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Tombi! Special Edition – Recensione

I giochi iconici di PlayStation sono sicuramente tanti, ma nel cuore di molti appassionati non può mancare Tombi!, protagonista con la nuova Special Edition della nostra recensione. Il team di Limited Run Games, dopo aver dato nuovo lustro a tanti capolavori del passato, ripropone il capolavoro di Whoopee Camp così che tutti possano goderne anche su PlayStation 5. Stringete il nodo dei pantaloncini: ci sono dei maiali malvagi da mettere nel sacco!



Apprendere lo gnomese



Il Natale del 1997 fu per molti giocatori un punto di svolta. Proprio il 25 dicembre venne infatti pubblicato in Giappone Tombi (noto all'estero come Tomba), un platform a scorrimento orizzontale diventato una vera e propria icona. Ideato da Tokuro Fujiwara, il papà di un altro capolavoro come Ghosts ‘n Goblins, il titolo è stato anche riproposto in digitale su PlayStation Network nel 2012, senza però alcuna modifica.



In questa impresa (che non è il remake ironico protagonista del nostro pesce d'aprile) si è invece cimentato l'esperto team di Limited Run Games. Raccolta la pesante eredità del gioco, si sono infatti lanciati in una remastered che rispettasse il materiale originale, aggiungendo però le amenità del nuovo millennio. Tombi! Special Edition ha quindi il non facile compito di soddisfare il palato fine dei fan storici e nel contempo attirare i curiosi che non hanno mai vestito i panni del ragazzo dai capelli rosa.



Per chi rientrasse in questa seconda categoria, vi raccontiamo rapidamente anche la (lineare) trama. Tombi è un ragazzo selvaggio, a cui viene rubato il braccialetto donatogli dal defunto nonno. Artefici del furto sono i maiali Koma, che il ragazzo insegue per riprendersi il maltolto. Durante le sue peripezie scopre però che sette Maiali Cattivi hanno lanciato una maledizione su altrettante zone dell'isola in cui Tombi vive. Il nostro eroe dovrà quindi fermarli per riportare la pace e, si spera, recuperare il prezioso bracciale.



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Il gameplay di Tombi! Special Edition



Pur trattandosi di un gioco uscito più di 25 anni fa, Tombi è sicuramente un'opera avanguardista, con meccaniche sono state d'ispirazione per titoli ben più moderni. Di base il gioco è un platform a scorrimento orizzontale, in cui ci sposteremo in varie aree tutte collegate tra loro. Pur muovendoci principalmente da sinistra a destra, Tombi vanta una certa profondità: molte aree sono su più “strati” e spesso dovremo muoverci sul fondale o cambiare l'orientamento e con esso l'inquadratura della telecamera.



Di tanto in tanto inoltre potremo esplorare alcune aree con visuale a volo d'uccello: si tratta solitamente dei villaggi, in cui potremo dialogare con gli NPC e raccogliere oggetti ma non affronteremo parti action. Durante l'esplorazione ci troveremo di fronte invece a vari pericoli: fossati, piante carnivore e tanti mostri aggressivi. I malvagi maiali Koma sono affiancati da ragni, vermi volanti e chi più ne ha più ne metta. Toccarli o farci colpire farà perdere salute e, se la esauriremo, vite. Saltando sui mostri potremo invece morderli e lanciarli per sconfiggerli.



Tutto funziona incredibilmente bene, anche a distanza di svariati anni. Questo è anche merito dei numerosi elementi interattivi, che offrono sempre spunti e cospargono il capo dei giocatori di missioni principali e secondarie. Proprio come in un gioco di ruolo (non ce ne vogliano il buon Skyrim e soci per il paragone ardito) avremo oggetti da recuperare, persone che ci faranno richieste e sfide da portare a termine. Le missioni principali ci permetteranno di progredire nella storia, le secondarie di ottenere bonus, oggetti e AP (Adventure Points) che indicheranno la nostra abilità esplorativa.



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Anche io ero un avventuriero come te…



Al netto dell'esplorazione, lo scopo di Tombi resta quello di fermare i Maiali Malvagi. Per farlo bisognerà recuperare i sacchi in grado d'intrappolarli e trovare la porta che farà accedere allo scontro con il boss. Le battaglie sono quelle classiche dei platform, con pattern da metabolizzare. La necessità di bloccare e lanciare con il giusto tempismo i cattivi nel sacco rende tutto più affascinate e a tratti complesso. In generale, comunque, la difficoltà di Tombi non è certo quella di un platform hardcore: chiunque potrà terminare l'avventura del ragazzo dai capelli rosa.



