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Su Age of Empires: la stanza dei Re

Per gli amanti di Age of Empires II, entrate se avete il gioco e fateci sapere se vi va di organizzare qualche partita!

Gli Aztechi

  • Unita' speciale : guerriero giaguaro (fanteria)
    http://images1.wikia.nocookie.net/__cb20091223161912/ageofempires/images/3/3e/Jag_warr.jpg
  • Bonus squadra : le reliquie generano il 33% di oro in piu'
  • Tecnologia riservata : bonus di attacco della fanteria +4
  • Osservazioni militari : velocita' creazione di unita' militari +15%
Spoiler · MostraNascondiDopo il 1100, la situazione politica della popolosa e florida valle centrale del Messico si fece più complicata. La potenza degli Aztechi aumentava e i loro domini si facevano sempre più estesi. Si trattava di una popolazione originariamente residente nelle regioni più settentrionali, che migrò verso la valle occupando, da principio con piccoli stanziamenti, le coste del grande lago situato al suo centro. Nella loro scala sociale, i ranghi più alti erano riservati ai guerrieri e l'impostazione della comunità sul valore militare diede loro un certo vantaggio sulle popolazioni rivali. Alla fine del XV secolo, gli Aztechi controllavano tutto il Messico Centrale con un impero che si reggeva da una parte sulla potenza militare, dall'altra sui tributi pagati da tutti i popoli sottomessi.

Nei confronti delle civiltà che li precedettero, gli Aztechi ebbero tuttavia un atteggiamento positivo e attingevano alla loro cultura traendone tutti gli insegnamenti possibili. E nel complesso produssero autonomamente poche novità. La principale fonte di sostentamento era l'agricoltura, che sfruttava tecniche alquanto avanzate. Tra le attività in cui eccelsero vi fu senza dubbio l'architettura, il cui alto livello era testimoniato dai grandi e sontuosi edifici che eressero. Avevano un'ottima conoscenza della lavorazione dei metalli, ma non conoscevano il ferro. L'uso di ingranaggi e macchinari era limitato e, poiché non possedevano animali domestici di cui sfruttare la forza, non sfruttavano la ruota per il trasporto.

Una delle caratteristiche distintive della cultura azteca fu la propensione a offrire sacrifici alle divinità.
Secondo la loro religione, era necessario sacrificare vittime per dare al Sole la forza di nascere ogni giorno. I sacrifici umani venivano compiuti su grande scala e non era raro che se ne consumassero anche diverse migliaia in un solo giorno. Le vittime venivano decapitate o squartate e il loro cuore veniva strappato ancora palpitante. I sacrifici venivano compiuti sulla sommità di alti templi, per essere più vicini al sole, mentre il sangue poteva scorrere all'ingiù, verso la terra. Anche per quanto riguardava i raccolti, e in particolare quello del granoturco (o mais) che stava alla base di tutta la loro economia, ritenevano che potessero variare a seconda della regolarità con cui offrivano nuove vittime in sacrificio.

Questo spiega anche il controllo non estremamente rigido che esercitavano sulle città sottomesse. Ogni rivolta, infatti, era un'occasione per catturare nuovi prigionieri da sacrificare.
In tempo di pace veniva organizzata la cosiddetta Guerra delle ghirlande, un vero e proprio combattimento in cui i guerrieri potevano mostrare coraggio e abilità, ma il destino degli sconfitti era spesso quello di ingrossare le fila delle vittime sacrificali. I combattimenti si svolgevano con una clave di legno e l'avversario non doveva essere ucciso, ma colpito fino allo stordimento. In alcune occasioni, tuttavia, la lotta era all'ultimo sangue e in questo caso ai bastoni venivano applicate borchie con affilate lame di ossidiana.

