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TI TIRERÒ FUORI DI QUI di Fabio Umbro: recensione

Nel suo secondo romanzo Ti tirerò fuori di qui, edito da Affiori, Fabio Umbro ci racconta la storia del giornalista Sandro che, per salvare il suo migliore amico finito in carcere, diventa un investigatore. La verità verrà pian piano a galla e non sarà come quella che ci si aspetta.



Trama



La notte del 13 Giugno 2018, il giornalista Sandro De Luca è molto preso dalla stesura di un articolo per il giornale Cronaca, nel quale lavora. All'improvviso gli arriva un messaggio dal suo capo che lo avvisa di accendere immediatamente la TV sul canale regionale. Quello che vede è Leone Musso, il suo migliore amico, che viene ammanettato e fatto salire nella volante della polizia. L'accusa è di duplice omicidio di due suoi colleghi di lavoro. Sandro rimane scioccato dalla notizia e fin da subito non crede nella colpevolezza dell'amico.



Tramite l'influenza del suo capo, Sandro riesce ad ottenere un incontro con il direttore del Regina Coeli che gli concede svariati colloqui privati con Leone in carcere. Man mano che l'amico parla, Sandro viene a conoscenza dell'ambiente in cui lavorava: di fatti Leone è uno speaker radiofonico che si è subito fatto notare per la sua bravura ed ingegno. Purtroppo il suo è un mondo spietato, dove l'ultimo arrivato viene visto sempre come una minaccia da schiacciare. Ed è proprio quello che pensano Moana e Filippo, che fin dal primo giorno cercano di metterlo in difficoltà. Il fatto che siano proprio i due che vengono uccisi e trovati di fianco a Leone, mette quest'ultimo in una posizione molto complessa e sgradevole.



“…Sono giorni che raccolgo informazioni, ma più che certezze queste mi portano ad accrescere i miei dubbi..”



Più Sandro indaga, più emergono dettagli che dovevano rimanere nascosti. I nomi che elenca Leone sono svariati, le cui vite sono tutte collegate tra loro. L'azzardo che commette Sandro nel ficcanasare in giro, mette a repentaglio la sua vita: viene minacciato, aggredito e la sua casa viene messa a soqquadro. Sandro non si fa intimidire e continua imperterrito per la sua strada perché crede nell'innocenza di Leone.



“..De Luca, lei sta scavando troppo in profondità. Attenzione che non si stia scavando la buca..”



La faccenda si fa sempre più complessa e tutte le prove portano alla colpevolezza di Leone. Ma sarà davvero così o è solo un modo di coprire il vero assassino?



“…Sandro, anch'io da spettatore punterei tutto sulla mia colpevolezza..”

Recensione



I principali protagonisti della storia sono due: Sandro De Luca e Leone Musso. Sandro si presenta come un giornalista che si diletta a fare l'investigatore per aiutare il suo amico finito in carcere. Non crede nella sua colpevolezza e fa di tutto per far emergere la verità. In questo modo s'addentra in un mondo pieno di insidie e false verità. Parla con le persone sbagliate e questo gli provoca non pochi problemi. La sua vita è in pericolo e non vuole che le persone attorno a lui possano rischiare di farsi male. Già in passato ha dovuto dire addio ad una persona cara, solo perché aveva curiosato dove non doveva. Leone è un ragazzo torinese che ha sempre coltivato il sogno di diventare uno speaker radiofonico. Attraverso le conoscenze giuste, entra in una radio romana abbastanza famosa. Quello che non sa è che un ambiente di lavoro tossico in cui lo scopo principale è distruggere il prossimo. Essendo l'ultimo arrivato, viene subito preso di mira per la sua bravura. Le persone sono disposte a tutto pur di farlo fuori, anche metterlo in situazioni rischiose.



Sandro e Leone dialogano incessantemente e più si va avanti, più la faccenda si fa ingarbugliata. Non si comprende a pieno se Leone sta dicendo la verità o se sta mentendo. Sandro ne rimane confuso ma continua ad indagare e a chiedere, in quanto la verità si trova sempre nel mezzo. Le persone che ruotano intorno a questa vicenda sono individui le cui vite dipendono dall'immagine che si sono creati. Farebbero di tutto per difendere quello che hanno, anche uccidere.



La storia è ambientata nella Roma dei giorni nostri, una città caotica che ha sempre un occhio di riguardo verso il passato glorioso che la contraddistingue. La maggior parte delle scene si svolgono in ambienti chiusi, specialmente in carcere. Le uniche scene en plein air sono caratterizzate da incendi, tentati omicidi o da cadaveri per strada. In nessun posto si è al sicuro, specialmente quando in gioco vi è la vita di alcune persone che risultano intoccabili.



Il romanzo che ci presenta Fabio Umbro è un noir la cui storia si scopre man mano che Leone racconta la sua verità a Sandro. Il risultato finale è un qualcosa di già letto e visto. Molte parti sono prevedibili e si arriva ad un “colpo di scena” finale che non sorprende, in quanto si era già capito tutto da metà libro. La storia non risulta coinvolgente, i personaggi sono piatti e senza una vera e propria evoluzione. Vengono citati moltissimi nomi che girano intorno alla storia, creando così passaggi che risultano alquanto confusionari. L'unica cosa che spinge a finire la lettura è scoprire come Leone arriva a descrivere la scena del crimine.



Nel complesso, si nota l'impegno messo dall'autore nella stesura del romanzo, sia per la ricchezza gergale utilizzata che per la dettagliata descrizione dei luoghi.



Il libro potete trovarlo qui



Autore



Fabio Umbro ha quarantanove anni e ha collaborato in qualità di autore a programmi TV come Boom, Game of Games e Back to school. Nel corso della sua carriera ha ricoperto anche il ruolo di redattore-casting per Caduta Libera e Il Forno delle Meraviglie. Nel 2018 riceve una menzione speciale presso il Salone del Libro di Torino per il suo racconto Il creatore di spaventapasseri. Nel 2022 ha pubblicato il suo primo romanzo La condanna della carne, edito da Porto Seguro Editore. Ti tirerò fuori di qui è il suo secondo romanzo, edito da Affiori (marchio Giulio Perrone Editore).



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1 settembre alle 17:40

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