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Drova – Forsaken Kin – Recensione

Drova – Forsaken Kin è un action RPG sviluppato da Just2D Interactive che mescola i toni oscuri della mitologia celtica con un gameplay vecchia scuola, ispirato a titoli come Gothic e Baldur's Gate 2. Il gioco punta molto sull'esplorazione e la narrazione, offrendo un'esperienza che, sebbene ostica in alcuni punti, potrebbe attrarre chi ama i giochi di ruolo con scelte multiple e storie ramificate.



Trama e Gameplay



La storia inizia nel villaggio di Nemeton, dove si viene introdotti alla difficile vita all'interno e all'esterno del piccolo insediamento. Il ritrovamento di un cristallo magico, che i druidi del villaggio collegano alla terra sacra di Drova, dà il via agli eventi principali. Nonostante il cristallo venga tenuto nascosto al popolo, il protagonista decide di unirsi ai druidi in una spedizione notturna nella foresta.



Durante il viaggio, seguiamo i due druidi fino al luogo del rituale, dove viene evocata una bestia sacra. Un'esplosione di luce catapulta il protagonista in Drova, un mondo molto più ostile di quanto ci si aspettasse. Già dai primi minuti, la pericolosità della fauna locale diventa evidente, introducendo il giocatore alle meccaniche di sopravvivenza e di combattimento del gioco.



Il gameplay alterna fasi di combattimento corpo a corpo ad abilità magiche, che si possono ottenere e potenziare nel corso della storia. Il combat system, però, si rivela piuttosto legnoso e lento, soprattutto quando si affrontano più nemici contemporaneamente, penalizzando il giocatore nelle battaglie più complesse. Nonostante l'introduzione di abilità magiche variabili, le fasi di combattimento mancano di fluidità, rendendo alcuni scontri frustranti. Chiaramente essendo un GDR il mondo di gioco sarà pieno di NPC che forniranno attività secondarie o mercanti che ci forniranno il nostro equipaggiamento.



Un aspetto interessante del gioco è la possibilità di unirsi a due fazioni diverse. Questa scelta avrà ripercussioni sulla trama e influenzerà il finale, dando una certa profondità alle decisioni prese dal giocatore. Si nota come il team di sviluppo abbia concentrato gran parte delle risorse sulla costruzione di una storia ben congegnata, sacrificando altri aspetti, come la grafica. Tuttavia, questo potrebbe essere visto come un punto di forza per i cultori dei giochi narrativi e della pixel art, che prediligono una buona trama rispetto a una resa visiva impeccabile.



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Il comparto tecnico di Drova – Forsaken Kin



Dal punto di vista tecnico, Drova presenta una grafica in pixel art ben realizzata, ma non eccelsa. Un elemento che emerge subito è l'uso di colori molto scuri, che se da un lato contribuiscono a creare un'atmosfera cupa e inquietante, dall'altro rendono difficile apprezzare i dettagli dell'ambiente e dei personaggi. In questo senso, la pixel art di Drova si distingue in modo netto rispetto a titoli come Dave The Diver, dove l'uso di colori vivaci e accesi riesce a catturare meglio l'attenzione e a valorizzare lo stile grafico. Nel titolo di Just2D Interactive, invece, l'oscurità pervade gran parte del mondo di gioco, penalizzando la godibilità estetica per chi preferisce ambienti più visivamente distinti.



L'editor del personaggio offre un buon numero di opzioni, ma queste risultano quasi superflue, data la difficoltà di distinguere i dettagli del proprio personaggio a causa della grafica e dei colori cupi. La colonna sonora, invece, è piuttosto anonima e non riesce a essere particolarmente accattivante, il che è un peccato in un gioco che punta molto sulla narrazione e l'immersione. La musica non contribuisce in modo incisivo all'atmosfera, lasciando la sensazione che ci sia stata poca cura in questo aspetto.



L'interfaccia minimalista spinge all'esplorazione, il che può essere intrigante per alcuni, ma frustrante per chi preferisce un approccio più guidato, soprattutto in un mondo di gioco vasto e non sempre distinguibile. Per quanto riguarda la lingua di gioco, sfortunatamente non è presente localizzazione in italiano, neanche con sottotitoli. Questo, visto la natura che premia molto l'aspetto narrativo del gioco, può essere uno scoglio non da poco per la maggior parte dei giocatori del bel paese.



Il Platino



Per i cacciatori di trofei, ottenere il Platino in Drova – Forsaken Kin si preannuncia una sfida interessante ma impegnativa. Il gioco offre un'esperienza di esplorazione e combattimento che richiede attenzione ai dettagli e perseveranza, soprattutto considerando le difficoltà del sistema di combattimento e l'assenza di indicazioni chiare. La combinazione di meccaniche di loot, esplorazione e scelte narrative rende difficile ottenere il 100% senza un impegno costante. In più, l'esistenza di più fazioni e finali multipli suggerisce che dovrai completare il gioco almeno due volte per scoprire tutti i segreti e ottenere il trofeo di Platino.




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