Osservata retrospettivamente, la civiltà azteca appare chiaramente destinata all'estinzione, nonostante le avanzate tecniche agricole e la raffinatezza in campo artistico. Tanto che non fu in grado di tramandare nessun significativo ritrovato tecnologico, né particolari convinzioni religiose o teorie politiche. La fine della civiltà azteca fu molto brusca e giunse con lo sbarco degli Spagnoli, sul principio del XVI secolo. Già devastati dalle epidemie portate dai primi mercanti europei di passaggio, gli Aztechi furono piegati da un esiguo manipolo di spagnoli, muniti di spade d'acciaio, armi da fuoco e pochi cavalli, animali sconosciuti agli indigeni. La crudeltà per cui rimangono famosi si ritorse contro gli stessi Aztechi e contribuì alla loro caduta, infatti per gli Spagnoli non fu difficile trovare alleati tra le popolazioni non azteche del Messico.

I Britanni

  • Unita' speciale : arciere con arco lungo (arciere)
    http://images1.wikia.nocookie.net/__cb20080808193428/ageofempires/images/0/05/Longbowman.gif
  • Bonus squadra : velocita' di lavoro nelle aree di tiro con l'arco +20%
  • Tecnologia riservata : gittata arcieri a piedi +1 , attacco torri +2
  • Osservazioni militari : gittata degli arcieri a piedi +1 all'eta' dei castelli e +1 all'eta' imperiale (totale +2)
Spoiler · MostraNascondiIn seguito al ritiro delle legioni romane in Gallia (regione corrispondente alla moderna Francia) intorno all'inizio del V secolo, le isole britanniche entrarono in un periodo di oscurantismo che durò diversi secoli e di cui non sono rimaste testimonianze scritte. La cultura romano-britannica che era esistita nei 400 anni di regno dei Romani scomparve nel periodo dell'implacabile invasione e migrazione dei barbari. I Celti giunsero dall'Irlanda e una tribù chiamata Scotti diede il nome alla parte settentrionale dell'isola principale, la Scozia. I Sassoni e gli Angli giunsero dalla Germania, i Frisi dalla moderna Olanda e gli Juti dall'odierna Danimarca. Entro il VII secolo gli Angli e i Sassoni controllavano gran parte della moderna Inghilterra. Entro il IX secolo erano rimasti in mani celtiche solo il Galles, la Scozia e la Cornovaglia occidentale.

I nuovi abitanti furono chiamati Anglosassoni, dai nomi di Angli e Sassoni. Gli Angli diedero il loro nome alla nuova cultura (Inghilterra significa "terra degli Angli") e l'inglese, la lingua di origine germanica che portarono con la loro venuta, prese il posto della lingua celtica nativa e del latino precedentemente importato. Nonostante ulteriori invasioni e persino una successiva conquista militare completa, la parte orientale e meridionale della grande isola britannica è stata da allora chiamata Inghilterra e Inglesi i suoi abitanti.

Nell'anno 865 la relativa pace che regnava in Inghilterra fu distrutta da una nuova invasione. I Vichinghi danesi, che fino ad allora avevano effettuato scorrerie in Francia e in Germania, formarono un grande esercito e volsero la loro attenzione all'Inghilterra. Nel giro di dieci anni la maggior parte dei regni anglosassoni cadde o si arrese. Resistette solo la Sassonia occidentale, il moderno Wessex, sotto Alfredo, l'unico sovrano inglese ad essere chiamato "il Grande".

L'Inghilterra fu divisa tra i Vichinghi, i Sassoni occidentali e qualche altro regno inglese per quasi 200 anni. Il territorio vichingo prese il nome di Danelaw, che significa "sotto la legge danese". I Vichinghi, per non intraprendere altre azioni bellicose, pretesero gravosi tributi, il cosiddetto Danegeld o "oro danese", mentre i Danesi si convertirono al Cristianesimo e gradualmente divennero più stabili. Col tempo gli Inglesi si ribellarono ai Danesi e nel 954 fu ucciso l'ultimo re vichingo di York. L'Inghilterra per la prima volta fu unificata sotto un re inglese del Wessex.

