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Come sarà il gaming fra 20 anni ?

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Solo giochi multiplayer online sul Metaverso. Nell'ultima edizione dell'E3, gli organizzatori faranno un nuovo "save player one", ma Zuckerberg, che ormai diventerà padrone di tutto insieme ad Elon Musk, darà il via alla caccia agli sviluppatori e videogiocatori che ancora desiderano giochi single player. Così "save player one" non diventerà più una porzione dell'E3, ma un movimento ludopolitico contro il sistema.

Tutto questo accadrà mentre i videogiochi verranno considerati come sostanze stupefacenti, un trend che nascerà prima in Italia, ma poi verrà esportato nel resto del mondo proprio da chi vuole la morte dei giuochi single player. Nel frattempo, i videogiocatori che si sono dati alla macchia per non tradire la loro passione, creeranno una criptovaluta e venderanno NFT per finanziarsi. E' na robba.

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Se continuiamo così, sarà pieno di giochi discreti/appena sufficienti/mediocri con rari ottimi giochi e il pubblico che si accontenterà anche della mer*a.

 

@robertbratosin infatti sto parlando del gaming tra 20 anni. E comunque già ora avere 70% di giochi solo discreti o anche mediocri è davvero grave. Ma non c'è da meravigliarsi, il pubblico ormai assegna 8 e 9 anche ai giochini, così come la critica (spinta dai publisher e dalle views)

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Credo siamo arrivati ad un plateau del processo evolutivo, dipendente principalmente dallo sviluppo tecnologico della computazione e dell'informatica di consumo, perché non va dimenticato che ogni dispositivo di gioco dal cabinato di Space Invaders ai mega PC masterrace odierni restano dei computer assoggettabili al modello canonico di Von Neumann ed ogni videogioco resta un software come altri.
Se la computazione di consumo non esce dallo steccato dal modello attuale, l'esperienza di utilizzo ricreativo non cambierà più di tanto: ci saranno sì dispositivi diversi per la fruizione (concettualmente non c'è differenza tra una manopola e un pulsante o una serie di sensori nervosi, restano dispositivi di input che trasducono azioni meccaniche in variazioni di tensioni elettriche) che variano l'esperienza, ma non sarà da considerarsi un'evoluzione. Questo è il motivo per cui non sono così entusiasta di VR, metaversi e simili.
Se invece si passerà a modelli diversi come quello quantistico allora lì si aprirà un mondo nuovo.

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Difficile dirlo con certezza ovviamente... ma se prendesse piede sta storia del Metaverso mi immagino che in qualche modo trovino la possibilità di portare anche il gaming ad un livello superiore di immersività... una specie di VR ma molto più godibile insomma.

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