diverse versioni siano un ottimo modo per stare al passo con le nuove generazioni, è difficile immaginare che qualcuna di esse superi completamente l'originale. Il Grinch è diventato un tale punto fermo del Natale che non mettere il suo primo adattamento al primo posto sembra andare contro tutto ciò che ha rappresentato. Inoltre, vale la pena ricordare che How The Grinch Stole Christmas! del 1966 vede la partecipazione dello stesso Dr. Seuss, aggiungendo una speciale autenticità che nessun altro adattamento può eguagliare.



La prima versione non è un semplice film, ma una fedele rivisitazione del libro originale che ha introdotto il personaggio e che crea un profondo senso di lealtà tra gli spettatori. Quante volte ci capita di vedere remake e reboot di film, per poi scoprire che quasi sempre preferiamo l'originale? È perché la prima versione ha gettato le basi, innescando quella che potremmo definire “memoria affettiva”.

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ieri alle 16:11

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