DIONISO di Walter F. Otto: recensione
Adelphi, con un saggio della collana Piccola biblioteca, accompagna il lettore alla scoperta del folklore e del mito greco. Dioniso. Mito e culto del grande filologo Walter Otto consente di scoprire ogni cosa di questa divinità, il cui culto era incredibilmente particolare e diffusissimo in Grecia. Il saggio è stato pubblicato per la prima volta in tedesco nel 1933, mentre questa traduzione italiana a cura di Giampiero Moretti è del 2024.
Trama
Dioniso è un dio dalle mille sfaccettature: Walter Otto, in questo saggio che ha come titolo il nome stesso del dio, racconta della sua affascinante figura. Dioniso, comunemente noto come dio dell'ebrezza, come l'irrazionale e semplice opposto della ragione, viene sviscerato in tutti i suoi aspetti e analizzato come una divinità tipicamente greca – non proveniente dall'Asia Minore, come ipotizzato dagli studiosi per lungo tempo – e quindi piena espressione di questa incredibile civiltà. Tutto ciò che è a lui collegato, dall'estasi alla passione, dalla tragedia al mondo incantato, è permeato di grecità e parla del mondo ellenico.
Tra i caratteri peculiari della natura di Dioniso non si può non ricordare la follia.
“La follia che ha nome Dioniso non è una malattia, un decadimento della vita, bensì le si accompagna nel momento in cui essa è più sana, è la tempesta che erompe dal suo intimo quando matura e straripa da sé. È la follia del grembo materno, inerente ad ogni momento di creatività, che trasforma sempre in caos l'esistenza ordinata.”
La follia che si accompagna alla figura di Dioniso è sapienza misteriosa, non semplice turbamento psichico che può colpire l'essere umano, ma vera potenza demoniaca.
Ancora, Dioniso è indissolubilmente legato al mondo femminile: sono donne quelle che allevano il dio, sono donne a formare il suo corteo, le Menadi, e sono sempre loro le prime ad essere travolte dalla sua follia.
“Dioniso era il dio dell'ebbrezza più beata e dell'amore più estatico, ma era anche il perseguitato, il sofferente e il morente, e tutti coloro che egli amava e che lo accompagnavano dovevano condividerne il tragico destino.”
Recensione
La raffigurazione della religione olimpica tracciata dal Walter Otto è incredibilmente accurata, precisa e dettagliata. Dioniso è sicuramente una divinità affascinante e allo stesso tempo complessa, ben diversa dalle altre che fanno parte del Pantheon greco e proprio per questo ha meritato questo volume unicamente a lui dedicato. La complessità di questa figura è stata studiata e analizzata ampiamente e da diversi e numerosi studiosi, ma il contributo offerto da Walter Otto, che è stato non solo filologo classico, ma anche storico delle religioni, è senza dubbio un modello e un punto di riferimento per gli studi successivi.
La lettura di questo saggio è sicuramente stimolante, interessante e pregna di contenuto, ma è bene tenere presente che si tratta di un testo fortemente specialistico: Walter Otto è stato uno stimatissimo filologo e le sue ricerche sono fari per chi lo ha seguito. Proprio per questi motivi, il saggio non è di lettura immediata né semplice: all'interno troverete alcuni termini in greco antico (non in tutti i casi accompagnati dalla traslitterazione in caratteri latini, ma sempre con traduzione in italiano), riferimenti bibliografici a testi della letteratura greca antica e a opere di altri filologi classici, riferimenti puntuali al mito greco e alla grecità, non necessariamente inquadrati in un contesto per “principianti”.
Insomma, il testo è un gran saggio e certamente per gli appassionati alla materia è una lettura preziosa, ma non mi sentirei di consigliarlo ai neofiti, che non appagherebbero alcuna curiosità sul tema né un modo con cui approcciarsi alla materia, ma rischierebbero invece di impantanarsi in un testo complesso che non permetterebbe di appassionarsi ad un argomento così affascinante.
Potete trovare il saggio QUI.
L'autore
Walter F. Otto (1874-1958) è stato un importante filologo classico tedesco. I suoi studi classici lo portarono a conseguire, nel 1897, un dottorato di ricerca nell'ambito della lingua latina. In qualità di assistente, a Monaco di Baviera lavorò anche al Thesaurus Linguae Latinae, un monumentale dizionario di lingua latina, ancora oggi considerato il maggiore strumento in questo àmbito. Nel 1913 Otto venne nominato professore di Letteratura latina a Basilea e, l'anno successivo, alla neonata Università di Francoforte, dove rimase per venti anni. In questo periodo scrisse le sue opere fondamentali: Gli dèi della Grecia (edizione tedesca del 1929, pubblicato in italiano da Adelphi nel 2004 – potete trovare il libro QUI) e Dioniso. Mito e culto (1933). Sempre all'Università di Francoforte, Otto sarà la guida di una nuova scuola di studi sulla cultura e la religione classica, a cui aderirono importanti studiosi. Sotto il regime nazista, Otto fu trasferito all'Università di Königsberg, dove prese il posto del famoso filologo Paul Maas, costretto alle dimissioni per le proprie origini ebraiche. Successivamente, dopo la fine della guerra, ottenne incarichi di insegnante di Letteratura greca prima a Monaco e poi a Gottinga, diventando infine professore emerito all'Università di Tubinga nel 1955, dove morì tre anni dopo.