Nel 1066 il Witan, il concilio del re, offrì la corona a Harold, figlio del Conte di Wessex. Altri due erano i pretendenti al trono: Harald Hardrada, il "sovrano severo", re di Norvegia, e il Duca Guglielmo di Normandia. Il norvegese sbarcò per primo, in prossimità di York, ma fu sconfitto da Harold nella battaglia di Stamford Bridge. Subito dopo la vittoria, Harold obbligò il suo esercito a marciare verso sud per affrontare Guglielmo ad Hastings. L'esito della battaglia rimase incerto per tutto il giorno, ma al crepuscolo Harold fu ferito mortalmente da una freccia che lo colpì a un occhio. Per i due anni successivi Guglielmo, detto il Conquistatore, consolidò la sua conquista dell'Inghilterra.

Durante gli anni seguenti i successori di Guglielmo impegnarono se stessi e il paese in una serie di imprese belliche per tentare di espandere o difendere i possedimenti in Francia. La Guerra dei Cent'anni, un conflitto tra l'Inghilterra e la Francia che durò dal 1337 al 1453, fu scatenata dalla pretesa di un re inglese al trono di Francia, a causa di relazioni familiari nate da matrimoni, ma i motivi reali della guerra furono il controllo del commercio della lana, che era fonte di enormi profitti, e il supporto che la Francia manifestava per l'indipendenza della Scozia. La prima parte della guerra fu caratterizzata da una serie di improbabili, eppure complete, vittorie inglesi, grazie in genere agli arcieri con arco lungo in grado di decimare da lunga distanza le file dei cavalieri francesi dalle eleganti armature.

Gli Inglesi non riuscirono tuttavia a riportare una vittoria totale e i Francesi reagirono. Guidati da Giovanna d'Arco, una giovane contadina che professava di essere ispirata da Dio, i Francesi si difesero, mettendo fine alla guerra con la cattura di Bordeaux nel 1453. Agli Inglesi rimase solo Calais sul continente, e non per molto tempo.

I Bizantini

  • Unita' speciale : catafratto (cavalleria)
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  • Bonus squadra : velocita' di guarigione dei monaci triplicata
  • Tecnologia riservata : catafratto (travolge l'avversario)
  • Osservazioni militari : costo di cammelli, fanteria leggera e alabardieri -25% , bonus di attacco di navi incendiarie + 20% , costo per raggiungere l'eta' imperiale - 33%
Spoiler · MostraNascondiI Bizantini devono il loro nome a Bisanzio, un'antica città sul Bosforo, lo stretto strategico che collega il Mar Nero al Mare Egeo. L'imperatore romano Costantino nel IV secolo ribattezzò la città Costantinopoli e la rese capitale sorella del suo impero. Questa parte orientale dell'Impero Romano sopravvisse per mille anni alla controparte occidentale, difendendo l'Europa dalle invasioni provenienti dall'est della Persia, degli Arabi e dei Turchi. La lunga resistenza di Costantinopoli era dovuta alla difesa assicurata dalle fortificazioni della città e alla possibilità di ricevere i rifornimenti dal mare. Al culmine della loro influenza, nel VI secolo, i domini bizantini coprivano la maggior parte dell'Impero Romano originale, tranne che per i territori della penisola iberica (Spagna e Portogallo), della Gallia (la moderna Francia) e della Britannia. I Bizantini mantennero inoltre il controllo di Siria, Egitto e Palestina fino alla metà del VII secolo, quando furono costretti a cederlo agli Arabi. Da allora in poi il loro impero fu costituito principalmente dai Balcani e dalla moderna Turchia.

Il primo grande imperatore bizantino fu Giustiniano I (482-565), la cui ambizione era di restaurare l'antico Impero Romano e che giunse poco lontano dal farlo. Si servì del più grande generale del tempo, Belisario, per difendere ogni regione dell'impero, sconfiggendo ad est i Persiani, i Vandali in Nord Africa, gli Ostrogoti in Italia e i Bulgari e gli Slavi nei Balcani. Oltre alle campagne militari, Giustiniano assicurò la stabilità dell'impero dando vita a un solido sistema amministrativo e legale e difendendo la Chiesa cristiana.