Interessanti anche le meccaniche, sempre in stile GdR, che permettono di cambiare pantaloni, per ottenere abilità extra, e armi, per attacchi più efficaci e diversificati. Non mancano nemmeno oggetti speciali (come il fungo che fa ridere e piangere, per citarne uno) che saranno indispensabili per sbloccare aree segrete oppure completare missioni secondarie. L'ecosistema di Tombi, oggi come allora, risulta perfettamente in equilibrio. Il mondo è coloratissimo e incredibilmente coinvolgente, tanto che la decina di ore necessaria a completare l'avventura voleranno via.



Questo è anche merito di uno storytelling realizzato alla perfezione, oltre che localizzato completamente in italiano. Pur essendo il gioco privo di doppiaggio (se non per un filmato esplicativo), tutti i testi sono nella nostra lingua. Questo consente a chiunque di seguire l'affascinante narrazione, fatta anche di qualche simpatico siparietto che non potrà che strapparvi un sorriso.



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Tombi! Special Edition: una remastered di qualità



Finora abbiamo parlato di elementi che i fan conoscono a menadito. Quello che però la maggior parte dei giocatori vuole sapere è se il lavoro di Limited Run Games merita un encomio. La risposta è ovviamente sì: come da tradizione, la remastered di Tombi è stata curata in ogni minimo dettaglio. La grafica è rimasta quella dell'originale, senza particolari artifici. Sotto questo aspetto, forse qualcosa in più poteva essere fatto, per rendere il gioco più pulito su PlayStation, ma non ci sentiamo di farne una colpa al team. Stesso discorso per i caricamenti, che ci sembrano comunque leggermente più snelli. La colonna sonora è stata invece riarrangiata in una versione tutta nuova, più nitida e orecchiabile. I nostalgici potranno comunque giocare con la colonna sonora originale. In entrambi i casi, brani sono rimasti gli stessi: iconici e tutti da canticchiare anche a console spenta.



Sul fronte aggiunte, il team si è limitato a pochi elementi ma di grande qualità. All'interno del gioco è stato inserito un menu, accessibile premendo il tasto R2, che consente di eseguire salvataggi istantanei, modificare la risoluzione e gli effetti grafici, mentre con L2 è possibile riavvolgere il tempo. Dove invece troviamo tantissimi elementi è alla voce extra: Limited Run Games è infatti riuscita a recuperare un numero incredibile di bozzetti, pronti da ammirare nella gallery. All'interno troviamo anche materiale promozionale, i libretti d'istruzione originali e soprattutto delle straordinarie interviste che compongono un vero e proprio documentario inedito. I fan di Tombi non potranno che esaltarsi per tutto questo materiale.



Sul fronte invece della rigiocabilità e delle modalità aggiuntive, non si registrano modifiche. Se sarete così abili da terminare il gioco e completare tutti gli eventi al primo colpo, non avrete probabilmente motivo per riaffrontare la storia, se non un desiderio di rivedere Tombi e suoi amici (e nemici). Questo comunque non diminuisce in alcun modo il valore complessivo di un'operazione nostalgia incredibile, attesa da molti come la manna dal cielo e rivelatasi a nostro avviso un grandissimo successo.



Il Platino di Tombi! Special Edition



Tra le aggiunte non abbiamo citato quella forse più apprezzata dai giocatori PlayStation. Stiamo ovviamente parlando della lista trofei, che aggiunge alla saga uno scintillante Platino, assieme ad altre 31 coppe. Per sbloccarle tutte bisognerà fare attenzione a un paio di eventi mancabili, dato che sarete chiamati a completarli tutti e 130. Spulciando la nostra Guida ai Trofei di Tombi! Special Edition potrete però avere tutte le informazioni e guardare pratici video-tutorial per riuscire nell'impresa. L'unico problema di questa sfida è l'attuale impossibilità di ottenere una delle coppe, come vi abbiamo segnalato in un recente articolo: non resta che aspettare in una patch correttiva per completare l'impresa.




L'articolo Tombi! Special Edition – Recensione proviene da PlayStationBit 5.0.

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3 agosto alle 17:00

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