Play Modena: Ruolo, Esperienza e Narrazione nella tre giorni dedicata al gioco
Siamo entrati finalmente nella settimana che ci condurrà fino a Play: Il Festival del Gioco, pronto a radunare nella città di Modena migliaia di appassionati di giochi da tavolo, di ruolo e non solo. Per presentare al meglio l'evento, il direttore artistico Andrea Ligabue ha raccontato tutte le meraviglie della quindicesima edizione di Play.
Il tema scelto è “Ruolo, Esperienza e Narrazione”, in onore delle celbrazioni per il cinquantesimo anniversario di Dungeons & Dragons. Gli organizzatori hanno scelto di giocare sulle tre parole chiave: “Ruolo” è inteso sia come gioco di ruolo che come ruolo del gioco nella società moderna. Un'evoluzione costante, che coinvolge tantissimi attori aumentati vertiginosamente nel corso degli anni.
“Esperienza” invece può essere sia nel gioco che di gioco, mentre “Narrazione” vuole sottolineare l'importanza dello storytelling in tutte le sue forme. Tre parole, tanti significati, per un'edizione di Play ancora più ricca e completa. Tanto gioco, ma anche tanti eventi, come interessanti conferenze e un'affascinante mostra dedicata proprio a Dungeons & Dragons. Gli spazi fieristici di Modena saranno sfruttati al massimo, con eventi indoor e outdoor e persino un padiglione aggiuntivo.
Quest'anno, si è come detto puntato a una diversa gestione degli spazi. Il padiglione B, come visibile sulla mappa ufficiale, sarà dedicato quasi interamente ai giochi di ruolo. Nel padiglione A si dipaneranno gli stand dei giochi da tavolo, mentre l'area C sarà lo spazio della Tana del Goblin. Proprio grazie a questa collaborazione, ci sarà spazio a tanti premi internazionali, per celebrare le opere di maggior successo.
I contenuti però non si fermano qui, perché quest'anno Play vanta un intero padiglione scientifico: il gioco si mischia alla didattica, per suscitare curiosità e interesse in utenti di ogni età. Tra i grandi partner troviamo l'Azienda USL di Modena, che mette in campo i temi dell'accoglienza, dell'accessibilità e del gioco sano.
Quest'ultimo, in particolare, viene promosso in collaborazione con i reparti di Neuropsichiatria infantile e Salute mentale adulti in contrapposizione e prevenzione al gioco d'azzardo. Il tutto viene allargato all'importante tema del gioco inclusivo, sottolineandone l'aspetto relazionale ed educativo.
Non si tratta però dell'unica collaborazione di Play: saranno infatti presenti l'INAF, Istituto nazionale di fisica nucleare, l'istituto di oceanografia e molti altri ancora. Torna anche il progetto Play History, grazie al quale verranno presentati giochi a carattere storico. Questi non sono però visti come strumenti educativi quanto come prodotto culturale in grado di formare gli studenti.
Durante Play verranno presentati anche tre prototipi (1 gioco di ruolo e 2 giochi da tavolo dedicati alla Via della seta e alla Riforma protestante) costruiti da studenti di UNIGE durante corsi universitari.
Chiude il cerchio delle collaborazione quella consueta con UNIMORE, che metterà in campo tanti interessanti progetti tra cui quello denominato Ragazzi Digitali, incentrato sulla realizzazione vi videogiochi. Nei 100 metri quadri di spazio utilizzato, troveremo anche un gioco che permetterà di scoprire meglio il daltonismo.
Insomma, i giocatori saranno sicuramente intrattenuti per i tre gioni di festival. Vi ricordiamo che Play si terrà da venerdì 17 a domenica 19 maggio: per ingannare l'attesa potete guardare i vari Road to Play pubblicati dall'organizzazione. Appuntamento quindi a vererdì, quando come da tradizione verrà il momento di augurare “buon gioco a tutti”!
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