L'economia bizantina fu la più ricca d'Europa per molti secoli, grazie alla favorevole posizione geografica di Costantinopoli, situata all'incrocio delle rotte commerciali che mettevano in comunicazione con l'Asia, l'Europa, il Mar Nero e il Mar Egeo. La città costituiva inoltre l'importante punto di arrivo della Via della Seta proveniente dalla Cina e la principale moneta d'oro bizantina, il nomisma, rimase per 800 anni la moneta in uso nel Mediterraneo. La posizione strategica di Costantinopoli alla fine scatenò l'invidia e l'animosità delle città rivali italiane.

L'esercito rappresentò un importante punto di forza dell'Impero Bizantino, in quanto vi erano arruolati i più esperti militari romani, greci, gotici e medio orientali. Il fiore all'occhiello dell'esercito fu una consistente forza di cavalleria pesante sostenuta sia da una fanteria leggera, gli arcieri, che da una fanteria pesante, i guerrieri con spada lunga. L'esercito fu organizzato in unità e si esercitava in azioni tattiche e manovre, con ufficiali istruiti sulla teoria e la storia militare. Sebbene il numero delle masse di rozzi combattenti fosse in genere elevato, il successo dell'esercito fu ottenuto grazie a un'attività tattica intelligente e a un'ottima disciplina. L'esercito fu sostenuto da una rete di spie e di agenti segreti che riportavano informazioni sui piani del nemico e che all'occorrenza potevano corrompere o perlomeno deviare gli aggressori.

La marina bizantina mantenne liberi i corsi d'acqua per il commercio e le linee di rifornimento in modo che le città, in caso di assedio, non venissero stremate per la fame e di conseguenza sottomesse. Nell'VIII secolo un attacco per mare e per terra degli Arabi fu respinto in modo eclatante grazie a un'arma segreta, il "fuoco greco". Quest'arma chimica, di cui ancora oggi è ignota la composizione, era una sorta di napalm liquido che poteva essere spruzzato da un tubo. La marina araba fu devastata in mare dal fuoco greco.

Nei secoli VII e VIII gli Arabi invasero l'Egitto, il Medio Oriente, il Nord Africa e la Spagna, togliendo per sempre queste aree al controllo bizantino. Una vittoria turca a Manzikert nel 1071 portò alla devastazione dell'Asia Minore, la fonte di grano, bestiame, cavalli e soldati più importante dell'impero. Nel 1204 i crociati, guidati dal Doge di Venezia, riuscirono con l'inganno a saccheggiare e occupare Costantinopoli.

Nel XIV secolo i Turchi invasero l'Europa. Catturata Adrianopoli, si stabilirono in grandi gruppi nei Balcani e sconfissero un'enorme esercito di crociati a Nicopoli nel 1396. Nel maggio del 1453 il sultano turco Mehmet II conquistò Costantinopoli, invano difesa dai cannoni pesanti dell'esercito turco. La caduta della città portò al tramonto dell'Impero Bizantino.

I Celti

  • Unita' speciale : predone del guado (fanteria)
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  • Bonus squadra : velocita' di lavoro dei laboratori d'assedio +20%
  • Tecnologia riservata : resistenza ai colpi delle unita' d'assedio +50%
  • Osservazioni militari : velocita' di tiro delle armi d'assedio +20%
Spoiler · MostraNascondiI Celti, gli antichi abitanti del nord Europa, furono il popolo che 5000 anni fa costruì i monumenti megalitici di Stonehenge. Giulio Cesare li aveva combattuti durante la conquista della Gallia e più tardi i Romani tolsero loro anche gran parte della Britannia e della penisola iberica. Al momento della caduta dell'Impero Romano, i Celti occupavano solo la parte nordorientale della Francia, l'Irlanda, il Galles e una porzione della Scozia. Durante il corso del Medioevo rafforzarono la loro presenza in Scozia ed effettuarono diversi tentativi per conquistare altri territori dell'Inghilterra.

