Recentemente la famosa serie autoriale di Lynch ha ripreso il suo corso, come sappiamo dopo ben 25 anni dalla chiusura del palcoscenico che ospitava le vicende passate.
L'inizio della nuova stagione risulta essere una vera e propria dichiarazione di intenti, sia sul piano visivo quanto su quello simbolico.Se precedentemente il regista di cui in discussione aveva scelto di ingabbiare la complessità della storia nella comicità lieve della soap opera, adesso tutto è mutato.
Un occhio attento riuscirebbe subito a cogliere comunque una profonda continuità tra le opere passate e quella attuale, l'intento di istruire,guidare, iniziare lo spettatore attraverso il simbolismo dell'inconscio e la verità dell'esoterico Scopo adesso maggiormente chiarificato dalla contaminazione del medium televisivo con quell'avanguardia psichedelica del linguaggio Lynchiano a cui siamo stati meglio abituati nel suo cinema.
In "Twin Peaks" la storia non è il vero fulcro della visione complessiva, è solo il collante, non modesto ma eccelso, di qualcosa di molto più profondo.
Consapevoli di trovarci comunque tra speculazione e fiction, andremo cauti nelle nostre osservazioni e lasceremo sempre che l'interpretazione più ragionevole possa diventare anche la più condivisa.
Buon viaggio.
Si viaggia per singole scoperte, proprio come il nostro amato Cooper