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Astro Bot – Recensione

Astro Bot rappresenta la consacrazione definitiva per il Team Asobi che, finora, ci aveva deliziato sì, ma con piccoli antipasti. Sia su PlayStation 4, ma soprattutto su PlayStation 5 con Astro's Playroom gratuito per tutti i possessori della console, avevamo potuto testare la creatività e le potenzialità del team (nato come divisione interna del Japan Studio). Oggi, possiamo finalmente mettere le mani sulla portata principale e gustare insieme uno dei must have per i possessori della console ammiraglia Sony. Ecco come Astro Bot ci ha conquistato!



Di cosa parla Astro Bot?



Il protagonista di questa storia è Astro, il robottino ormai divenuto mascotte PlayStation dopo Astro's Playroom. Mentre il nostro eroe è in viaggio sulla Nave madre PS5, assieme all'enorme equipaggio di piccoli Bot, viene attaccato da un alieno di vecchia conoscenza. L'obiettivo di quest'ultimo è quello di mettere le mani sui preziosi componenti della Nave madre, in particolare della piccola (ma potente) CPU. L'attacco nemico va purtroppo a buon fine e il povero Astro si ritrova a dover ripartire da zero; nel corso del nostro viaggio, infatti, il nostro compito sarà quello di recuperare membri dell'equipaggio e pezzi perduti della Nave madre. Una trama semplice ma coinvolgente, che ci porterà ad incontrare personaggi fantastici e capaci di comunicare senza nemmeno una riga di dialogo.



Astro Bot è straordinario perché si rivolge a chiunque: dai nuovi giocatori, magari più giovani e affamati di avventure, ai veterani, a caccia di qualcosa di originale ma con una spolverata di nostalgia. In tal senso, attingendo a piene mani dalla cultura videoludica e, più nello specifico, nell'immaginario PlayStation, il materiale a disposizione è sconfinato, oltre che qualitativamente di prim'ordine. Funzionano tanto i protagonisti, quanto gli antagonisti, ma anche le ambientazioni rubano la scena perché totalmente interattive e piene di piccole sottotrame al loro interno. Il tono è ovviamente sempre leggero e scanzonato, con il picco massimo raggiunto nell'emozionante atto finale. In sostanza, più che raccontare una storia qualunque, Astro Bot racconta la nostra storia. Astro Bot ci ricorda quanto è bello videogiocare, senza troppi fronzoli, ci ricorda alcune tra le avventure più belle mai vissute finora ma, allo stesso tempo, regala emozioni nuove e fa sognare chiunque abbia mai avuto un controller PlayStation tra le mani.



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Il gameplay di Astro Bot



Astro's Playroom, seppur dimostratosi poi un gioco solido e completo a tutti gli effetti, aveva principalmente il compito di mostrare tutte le potenzialità di PS5 e del DualSense. Una base solida e importante che Astro Bot ha sicuramente ereditato, ma senza adagiarsi troppo sul successo ottenuto in passato. Ritroviamo tutto ciò che di bello e brillante abbiamo visto nel titolo preinstallato su PS5, con un platform vivace e pieno di guizzi creativi. Ad arricchire scenari pieni di dettagli e super interattivi ci sono poi i gadget sempre nuovi del protagonista che, di fatto, aggiungono nuovi generi al gameplay. Senza rivelare troppo, potete aspettarvi tanti nuovi mondi da esplorare (oltre 50, tutti originali in termini di design e meccaniche) ma soprattutto tanti nuovi modi di farlo. Se invece siete tipi più avvezzi all'azione, vi piacerà sapere che in Astro Bot troverete anche diverse Boss Fight. In linea con quanto già visto nell'avventura, per avere la meglio sui cattivoni di turno dovrete trovare approcci sempre nuovi e creativi piuttosto che utilizzare la sola forza bruta.