Durante i primi anni del Medioevo gli Irlandesi non erano altro che piccole bande. Entro la fine dell'800 le quattro province di Leinster, Munster, Connaught e Ulster avevano raggiunto il potere sotto i "grandi re". Le incursioni vichinghe iniziarono nel 795, cui seguirono, a metà del IX secolo, i primi insediamenti vichinghi, il più importante dei quali ebbe sede a Dublino. Brian Boru divenne il primo re "grande" di tutta l'Irlanda intorno all'anno 1000. Nel 1014 gli Irlandesi sconfissero i Danesi di Dublino presso Clontarf, nonostante l'uccisione di Brian Boru.

Gli Scoti, una tribù di origine irlandese, invasero durante i primi anni del Medioevo quello che è ora il nord della Scozia, che deve loro il suo nome, e lo occuparono permanentemente, conquistando e inglobando gli abitanti nativi, i Pitti, che avevano più volte respinto i Romani verso sud. Il regno scozzese prese la forma attuale durante l'XI secolo, pur subendo costantemente l'interferenza inglese. Gli Scozzesi risposero stringendo con la Francia la "auld alliance" (vecchia alleanza), un patto che costituì la base per i rapporti diplomatici dei secoli successivi. Edoardo I di Inghilterra, detto "longshanks" o "Hammer of the Scots", annesse la Scozia nel 1296.

William Wallace, noto come "Braveheart", guidò una rivolta popolare della Scozia, conquistando un'indipendenza virtuale nella battaglia di Stirling Bridge nel 1297. Sconfitto l'anno successivo a Falkirk, Wallace proseguì con una guerriglia finché non fu tradito, catturato e giustiziato nel 1305. Robert the Bruce, che si proclamò re di Scozia dopo aver assassinato il suo principale rivale, proseguì la lotta per l'indipendenza nazionale, allontanando gli Inglesi e vincendo la battaglia di Bannockburn nel 1314. Edoardo III di Inghilterra riconobbe l'indipendenza della Scozia nel 1328, ma la guerra tra Scozzesi e Inglesi continuò per diversi secoli. Le corone dei due paesi furono unite nel 1603, molti anni dopo la fine del Medioevo.

Nessun principe del Galles si dimostrò abbastanza determinato da unire il paese. Negli ultimi anni del XIII secolo Edoardo I assunse il comando della Guienna, uno dei più potenti principati del Galles, e costruì cinque grandi castelli grazie ai quali ottenne il controllo del territorio e la sottomissione a tutti gli effetti del Galles alla legge inglese.

I Cinesi

  • Unita' speciale : chu no ku (arcieri)
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  • Bonus squadra : fattorie + 45% unita' di cibo
  • Tecnologia riservata : bonus di attacco dei chu no ku +2 e delle balestre +4
  • Osservazioni militari : costi di tecnologie - 10% eta' feudale , - 15% eta' dei castelli , - 20% eta' imperiale ; potenza di attacco delle navi demolizione + 50%
Spoiler · MostraNascondiLa Cina fu riunita nel 581 d.C. dai fondatori della dinastia Sui dopo un lungo periodo di guerra intestina. Per gran parte dei mille anni che seguirono, la Cina rappresentò una fra le più vaste ed avanzate civiltà del mondo. Dato il suo isolamento geografico dall'Occidente, fu in grado di sviluppare e conservare una cultura eccezionale che si diffuse e fece sentire la propria influenza in gran parte dell'Asia.

Il potere supremo era nelle mani degli imperatori, ritenuti figli del cielo. Disastri naturali o altri tipi di calamità erano considerati la prova che il mandato del cielo fosse stato ritirato e potevano giustificare la rivolta. I Mandarini erano funzionari conservatori che svolgevano la maggior parte delle attività governative a livello locale, provinciale e centrale. Per ottenere la carica di Mandarino era necessario superare esami rigorosi basati principalmente sulle opere di Confucio.

