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The War Within – Prime impressioni sull'inizio della Worldsoul Saga

Sin dal suo annuncio, The War Within, l'ultima espansione di World of Warcraft, ha fatto discutere moltissimo tutti i fan del franchise e non perché, per la prima volta, questa avrebbe rappresentato l'inizio di una saga di tre espansioni denominata Worldsoul Saga. Un nuovo modo di intendere la narrazione di uno dei franchise più longevi del mondo videoludico che, tra alti e bassi, ha mostrato sempre uno storytelling incentrato sulla singola espansione, capace di regalare momenti altissimi come in Legion e momenti decisamente sottotono come in Shadowlands. Come si comporterà The War Within in tal senso? Difficile dirlo con certezza sin d'ora perché ogni espansione deve completare il suo ciclo vitale per poterla valutare con chiarezza; proprio per questo motivo ci riserviamo di modificare o proporre nuovi approfondimenti sull'ultimo titolo Blizzard. Dopo questa doverosa precisazione, è tempo di tornare su Azeroth e scoprire i piani di Xal'Atath!



Azeroth in pericolo



L'evento pre-espansione ci ha mostrato come Azeroth stia soffrendo, la ferita causata dalla spada di Sargeras è ancora viva e aperta. Le memorie delle precedenti crisi vengono affrontate e sconfitte, mentre Alleria cerca informazioni su Xal'Atath, un Old God rinato dopo i nostri sforzi per sconfiggere N'Zoth durante Battle for Azeroth. Quando la più grande delle sorelle Windrunner ne scopre la posizione, Khadgar e il Kirin Tor decidono di comune accordo di spostare la città volante di Dalaran verso Khaz Algar, luogo dove ora risiede Xal'Atath e il grande residuo dei Nerubiani. I difensori di Azeroth, e della sua anima, si apprestano a un grande assalto, ma questo si rivela un disastro perché cadono nella trappola di Xal'Atath. Dalaran cade su Khaz Algar, più precisamente sull'Isola di Dorn. Il primo attacco contro il nemico è fallito miseramente e qualcuno pare non essere sopravvissuto.




Un pericolo percepibile



L'inizio di The War Within ci fa capire subito quanto la posta in gioco sia alta e quanto il pericolo sia imminente. Una sequenza di eventi che ci ha ricordato moltissimi lo scenario iniziale di Legion, quando Azeroth stava venendo attaccata nuovamente dalla Legione Infuocata, in cui Varian Wrynn e Tirion Fordring hanno perso la vita. La percezione dell'incombente rovina è ciò che è davvero mancato in Dragonflight, l'espansione precedente, che aveva però tutt'altro obiettivo, ovvero quello di dare il via a una nuova epoca di esplorazione per World of Warcraft, oltre a quello di presentare nuovi personaggi incredibilmente minacciosi per la saga (ancora oggi non sappiamo dove sia e cosa stia facendo Iridikron) e, in maniera sottile e velata, fornire una sorta di prologo per la Worldsoul Saga. Questo fattore risulta fondamentale nel far calare il giocatore all'interno della storia di The War Within, renderlo partecipe degli eventi e far sentire quanto i suoi sforzi siano davvero utili per cercare di salvare il mondo.



Nuovo continente e nuovi protagonisti



Khaz Algar è il nuovo continente presentato in The War Within e si divide in quattro zone: Isle of Dorn, The Ringing Deeps, Hallowfall e Azj-Kahet. Ogni zona è caratterizzata dai suoi abitanti e dalle proprie particolarità. Il primo luogo che visiteremo sarà la Isle of Dorn, terra degli Earthen, un luogo in superficie ricolmo di splendide vallate e montagne, verdi boschi e strutture antiche. Nonostante un'accoglienza non precisamente piacevole, scopriremo come questo antico popolo sia alle prese coi Nerubiani e come loro stessi si difendono dalle loro minacce. Inoltre, avremo la possibilità di imprare una delle meccaniche più attese dell'intera espansione: i Delves, ma di questo parleremo meglio in seguito.



Concept Art della zona The Ringing Deeps.



The Ringing Deeps è ancora territorio degli Earthen, ma questa zona sotterranea è abitata anche da moltissimi coboldi e sono presenti anche dei Goblin perché questo luogo pare essere vicino alla loro vera capitale. Vene di minerali ricoprono gran parte di questa zona, e la sua enorme fucina aiuta gli abitanti ad avere sempre materiali pronti per costruire e riparare qualsiasi cosa.



Hallowfall, seppur si tratti di una zona sotterranea, risulta quasi una zona esterna grazie alla luce fornita da Beledar, un cristallo che risplende di Luce come un sole. In questa zona risiedono gli Arathi, un antico popolo umano che si separò dall'Impero Arathor ancor prima che questi si disgregasse nei sette regni. Beledar, è un faro di Luce, ma in occasioni diverse diventa un condotto per il Vuoto, facendo scendere la regione nell'ombra, come se fosse sotto un eclissi. Proprio in quel momento, gli Arathi tornano a combattere, spinti dalla forza della speranza e dal proprio cuore impavido.



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Concept Art di Hallowfall.



