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27z

Pensieri sparsi su Cloud Atlas, visto pochi giorni fa.

E' un ottimo film: regia impeccabile, attori di alto livello che danno il meglio di sè in molteplici parti (e sono contento di constatare che Halle Berry sia ancora gnocca), profondità della storia e dei molteplici messaggi, scenografie e ricostruzioni accurate.
Di tutti i periodi storici ricostruiti, quello degli anni '70 è quello che mi ha colpito di più: anche dai piccoli particolari (come i personaggi che sfumacchiano) si "respirava" davvero l'atmosfera di quegli anni!
Ma la "vita" che più mi è rimasta impressa nella mente è quella del vecchio editore... xd (anche se tutte le storie mostrate hanno una grande carica emozionale, anche per come sono mostrate).

Il problema, secondo me e come alcuni recensori hanno notato (chi più, chi meno), è la struttura del film.
Se è vero che il montaggio e la regia è riuscito a tenere l'attenzione del pubblico viva fino alla fine, dall'altra la struttura a "Zapping" è stata gestita in maniera troppo confusionaria. E non è una sensazione limitata solo ad alcuni, pochi spettatori.
Fin dai primissimi minuti lo spettatore deve seguire ben 6 storie, 6 linee narrative, di cui una si sviluppa pure come un flashback (l'anziano capraio che racconta gli eventi passati).
Oltre a tenere a mente questo, vi sono poi tutta una serie di richiami tra le varie reincarnazioni, alcuni facilmente individuabili, altri meno. In un libro si può anche fare ma nel cinema, anche con due ore e passa di riprese, è un impresa da non poco!
Non credo che bisogna stupirsi se alla fine del film una parte del pubblico, benchè cosciente del profondo significato del film e della cura con cui è stato realizzato, provi un senso di disorientamento.
Come se, invece di un film, si stesse assistendo uno zapping temporale (parlo di zapping anche perchè certi passaggi avvengono troppo velocemente e magari anche solo per pochi minuti, inspiegabilmente) incrociato col gioco "trova le differenze" (che nel film diventano similitudini).
Una caratteristica che pretenderebbe di rendere Cloud Atlas un prodotto colto, suggestivo e visionario ma in realtà lo penalizza.

Personalmente, per questo problema, l'ho trovato un film riuscito non dico a metà ma a 3/4.
E no, non ditemi come ho letto in svariate recensioni, che è necessario leggere il libro che comprenderlo meglio, perchè dire ciò equivalrebbe a dire che il film (che, ricordo, dovrebbe essere un opera artistica capibile e godibile di per sè) ha fallito anche riguardo la narrazione.
E così non è, non mi pare che lo sia.

Ok, ok, forse son troppo cattivo: andate a vedere Cloud Atlas e non ne rimmarrete delusi!
A me è piaciuto, nonostante il difetto riscontrato.
Credo non vi siano molti film karmici come questo (curiosamente la parola "Karma", che riassumerebbe perfettamente il messaggio e la filosofia di fondo del film, non viene praticamente mai usata, da quello che ricordo) o comunque nessuno così accuratamente realizzato e recitato.
Se però pensate di andare a vedere un fenomeno cinematografico al pari del primo Matrix... toglietevolo dalla testa. Cloud Atlas e Matrix non sono paragonabili.

P.S. credo farò una strage se vedrò un altro gruppo di persone alzarsi ed uscire dalla sala nel bel mezzo della proiezione: insomma, pensavate di andare a vedere l'ennesima commedia "idiota" all'italiana?