All You Need is Help – Recensione Speedrun
Abbiamo chiesto aiuto ai ragazzi di Q-Games per realizzare la recensione Speedrun di All You Need is Help. Pensato espressamente per un minimo di due giocatori, questo puzzle game si è dimostrato una sfida ben più complessa di quanto lo stile carino e coccoloso faccia presagire.
Il mio corpo che cambia nella forma e nel colore
Come cantavano i Litfiba nella celebre canzone che fa da titolo al nostro paragrafo, All You Need is Help è un puzzle game collaborativo che si basa principalmente su forme e colori. Da due a quattro giocatori potranno partecipare a una sfida fatta di rapidi mini giochi, impersonando ognuno una creatura quadrata dalla faccia animalesca. Personalizzabili nello stile grazie a un sistema gatcha nel quale investire monete in-game, i vari personaggi non hanno abilità uniche, se non quella di potersi muovere.
Una volta radunata la propria squadra, fornendo il codice stanza o giocando in locale, potremo avviare dal tabellone al centro del villaggio una partita. Queste consistono in semplici puzzle ambientali da risolvere, in cui dovremo ad esempio premere bottoni o far arrivare una pallina alla fine di un percorso. La vera sfida è però rappresentata dall'impossibilità per i nostri eroi di ruotare. Una volta avviato lo schema, ogni personaggi si tramuterà in una forma variabile in stile Tetris. Dovremo essere abili a utilizzarle per risolvere i puzzle proposti.
Per farlo, dovremo affidarci ai nostri compagni per girarci nelle posizioni richieste, impresa tutt'altro che semplice. Se pensate che basterà una buona coordinazione, vi sbagliate di grosso: All You Need is Help è il classico gioco che vi poterà a urlarvi addosso nel tentativo di raggiungere l'obiettivo comune.
Il gameplay di All You Need is Help
Come abbiamo anticipato, il core di All You Need is Help è legato alla risoluzione di enigmi ambientali. Oltre alle sfide di cui vi abbiamo già parlato, avremo anche prove in cui posizionare i personaggi a coprire una sagoma e altre che vi lasciamo scoprire. Ogni livello è sempre accompagnato da un timer relativamente generoso, entro il quale completare la richiesta, che mette comunque una doverosa ansia. Il fallimento non poterà penalità, mentre il successo farà guadagnare monete e permetterà di premiare i giocatori con cuori in base all'abilità dimostrata.
Il sistema, seppur semplice, funziona molto bene. La grafica colorata in stile Yoshi Wooly World è molto curata, così come la soundtrack cozy. Le voci dei personaggi che escono dal controller sono un'idea simpatica, ma risultano forse troppo fastidiose, senza contare che sono purtroppo in inglese, così come del resto l'intera opera. Ottima invece la realizzazione generale: All You Need is Help non ha avuto problemi di bug o di fluidità durante le nostre partite.
Quel che è certo è che il titolo di Q-Games resta un prodotto per una cerchia ristretta di giocatori. Per affrontare le sfide dovremo essere almeno in due, con entrambi i partecipanti che controlleranno una coppia di creature. Seppur con una mappatura dei comandi intelligente, che usa i due lati del controller, alcuni potrebbero trovare l'impresa snervante. Meglio quindi giocare in quattro, con tutte le necessità e limitazioni del caso. All You Need is Help può essere un ottimo spezza noia, che alla lunga però perderà parte della sua carica.
Il Platino di All You Need is Help
Se siete quel genere di cacciatori che non amano il farming, allora la lista di All You Need is Help potrebbe essere la vostra kriptonite. Trattandosi di un titolo senza una particolare storia o una progressione, è facile capire come le richieste siano più che altro cumulative. Dovremo inviare 1500 cuori, riceverne il doppio e completare varie richieste di miscellanea. Un Platino decisamente time consuming, seppur non complesso: a voi decidere se il gioco vale la candela.
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