Ovviamente è rimasta invariata la piena integrazione con tutte le funzionalità del DualSense, da riscoprire grazie a trovate inedite. Uno degli aspetti che però ci ha più colpito, oltre alla discreta longevità, è stata la difficoltà. Ci aspettavamo un'avventura semplice, forse anche troppo per i più smaliziati. Invece, Astro Bot alterna livelli principali semplici ma pieni di segreti e percorsi nascosti da trovare (spesso anche ad occhi esperti) a sezioni opzionali di platform più complesso e frenetico. In questi mondi dovremo completare dei veri percorsi a ostacoli in un solo colpo, senza poterci affidare a checkpoint. Si tratta comunque di sfide alla portata di tutti, con più o meno tentativi e allenamento, eppure capaci di aggiungere quel pepe in più al gameplay.



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Play Will Find a Way



L'esplorazione è comunque la vera protagonista incontrastata in Astro Bot, vista la quantità di collezionabili e segreti nascosti: oltre 300 Bot (di cui più di 150 ispirati a eroi iconici PlayStation), decine di pezzi di puzzle e tanti altri segreti tutt'altro che banali. In diverse occasioni siamo dovuti tornare a rigiocare un mondo per ricercare qualcosa che non avevamo ancora trovato. In tal senso, gli sviluppatori hanno anche pensato a un aiuto opzionale che, al costo di 200 monete, segnala la presenza di un collezionabile vicino. Starà comunque a voi capire come accedere a certe aree o sbloccare determinati passaggi.



L'obiettivo degli sviluppatori era quello di portare il sorriso a qualunque tipologia di giocatore. Un'idea ben chiara in mente, che si è trasformata in realtà con l'arrivo di Astro Bot su PS5. È proprio questa la sensazione che si prova in alcune sezioni: gioia di essere videogiocatori, di essere accomunati da una passione così grande e con una storia incredibile, con tante pagine già piene ma con tantissime altre tutte da scrivere. La leggerezza di questo titolo è così piacevole che basta un attimo a perdersi nei suoi universi così alieni, eppure così familiari. Astro Bot è immediato e intuitivo, non c'è niente da spiegare del suo gameplay e lo abbiamo amato proprio per questo. Una formula che non inventa nulla di nuovo, ma talmente ben rifinita e arricchita da piccole meccaniche originali che tutto ciò che non è divertimento e svago, passa in secondo piano.



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PlayStation 5 e DualSense alla massima potenza



Anche nel comparto tecnico Astro Bot si conferma una produzione di altissimo livello. Il titolo offre prestazioni solidissime, con una grafica perfettamente adattata al contesto e zero cali di frame-rate o bug. Dai nemici alle loro animazioni, dai mondi composti da tantissimi diversi biomi, tutto è al posto giusto sia dal punto di vista del design che della realizzazione tecnica. Come abbiamo già anticipato, il DualSense rimane integrato alla perfezione (forse come nessun altro titolo su PS5) ed è un vero e proprio elemento di gameplay: dal feedback aptico che simula il contatto con diversi tipi di materiali e azioni, ai grilletti adattivi, passando per il giroscopio integrato, senza dimenticare l'audio del controller. Quest'ultimo contribuisce sensibilmente all'immersività in ogni livello, con effetti sonori e musiche memorabili. Il titolo è completamente localizzato in lingua italiana e segnaliamo anche le diverse opzioni di accessibilità, per l'inclinazione del controller assistita, supporto visivo e supporto visuale, che permettono a chiunque di godere al massimo dell'esperienza di gioco.



Il Platino di Astro Bot



I trofei di Astro Bot sono semplici da ottenere, ma richiederanno comunque tanta esplorazione e backtracking. Ci sono molti trofei legati ai collezionabili e altrettanti ad azioni di gioco, ma anche a segreti specifici nascosti in alcuni livelli. Un Platino piacevole da raggiungere che, anzi, porta ad approfondire ogni aspetto del gioco e a goderne a pieno. Se volete già esibire una nuova coppa nella vostra vetrina virtuale non vi resta che consultare la nostra Guida ai Trofei di Astro Bot!




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5 settembre alle 14:10

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