Serie TV

Ieri sera ho avuto modo di finire Mr. Robot, una serie da 10 puntate da circa 45 minuti ciascuna trasmessa in esclusiva da USA Network durante questa estate.
Probabilmente alcuni di voi conosceranno questo prodotto, altri ne sentiranno parlare per la prima volta. Ebbene ci troviamo davanti ad una serie televisiva che finalmente tratta l'hacking (il cracking, per essere precisi) con veridicità, senza ricorrere ad espedienti grafici in stile "Codice: Swordfish" con lumaconi e cubi colorati a rappresentare script e virus per rendere digeribile il tutto anche a chi di computer se ne intende poco o nulla.
Mr. Robot fa della attualità le sue fondamenta, richiamando alla memoria gruppi come Anonymous o rivelazioni alla Wikileaks, sconfinando però nello schizofrenico, portando il protagonista, Elliot, in una spirale devastante fatta di incertezze e paranoie. Assolutamente azzeccato il rapporto metanarrativo immaginato da Elliot tra lui e lo spettatore, in cui anch'egli si ritrova vittima degli eventi che accadono a schermo.

Mr. Robot è un prodotto capace di riunire tutto il meglio della cultura hacker degli anni '90 e 2000, generando un prodotto solido e assolutamente ricchi di scena.

(evito lo spoiler, ma è presente una citazione/omaggio molto sentito ad un determinato film che conoscete tutti, da cui questa serie ha preso pesantemente spunto)