La dinastia Tang regnò dal 618 al 907 e fece della Cina una nazione grande, ricca e potente, con fiorenti attività commerciali con l'estero e un diffuso interesse per le arti nelle classi più elevate. In questo periodo furono inventate la stampa e la polvere da sparo. Gli ultimi 100 anni del regno Tang furono tuttavia caratterizzati da tumultuose rivolte contadine e dalle guerre tra i capi dei distretti militari che la corte imperiale non era in grado di sedare. Gli anni dal 907 al 960 vennero definiti come il periodo delle Cinque Dinastie. La Cina del Nord era in mano ai barbari, mentre la Cina del Sud fu divisa in dieci stati rivali. Il generale dell'esercito di uno di questi stati, Zhao Kuang-ying, prese il potere e unificò gli stati del sud, fondando la dinastia Sung. I suoi discendenti riunirono la Cina nel giro di vent'anni.

La dinastia Sung governò almeno una parte della Cina fino al 1279. Fu un altro periodo culturalmente ricco, conosciuto come l'età d'oro della pittura paesaggistica cinese. L'attività economica, tra cui anche il commercio d'oltremare, subì un notevole incremento. Le popolazioni e le città crebbero, la produzione alimentare si sviluppò con un ritmo più veloce rispetto a quello della popolazione, sorse un'economia monetaria e le attività produttive prosperarono. Nessuna città europea poteva essere paragonata per numero di abitanti a Chang An, Pechino e Guang Zhou, ognuna delle quali contava una popolazione superiore a due milioni di persone.

La ricchezza della Cina attirò i nemici e i primi attacchi mongoli iniziarono nel 1206. Entro l'anno 1279 la conquista della Cina Sung fu completata e la capitale fu trasferita a Pechino. La notevole crescita economica sotto la dinastia Sung ebbe fine con la conquista da parte dei Mongoli e con i circa trenta milioni di morti che questi causarono. La dinastia mongola Yuan riunì la Cina e la innalzò nuovamente a grande potenza mondiale e militare. L'influenza cinese si fece sentire in tutta l'Asia: Hanoi fu catturata tre volte, Burma fu costretta a pagare tributi e si sviluppò il commercio con l'India, l'Arabia e il Golfo persico. Questa fu l'epoca in cui Marco Polo visitò la Cina.

Nel XIV secolo disastri naturali e tasse elevate provocarono rivolte contadine. I "Turbanti rossi", una società segreta guidata da un monaco buddista che si opponeva all'imperatore di Pechino, insorsero, conquistarono Nanchino nel 1356 e riuscirono a cacciare i Mongoli da Pechino 12 anni dopo, fondando la dinastia Ming. Questa dinastia portò in Cina una nuova fioritura culturale e diede luogo a una duratura unità politica che continuò fino al XX secolo. I Ming tuttavia si strinsero in un forte conservatorismo e isolazionismo, scoraggiando ogni tentativo di cambiamento e innovazione, bandendo i viaggi verso altri paesi e chiudendo la Via della Seta.

La Cina medievale merita inoltre di essere ricordata per le rivoluzionarie innovazioni tecnologiche introdotte diversi secoli prima rispetto alla loro scoperta in Occidente. Tra le invenzioni più importanti è possibile annoverare il compasso, la carriola, l'abaco, la bardatura per i cavalli, la staffa, l'orologio, la fusione del ferro, l'acciaio, la carta, i caratteri mobili da stampa, la cartamoneta, la polvere da sparo e il timone di poppa.

5 aprile 2012 alle 18:09

 

Mah, quegli arcieri non sono niente di che. Hanno una gittata normale, l'unica cosa è che riescono a sparare un sacco di frecce al secondo e quindi se sono molti danno fastidio. Per il resto la cavalleria cinese non è un granché.