Da Hallowfall si raggiunge Azj-Kahet, la parte più profonda di Khaz Algar e territorio dei Nerubiani comandati dalla regina Ansurek, colei che sarà il boss finale del primo raid: Nerub-Ar Palace. La nuova regina che, come visto in Threads of Fate, è irrimediabilmente corrotta da Xal'Atath, ma la figlia di Neferess non incontra il piacere di tutti i suoi sudditi che riescono a organizzare una resistenza e vogliono scoprire quanto è successo. Inoltre, in questa zona sono presenti anche dei troll dal look primordiale, probabilmente così per via della magia della vita alla quale sono legati.



Contenuti a tempo



Esattamente come avvenuto in Legion, anche in The War Within stiamo vivendo una sorta di fase preparatoria all'avvento della Stagione 1 e del suo raid: Nerub-Ar Palace. La storia che ci sta portando a questo evento sta venendo rilasciata un capitolo a settimana, un contenuto a tempo che ci permette di non stancarci e di capire come si sta preparando l'assalto alla città nerubiani, come era avvenuto a Suramar prima dell'attacco a Nighthold. Questo approccio è sempre divisivo nella comunità perché vi sono giocatori che preferiscono avere tutta la storia subito, mentre altri la preferiscono gestita pian piano in modo tale da avere sempre qualcosa di diverso da fare e nuovo da scoprire. Noi siamo favorevoli a questa cadenza di contenuti, specialmente perché non abbiamo più a disposizione il tempo che avevamo anni fa quando abbiamo iniziato a giocare a World of Warcraft.



Un nuovo modo di giocare



The War Within a differenza delle ultime espansioni ha un leveling diverso, questo perché non basta completare le missioni di storia per raggiungere il massimo livello, ma viene incentivato l'impegno del giocatore nelle sidequest. Queste permettono di conoscere meglio le nuove razze e, inoltre, servono per fare aumentare la nostra reputazione, o renown, con le diverse fazioni presenti. La reputazione che grazie al sistema delle Warband è finalmente condivisa e permette così di esplorare sidequest differenti con ogni nostro alt, rendendo l'esperienza di leveling meno tediosa e differente per ogni personaggio.



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La nuova scherma di caricamento dove potremo vedere la nostra Warband.



L'altra grande novità legata al mondo di gioco sono i Delves, mini dungeon che si possono completare in solitaria e durano circa 15-20 minuti ognuno. Questa nuova feature è particolarmente utile per i solo player che, per qualsiasi ragione, non hanno modo di partecipare alle attività più organizzate come Mythic+ o Raid. All'interno dei Delves saremo sempre accompagnati da Brann Bronzebeard, uno dei più famosi personaggi della Lega degli Esploratori, che ci fornirà supporto come healer o dps. Ogni volta che entreremo in uno dei mini-dungeon potremo scegliere quale ruolo e abilità assegnare al nostro fedele compagno. Inoltre, grazie a questa modalità potremo scoprire ulteriori segreti riguardo il mondo e la cultura nerubiana attuale.



Un'altra aggiunta è la difficoltà Story per i Raid, questa permetterà ai giocatori di evitare di affrontare completamente un Raid, o le sue ali, per poter vedere i grandi eventi legati alla storia che sono sempre presenti al loro termine. Questa modalità sarà per i solo player e ci vedrà combattere unicamente contro il boss finale.



Gameplay rifinito



Il gameplay di World of Warcraft ha sempre ricevuto delle rifiniture e delle nuove caratteristiche speciali per tutte le espansioni dopo Mists of Pandaria. In The War Within invece non vi è alcun elemento speciale o di grinding come in passato, specialmente quelli legati alla forza del personaggio come in Legion o Battle for Azeroth. La nuova espansione espande il dragonriding di Dragonflight a tutte le nostre cavalcature volanti e viene rinominato come skyriding, accontentando così tutti i fan della feature che risulta comunque disattivabile per tornare all'esperienza classica di volo.



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La nuova schermata dedicata ai talenti, con gli Hero Talent al centro.



L'albero dei talenti di ogni classe è stato ridefinito, ma non ampliato in senso stretto. I talenti che otterremo dal livello 70 al livello 80 hanno la loro divisione speciale con gli Hero Talent, un albero speciale dove ogni classe, in base alla propria specializzazione, può scegliere tra due possibilità di personalizzazione per la classe. Questo, almeno nelle intenzioni di Blizzard, non avrebbe dovuto in alcun modo rappresentare legato alla forza del giocatore ma, come spesso accade in questi casi, purtroppo non si riflette nel gioco. Come è sempre stato, infatti, ci sono alberi che risultano più performanti rispetto ad altri e che quindi verranno comunque privilegiati quando si tratta di gioco organizzato.



Un inizio esaltante



A una settimana dalla sua uscita possiamo tranquillamente dire che The War Within è un'ottima espansione, capace di farci emozionare e comprendere il pericolo imminente che Azeroth, e i suoi abitanti, devono affrontare. Inoltre, risulta essere un nuovo punto di ingresso per nuovi giocatori, specialmente per coloro che hanno sempre temuto il lato più organizzato del gioco, ma che ne sono sempre stati affascinati. Ovviamente, c'è ancora molto da esplorare all'interno di Khaz Algar, a partire dalle storie di alcuni dei personaggi principali che, seppur sembrano andare in direzioni ovvie, siamo comunque curiosi di scoprire. La Worldsoul Saga è solo all'inizio e, se questa è solo la punta dell'iceberg della narrazione, possiamo aspettarci davvero tantissimo da questa nuova fase di World of Warcraft.



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1 settembre alle 16:10