Ero ad una festa e mi sono ritrovato per l'ennesima volta in una situazione che mi capita da tutta la vita, e quale occasione migliore se non questa per chiedere l'opinione dei compagni ludomediani.
È da quando sono piccolo che arrivato ad un certo punto durante le feste o le cene vado in burnout, sento il bisogno di staccare. Questo capita in 2 circostanze, o quando si sta svolgendo una attività che non mi interessa e faccio una fatica enorme ad integrarmi o quando una festa o una cena si protraggono per tempi biblici.
Un altro problema durante queste feste è che tutti sembrano selettivamente sordi a quello che dico: capita a chiunque di non ascoltare il prossimo nel caos ma ho notato che in queste occasioni è praticamente impossibile essere ascoltati, parli con una persona e questa non ti caga di striscio, continua a guardare dritta come se non esistessi proprio in quel momento.
Tutto questo mi rende difficilissimo socializzare in questi contesti e tendo ad isolarmi. Di base non sono affatto introverso ma in questi contesti mi sento a dir poco asociale e non riesco minimamente ad integrarmi, ragion per cui preferirò sempre le cenette intime tra amici o familiari alle grandi feste con tanti amici o tanti parenti.
La cosa che più mi perplime è questa mia incapacità di farmi ascoltare per questo scrivo qui sopra, capita solo a me o anche a voi che in un contesto sociale proviate a parlare in tutti i modi possibili anche con toni di voce alti ma gli altri vi ignorano totalmente in una maniera che a parti inverse non riuscireste mai ad immaginare? Cioè io mi chiedo davvero che minchia succede, se mi ignorano volutamente o davvero non riescono a rendersi conto che una persona a pochi passi da loro sta cercando in tutti i modi di comunicare
Reita.Roses
Ti giuro non sono ironico: dato che si tratta di feste, sicuro che i tuoi interlocutori sono lucidi? Magari sono solo accannati.
Fonzie
Lol ci starebbe ma no, non è un problema di lucidità, forse sono io il problema se sta cosa capita solo a me, l'unica cosa sicura è che mi succede da tutta la vita con tantissime persone tra amici e parenti ed è una tortura
Neve Valkoinen
dipende, cosa stavi cercando di dire in questo caso?
cmq "tranquillo", spesso ti cagano, semplicemente non vogliono risponderti o non sanno come
Fonzie
Mah non saprei farti un esempio specifico, in generale quando chiami qualcuno o provi a fare conversazione e lo vedi zombieficato che non si accorge di nulla, a me sembra che genuinamente non si rendano conto che gli stai parlando ma a parti inverse mi capita praticamente mai di essere così preso da non rendermi conto che mi stanno parlando
dttsu
Nel momento in cui cerchi un contatto con il prossimo, realizzi che non ne hai poi così bisogno, per questo potresti apparire freddo e distaccato o, nel tuo caso, isolandoti.
Ti faccio una domanda: hai rimpianti per non aver parlato con X e Y quella sera?
Fonzie
Non mi definirei propriamente un lupo solitario anzi in passato ho sofferto proprio causa solitudine, agli antipodi invece odio tutti i contesti in cui non riesco a comunicare come discoteche, aperitivi con musica altissima o feste così tanto affollate da creare l'effetto opposto per questo finisco per isolarmi, diciamo che un rimpianto esistenziale non ce l'ho ma ma comunque mi dispiace finire isolato in contesti di socialità
valeyvonne
Capitava anche a me la stessa identica cosa, anche se io in contesti di questo tipo divento introversa. Dico "capitava" perché ho imparato a sfanculare situazioni di questo tipo, dove qualsiasi cosa (il divertirsi, il bere, il dover parlare, ecc) diventi così "obbligatoria" (almeno è una mia sensazione) e invece di unire più persone si ottiene l'effetto contrario. A 33 anni ormai sfanculo tutto ciò che mi fa sentire come descritto sopra, soprattutto se sono circondata da persone che il giorno dopo dimentico istantaneamente
dttsu
"tipo, dove qualsiasi cosa (il divertirsi, il bere, il dover parlare, ecc) diventi così "obbligatoria" (almeno è una mia sensazione) e invece di unire più persone si ottiene l'effetto contrario."
Esattamente
Fonzie
Molto interessante il punto sul doversi divertire per forza, secondo me c'è da ragionarci su perché va a braccetto con la FOMO e rappresenta uno dei problemi dei nostri tempi
Gerryddio
Caparezza insegna
Enima
Per la prima cosa, è semplicemente la batteria sociale che ti si esaurisce, è normale. Per la seconda invece no, se la gente ti ignora forse vuol dire che tanto in buona compagnia non sei. Ascoltare è un atto di rispetto e stima prima di tutto. Io cerco sempre di ascoltare anche persone che non sono mie amiche, per il semplice "ringraziamento" di avermi voluto dire qualcosa, che non è da poco.
Gerryddio
Non so in che tipo di feste vai di solito, ma io tendo a stare molto lontano da discoteche, eventi con musica altissima e locali pieni di snob davanti a calici di vino che se sono pieni di tavernello neanche se ne accorgono...
Non mi piacciono questo tipo di feste semplicemente perché non mi divertono e soprattutto molto semplicemente non ti permettono di dialogare per il caos generale, piuttosto preferisco delle feste o degli eventi con poche persone, anche perché in quelle situazioni hai più possibilità di parlare con qualcuno e hai la certezza di essere ascoltato
Alan Crocker
L'ultima festa a cui sono stato è stata insoddisfacente.
Non mi hanno invitato!
Non mi hanno dato dei Fonzies!
Sui bicchieri di plastica non c'era scritto il mio nome!
Non si poteva fare pallonetto, palloforte
Il gioco della scopa, un gioco della bottiglia
Non si poteva fare niente!
...non c'era amicizia
Poi non c'era convenienza, non c'era cortesia...
E arrivando non avevo visto neanche l'ampio parcheggio all' ingresso...
Nitrola Bombardella
Ma come mai odi i trans?
Barattolo il Giusto
No, capita anche a me. La prima molto spesso, la seconda ogni tanto. Non ho mai capito bene perché, ma ho imparato a conviverci. In fondo, se ho bisogno di staccare non essere ascoltati è una buona scusa per prendersi un minuto per se