Horizon Zero Dawn Remastered – Recensione
Siamo nel 2024 e l'industria del gaming sembra essere un po' a corto di idee, andando a ripescare nel passato per riproporre capolavori senza tempo (tipo The Last of Us) in tutte le salse, sia come remake (qualcuno ha detto Resident Evil?) che come Remastered. Horizon Zero Dawn non è da meno e questo primo capitolo è riproposto per PlayStation 5, sfruttando a pieno le caratteristiche straordinarie della console, come il suo SSD, il suo controller DualSense e la potenza di calcolo ben superiore a PlayStation 4. Vediamo nel dettaglio i miglioramenti di questa versione nella recensione di Horizon Zero Dawn Remastered.
Un pizzico di storia
Era il 2017 e l'universo dei giocatori PlayStation 4 poteva mettere le mani su Horizon Zero Dawn, nuova creazione di Guerrilla Games, celebre per la lunga e prolifica serie sparatutto Killzone. Hermen Hulst e soci diedero un completo cambio di rotta allo studio e questa nuova ambientazione, nuovo personaggio iconico, Aloy, e la sua tribolata storia piacquero molto al pubblico, tanto da far uscire un secondo capitolo (Horizon Forbidden West) nel 2022, cinque anni dopo l'uscita del primo.
Da allora si sono rincorse le voci di uno sviluppo di un titolo esclusivamente multiplayer a tema Horizon, ma per ora ci sono solo rumor e poche voci ben confuse. Nondimeno, le recenti tragedie videoludiche causate da flop colossali potrebbero aver fatto ritornare sui propri passi alcuni dirigenti un po' troppo “ottimisti” sulla facilità di guadagno mediante il multiplayer.
Detto questo, siamo alla fine di ottobre 2024 e ci viene riproposta la Remastered di un titolo uscito appena sette anni fa, che potrebbe sembrare superflua, data l'alta qualità del capitolo originale. Chiaro è che il primo capitolo di un titolo soffre sempre se paragonato ai successivi (vedasi ad esempio il primo Uncharted su PS3 in confronto al terzo), ma è semplicemente l'evoluzione della tecnologia. Questa nuova versione ha quindi il compito di far ricredere gli scettici e apportare importanti migliorie a un prodotto relativamente recente.
Cosa cambia veramente?
La domanda principale che tutti si fanno quando una Remastered viene proposta è sempre una: cosa cambia veramente? Partiamo da un presupposto. Il nome “Remastered” ha l'equivalente italiano di “rimasterizzato”, ovverosia riscritto, migliorato, ottimizzato e perfezionato. Possiamo dire che queste sono caratteristiche facilmente riscontrabili nella Remastered di Horizon Zero Dawn. Sin dalle primissime scene è evidente che ci sia stata una cura particolarmente intensa per l'illuminazione, le espressioni facciali, la possibilità espressiva e in generale la capacità di trasmettere emozioni mediante la posizione di occhi, sopracciglia, zigomi e via dicendo.
Guardando sempre il piano estetico possiamo tranquillamente trovare un maggiore realismo del fogliame, così come dell'erba, del muschio, della neve e delle superfici calpestabili. Nondimeno, i centri frequentati da NPC sembrano decisamente più affollati, ricchi, vivi e avvolgenti.
Il gioco gira a 30 FPS in 4K oppure a 60 FPS con risoluzione variabile, ma non c'è nessun paragone da fare. Molto meglio un gioco che gira a 60 FPS e FHD rispetto a 30 FPS con qualunque risoluzione spaziale. Semplicemente il fogliame, il dettaglio della corteccia, del terreno o di qualunque altra cosa passa in miliardesimo piano rispetto alla velocità e alla fluidità del gioco. Chiaramente abbiamo anche l'ottimizzazione per PS5 PRO, hardware sul quale preferiamo non esprimerci.
Il vento e in generale la fisica del gioco sono affinati ma non stravolti, andando a creare una uniformità con il secondo capitolo, Forbidden West, in modo da armonizzare il tutto e permettere un passaggio senza soluzione di continuità tra i due. Era proprio necessario? Ai posteri l'ardua sentenza, ma siamo sicuri che molte persone sapranno apprezzare il lavoro mirabile svolto da Nixxes, con il supporto di Guerrilla.
Le novità di questa Remastered sono tutte qui?
No, non è tutto qui. Horizon Zero Dawn Remastered, come stiamo vedendo nella nostra recensione, è più del solo gioco base. Sono infatti compresi nel pacchetto l'artbook digitale, il quale contiene tutti i lavori artistici, i disegni, i bozzetti preliminari del gioco, così come molti altri disegni sulle capanne, sui personaggi della storia e sulle macchine presenti nel gioco. Perfetto per farsi una cultura a tutto tondo sull'universo di Horizon.
Nondimeno, è compreso il DLC Frozen Wilds, il quale era compreso nella Complete Edition del gioco base, la quale fu regalata nel 2021 da Sony nel programma “Play at Home“. Come ulteriore aggiunta sono presenti numerosi kit da utilizzare nel gioco, cioè Abito e arco Carja, Abito e arco Banuk, Pack Viaggiatrice Banuk, Pack Guardiana Nora, Pack Mercante Carja. Insomma, si tratta di un'esperienza per scoprire Horizon a 360 gradi, utile anche per coloro che si fossero persi ogni possibilità di giocare prima d'ora l'opera e volessero finalmente avvicinarsi all'avventura di Aloy.
Horizon Zero Dawn Remastered è un acquisto da fare?
La seconda domanda, posto il fatto che una remastered dopo soli sette anni può non essere indispensabile, è questa: vale la pena acquistarlo? In questo caso, la risposta non può che presentare diverse sfaccettature. Se avete giocato il titolo al day one o giù di lì e vi è piaciuto allora probabilmente la risposta giusta è sì, certo. A distanza di anni, potrete infatti riscoprire questa grande avventura, con tutte le migliorie e le aggiunte del caso. Non esiste ad oggi un modo migliore per vivere il viaggio di Aloy.
Allo stesso modo, se non avete mai giocato Horizon Zero Dawn vi consigliamo di farlo, sfruttando la potenza di PlayStation 5 per tuffarvi in un mondo incredibile. Importante segnalare anche un altro dettaglio: se possedete una copia (fisica o digitale) di Horizon Zero Dawn (sia liscio che Complete Edition) allora potrete acquistare la Remastered per solamente dieci euro. Non male, vero? In alternativa il pacchetto completo costa 49,99 euro, cifra comunque incredibilmente onesta considerato il valore dell'opera.
Tenendo presente il prezzo del titolo nel 2017, acquistare la sua versione completa nel 2024 con tutta una serie di miglioramenti non è poi così male, sia che dobbiate partire da zero, sia che si tratti di un upgrade della vostra precedente edizione.
Il Platino di Horizon Zero Dawn Remastered
Per tutti i Platinatori ci sono nuovi trofei, essendo di fatto una nuova versione del gioco. Dalle nostre prove e dai test preliminari non abbiamo trovato nessun auto-pop dei trofei, ma potrebbe essere una caratteristica che verrà sistemata (o aggiunta in futuro). C'è una nuova lista trofei pari a quella del primo titolo, con il gioco base separato dal DLC (che contiene due liste separate tra loro) e la Nuova Partita +. Insomma, per chi vorrà tentare l'impresa tutto sarà facile, dato che il gioco è terminabile alla difficoltà Storia e la Nuova Partita + alla massima difficoltà è facilissima se viene utilizzata l'armatura della Tessitrice di Scudi. In una cinquantina di ore farete tutto.
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