Storia
La storia di South Park, dall'idea al grandioso successo!
Tutto ebbe inizio da un progetto universitario dei giovani Matt Stone e Trey Parker chiamato Jesus vs Frosty: i due crearono un cortometraggio in cui un pupazzo di neve omicida viene animato con un cappello magico, ed usarono la tecnica dello stop motion cutout animation, secondo cui i fotogrammi vengono realizzati incollando pezzi di cartone direttamente sullo sfondo.
Nonostante l’inesperienza dei due in questo campo, tale lavoro, che contiene gli antenati dei ragazzini terribili di South Park, fu notato da Brian Graden, produttore della Fox, che chiese subito loro di realizzare un'altra stringa animata da inviare come augurio di Natale ai suoi contatti Internet: nasce così The Spirit of Christmas, in cui Gesù e Babbo Natale si scontrano per stabilire il vero significato del Natale. Il filmato, che doveva rimanere privato, in realtà ebbe un successo incredibile ed inaspettato, scaricato su internet e duplicato in cassetta, tanto che la produzione in serie e la messa in onda sul canale Fox ne furono la naturale evoluzione: ed ecco che nasce South Park!
Il primo episodio viene trasmesso dalla Comedy Central il 13 Agosto 1997 e sin da subito fu apprezzatissimo per i suoi contenuti politicamente scorretti e lo slang triviale: per gli stessi motivi fu oggetto anche di molte critiche e proteste, un pò come era successo per I Simpson agli inizi degli anni 90’, i gadgets della serie vennero banditi dalle scuole e dai centri di assistenza per giovani ma l’emittente televisiva difese strenuamente South Park sottolineando il fatto che fosse un cartone per adulti e in quanto tale trasmesso solo in seconda serata. Le numerose opposizioni hanno quindi contribuito a rendere il cartone famoso in tutto il mondo, insieme anche alla sua indiscutibile vis comica: la satira è infatti il fulcro e l’anima di ogni episodio, e la forza delle storie sta proprio nell’affrontare temi di attualità con immediatezza e sagacia, colorando il tutto con un vocabolario tagliente e spesso volgare.
L’essere passati all’animazione computerizzata ha di sicuro contribuito in questo senso, la produzione è stata altamente velocizzata (in questo modo un episodio viene creato in soli 3 giorni contro i 12 della produzione normale) e questo ha permesso agli autori di attingere direttamente alle tematiche più controverse e scottanti rinvenute sulle pagine dei quotidiani: ecco che quindi si parla spesso degli abusi su minori, dell’omosessualità, della morte, sempre con il sorriso sulle labbra, anche se a volte un pò amaro. Tema ricorrente è anche quello delle minoranze razziali, che vengono presentate sempre stereotipate e, quindi, i messicani sono sfaticati e non capiscono l’inglese, gli ebrei sono ricchi e moralizzatori, gli italiani mafiosi e mangia-spaghetti, gli afro invece sono gli “esclusi e diversi” per antonomasia. In realtà, comunque, diventa obiettivo di questa allegra linea di fuoco ogni evento o pensiero che sia classificabile, per un motivo od un altro, come conservatore: è risaputo infatti che gli autori promuovono la libertà in ogni sua accezione, politica, economica e morale. Ed è per questo che anche la Chiesa non viene lasciata da parte: nella piccola cittadina del Colorado troviamo infatti anche Gesù, che abita in una casa come le altre e che conduce un tv show in cui offre consigli e risposte poco praticabili; si assiste all’apparizione di Dio, rappresentato come un mostriciattolo bruttissimo ed inclassificabile ma di una saggezza infinita, che naturalmente gli abitanti di South Park non sapranno sfruttare.
Per non parlare della pedofilia tra le alte sfere del Vaticano, che viene presentata come un’abitudine comune e addirittura “prescritta” in un editto: il corpo sacerdotale e cardinalizio è quindi descritto come godereccio e perverso. Molto scalpore ha avuto poi l’episodio Bloody Mary in cui una statua della Madonna comincia a sanguinare dal di dietro, facendo gridare subito tutti al miracolo: criticato dalle varie associazioni religiose e bollato come blasfemo, in realtà tale episodio, più che voler dissacrare le icone cattoliche, era stato creato per sottolineare la credulità della gente, disposta a idolatrare e a credere in qualsiasi cosa, se ben confezionata.
Tutto questo è South Park, tutto questo giustifica il suo successo, tutto questo è quello che ci leva il respiro e piangere per le “grosse, lunghe e tutte intere” risate!
Testo tratto da: http://www.southpark.it